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Pineta, il comune “straccia” il contratto con la Gisgav che deve restituire l’acconto

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pineta-rescissione-contratto

 

di Gianni Nicastro

Deve restituire al comune di Rutigliano i 47.588 euro di acconto pena “l’escussione della polizza fidejussoria a garanzia degli adempimenti contrattuali”, che ha lo stesso valore dell’acconto ricevuto. E’, dunque, giunto al termine anticipato il rapporto contrattuale tra comune e ditta appaltatrice "Costruzioni GISCAV SRL”, ditta che ha abbandonato il cantiere della riqualificazione della pineta il 14 febbraio scorso senza mai più riprenderlo.

La determina di rescissione contrattuale è di una settimana fa, la sua pubblicazione è dell’altro ieri e porta la firma del RUP (Rersponsabile Unico de Procedimento), nonché ingegnere comunale Carlo Ottomano, rescissione avvallata con apposita delibera dall’amministrazione comunale.

Insomma, a 42 giorni dalla fine dei lavori, prevista per il 24 ottobre prossimo, il comune “licenzia” la ditta appaltatrice per “gravi inadempienze contrattuali” accertate dal direttore del Lavori e comunicate al RUP -con una relazione particolareggiata- il 13 maggio scorso.

I motivi della rescissione contrattuale sono diversi e sono stati tutti puntualmente e formalmente mossi all’appaltatore in questi pineta-rescissione-contratto-1mesi: ritardo nell’esecuzione dei lavori “con la conseguenza di pregiudicare il finanziamento concesso, con consequenziale possibilità di revoca del medesimo, determinando gravi danni a questa Amministrazione” scrive l’ingegnere comunale nella sua determina. Poi c’è “la sospensione dei lavori arbitrariamente posta in essere dall’Impresa dopo aver rimosso la pavimentazione relativa alla fase 1.a” che “ha di fatto posto in grave pregiudizio le caratteristiche meccaniche dei fondi pineta-rescissione-contratto-3appartenenti a sottofondi di pavimentazioni esistenti”. Sono state contestate “gravi inadempienze in materia di sicurezza”: “assenza di telo antipolvere”, “illuminazione del cantiere autonomo e separato elettricamente dall’impianto di illuminazione pubblica con pericoli di elettrocuzioni”, “assenza di misuratore di energia per il cantiere ed assenza di quadro ASC”; “mancato aggiornamento del POS a seguito della sospensione pineta-rescissione-contratto-2arbitrariamente assunta dall’impresa e dalla coesistenza in prossimità del cantiere di altra Ditta (lavori presso la scuola elementare 'Settanni') con aumento del grado di rischio del cantiere per mancanza di informazione e formazione”.

Su tutti gli appunti mossi la Giscav ha controdedotto, ma il RUP ha “valutato negativamente le controdeduzioni addotte”, quindi, ha proposto “la risoluzione del contratto in danno per grave inadempimento contrattuale, ai sensi dell’art. 108 del D. Lgs. 50/2016”.

E’ chiaro che non siamo di fronte alla sola rescissione contrattuale, il comune vuole indietro l’acconto, cioè oltre 47.000 euro da una ditta che ha avuto solo quei soldi e con quelli dovrebbe aver pagato le spese vive (operai, materiale…) nei tre mesi e mezzo di lavori, cioè dalla consegna degli stessi lavori (25 ottobre 2021) all’abbandono del cantiere (14 febbraio 2022). Non solo, escuterà la fidejussione, “salvo il risarcimento del danno ulteriore”, nel caso la ditta non restituisca. Insomma, è difficile che la ditta appaltatrice accetti passivamente tutto questo; il rischio, dunque, che si apra un contenzioso tra Giscav e comune, o tra comune e Giscav, è dietro l’angolo.

A questo punto il comune potrebbe fare la stessa cosa che ha fatto nella gara d’appalto della riqualificazione dell’ex mattatoio: rinunciata la prima alla stipula del contratto, si è chiesto alla seconda, poi alla terza ditta fino ad esaurirle tutte senza che, in questo caso, nessuno ha voluto aggiudicarsi l’appalto. E’ probabile, quindi, che l’ufficio tecnico interpelli le altre due ditte ammesse alla gara della pineta/SISUS a maggio del 2021, la "Michele Mastronardi SRL" e la "F.lli Pugliese SNC".

La Giscav, in sede di gara, ha fatto un ribasso molto forte, del 32,451% che, probabilmente, è all’origine delle difficoltà che ha avuto a proseguire i lavori; anche le altre due ditte hanno fatto un ribasso importante, del 26% la F.lli Pugliese, del 31,204% la Michele Mastronardi. Alla luce dell’aumento dei prezzi imperante, si riduce le possibilità che queste due ditte accettino di subentrare. Nel caso, il comune indirebbe una nuova gara per il completamento dei lavori, dopodiché ci potrebbe essere un altro problema: nel caso di un contenzioso che fine fa quel cantiere? Che fine fa l’eventuale prosieguo dei lavori?

 

 

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