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L’Olympia Rutigliano sfiora l’impresa contro il Città di Cerignola

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olympia-cerignola


I rutiglianesi comandano sino ad un 1’ dalla sirena, poi gli ofantini rimontano e vincono 91-86

di Michele Rubino

Una prestazione superlativa, un sogno cullato per lunghi tratti della partita ma, alla fine, una sconfitta da accogliere con un pizzico di orgoglio. Non riesce l’impresa alla Polisportiva Olympia Club Rutigliano che, nella quarta giornata del campionato di Serie D girone A, cede, solo nel finale, alla corazzata Basket Club Città di Cerignola 91-86. Fatali, per i ragazzi di coach Labarile, gli ultimi settantacinque secondi di partita che hanno registrato un implacabile break ofantino di 11-0. Parziale deciso dall’estro dei lituani in forza ai gialloblu foggiani – Jonikas e Gvezdauskas -, oltre che da una discutibile scelta arbitrale che, sull’80-86, ha fruttato, ai locali, due liberi e un prezioso possesso per un fallo antisportivo- alquanto sospetto- fischiato al play rutiglianese Difonzo.

Nei momenti poc’anzi descritti, è racchiuso il “succo” di un match che l’Olympia ha interpretato ai limiti della perfezione, giocando con intraprendenza e senza timore. Appunti che si traducono in un prolungato vantaggio, nel risultato, di Pavone e compagni a partire da inizio secondo quarto, allorquando essi operano il sorpasso, ai danni degli avversari, dopo essere stati sotto anche di 12 (20-8). Trascinati da un Ferguson in stato di grazia, infatti, i rutiglianesi impattano, dapprima, sul pari 22-22 (fine 1Q) e poi, nel secondo periodo appunto, piazzano l’allungo per il momentaneo 37-45 all’intervallo. Nel 3Q l’Olympia tocca anche il +11 (48-59) ma Cerignola, prontamente, si rifà sotto chiudendo il penultimo periodo sul -2 grazie al canestro di Lobasso e la tripla di Romano (62-64).

Nell’ultimo periodo gli ofantini di coach Santoro partono meglio, si riportano in vantaggio ma, quando tutto sembra ormai scritto, gli ospiti sfoderano una reazione da vera e propria squadra: apre le danze capitan Pavone con 11 punti consecutivi – dei 23 complessivi della sua gara-, completano l’opera Difonzo ed Avella per il provvisorio 77-86 a due minuti dalla fine. Sembra, in un primo momento, il passo decisivo verso la vittoria ma, col senno di poi, non sarà così. Come raccontato in apertura, infatti, Cerignola – aggrappata ai suoi uomini di talento- riesce a piazzare un imperioso parziale che, con le triple in rapida successione di Ulano e Lobasso, conosce il suo epilogo. Il libero di Gvezdauskas, ad una manciata di secondi dalla sirena, è il punto esclamativo sul definitivo 91-86.

Kappa-o che, volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, coincide con un’autentica dimostrazione di forza della banda Labarile, in grado di domare, a dovere e a lungo, una corazzata (il Cerignola, appunto) costruita per ambire al salto di categoria. Una riprova della coesione e dell’unione che, già nelle precedenze sfide, si è avuto modo di apprezzare, al pari di una pallacanestro – quella predicata dal coach santermano – che, caratterizzandosi per una maggiore accortezza difensiva, ha dimostrato efficacia e, al contempo, lascia presagire segnali altamente positivi per il prosieguo della stagione. A partire, chiaramente, dalla prossima sfida: l’impegno casalingo di domenica 28 ottobre, alle ore 18.00, contro il Basket Fasano.

 

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