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PETE BEST, IL QUINTO BEATLES A RUTIGLIANO

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di
Tino Sorino


“Il musicista più sfortunato del mondo”, Pete Best, a Rutigliano. Mercoledì  25 gennaio, alle 20.30 (ingresso libero), il primo batterista dei Beatles (dal 1960 al ’62) incontra giornalisti, beatlefans e nostalgici di quegli anni struggenti nello storico Palazzo Plenilunio, gestito dall’architetto Ferdinando Pedone, che ha messo a disposizione di questo straordinario evento le sue splendide sale.
Così, grazie alla partnership tra la mostra Rock (alla sua seconda edizione, aperta presso il PAN -Palazzo delle Arti- di Napoli fino al prossimo 26 febbraio) e Geatecno, main- sponsor dell’evento, grazie al supporto del Beatlesiani d’Italia (che da 20 anni promuovono la musica dei Beatles nel nostro Paese), si apriranno le celebrazioni del cinquantesimo delle registrazioni del mitico gruppo britannico negli studi della Emi londinese e dell’uscita del loro primo singolo “Love me do”  (1962-2012).

Il “Quinto Beatle”, per la prima volta in Puglia,  nell’ambito della due-giorni esclusiva del suo mini-tour italiano, sarà prima a Napoli nel PAN (dove il giorno 24 riceverà il premio Rock Legend nel corso della sua visita alla mostra Rock e sarà ospite dell’Università degli Studi di Napoli nella mattinata del 25) e poi, nella stessa giornata, a Rutigliano, nell’antica struttura di Palazzo Plenilunio.

Nel corso  della serata Pete Best sarà ospite dell’arch. Ferdinando Pedone, del Rotary International-Distretto 2120 e del R.C. Rutigliano e Terre dell’Uva, in collaborazione con l’associazione MFL di Napoli. Anche a Rutigliano il celebre batterista, dopo aver intrattenuto i presenti con aneddoti e racconti sulla sua breve esperienza con i Beatles, risponderà a domande e riceverà il premio Rock Legend sempre dalle mani della Geatecno.

Con Randolph Pete Best, il bello e affascinante batterista del gruppo, i Beatles cominciano a muovere i primi passi della loro straordinaria carriera: ed è grazie al suo irresistibile fascino che si amplifica sempre più la notorietà della band, prima ancora del fenomeno della “Beatlemania”. Al punto che per accontentare le pressanti invocazioni delle sue scatenate fans, spesso i Beatles spingevano, sul palco, in primo piano la batteria rispetto agli altri  tre musicisti. Nel 1962, Best lasciò i Beatles, proprio alla vigilia della incisione del primo successo planetario “Love me do”, portandosi dietro la fama di “musicista sfortunato”. Ma dal 1995, anno di pubblicazione dell’opera “The Beatles antology vol.1” (carrellata dei brani dalle origini al 1964), il settantunenne musicista nativo di Madras (India) può rivendicare finalmente la sua parte tra i leggendari Beatles, dopo anni di amare interviste sul successo appena sfiorato. Con il brano “Free as a bird”, egli può ottenere di partecipare alle Royalties ed insieme confermare il suo importante ruolo nell’evoluzione artistica del gruppo, di cui fu per qualche anno leader fascinoso.


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