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BARBAGIANNI UCCISO E APPESO A TESTA IN GIU’ NEL VALLONE GUIDOTTI

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Sabato pomeriggio alcuni giovani in escursione nella lama San Giorgio nei pressi del vallone Guidotti a Rutigliano, si sono imbattuti in un orribile, macabro, spettacolo. Hanno trovato, ucciso e appeso ad un albero dalle zampe a testa in giù, un uccello, un rapace, probabilmente un barbagianni. La segnalazione, con le foto, ci è arrivata da Agnese che era lì a godersi la bella giornata di sabato.
«Ieri pomeriggio questo è stato l'orribile scenario che mi si è presentato davanti agli occhi all'entrata del viale del vallone Guidotti. Orribile! Sull'albero da cui penzolava questo povero uccello -ci scrive Agnese- c'era appoggiato il cartello "divieto di caccia"...ci è sembrata quasi una minaccia». «Non sono riuscita a fare la foto integrale comprendente anche il cartello, è davvero stato un momento bruttissimo. Le foto me le sono fatte scattare da un amico con la mia macchinetta, io non riuscivo ad avvicinarmi!». Agnese lancia un appello: «Redazione, vorrei tanto che quel povero e innocuo uccello possa essere dignitosamente sepolto, e non lasciato lì».

Cogliamo l’appello di Agnese e stamattina ci recheremo sul municipio e ai carabinieri a segnalare l’assurda e crudele vicenda.
Forse non siamo di fronte a un banale, idiota, atto di sadismo contro gli animali. Come è stato appeso l’animale, il cartello del “Divieto di caccia” messo  vicino, il luogo scelto per allestire la macabra scena è indice di qualcosa di studiato da chi ha voluto lanciare un messaggio, intimidire le tante persone che da mesi denunciano lo scorazzare di cacciatori che proprio nel vallone Guidotti impallinano tutto quello che si muove incuranti del fatto che quella zona della lama è molto frequentata dai cittadini, compreso i bambini.
Una situazione molte volte denunciata alle autorità che, temiamo, poco possono fare per impedire la caccia nella lama perché consentita dalla regione Puglia nella stagione venatoria. Quello che possono, però, certamente fare è controllare che questo "sport" assurdo e fuori dal tempo si svolga nel rispetto della sicurezza e dell’ambiente.

Il fatto è grave, tutta la scena è stata allestita in perfetto stile mafioso. Il comune, le forze dell’ordine, la Forestale non possono tollerare una simile provocazione. Si indaghi, si scopra -se possibile- chi, con la licenza di caccia, ha battuto quel territorio sabato pomeriggio.


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