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ON. ZAZZERA SU PETROLIO, PIATTAFORME E SCUOLA

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Piattaforme: Zazzera (IDV) il Governo chiarisca se le prospezioni in adriatico abbiano causato spiaggiamento cetacei in Grecia.

 

L’On. Pierfelice Zazzera(IDV) ha presentato un’interrogazione parlamentare sullo spiaggiamento di alcuni cetacei a Corfù il 30 novembre scorso. “Il 30 novembre scorso risulta che tre cetacei della specie Ziphius cavirostris si sarebbero piaggiati sulle coste di Corfù in Grecia. Subito dopo questo spiaggiamento altri due esemplari sono stati trovati sulla spiaggia di Capo Rizzuto in Calabria. È difficile stabilire le origini dello spiaggiamento dei cetacei, ma considerate le loro caratteristiche non è affattoesclusa la possibilità che la causa del loro disorientamento sia l’attività di prospezione geosismica da parte delle multinazionali petrolifere. Non è un caso che lo spiaggiamento dei cetacei a Corfù accade cinque giorni dopo l’attività di prospezione geosismica effettuata da alcune navi della Northern Petroleumin Adriatico, in acque internazionali tra le coste pugliesi e quelle greche. Ho voluto presentare un’interrogazione su quanto sta accadendo – conclude Zazzera – perché il Ministro chiarisca se vi è correlazione tra lo spiaggiamento di questi esemplari e l’attività di prospezione geosismica della società londinese Northern Petroleum”.


PIATTAFORME: ZAZZERA (IDV), PRESENTATA MOZIONE IN PARLAMENTO PER BLOCCARE LE AUTORIZZAZIONI.  IL 21 GENNAIO MANIFESTAZIONE IN PUGLIA.

“Il numero crescente di autorizzazioni che il Ministero dello Sviluppo sta rilasciando a compagnie petrolifere multinazionali per realizzare piattaforme petrolifere nel mediterraneo – dichiara l’On. Pierfelice Zazzera(IDV) – sta mettendo a rischio l’ecosistema dei nostri mari e l’economia di pesca. Gli idrocarburi sono altamente cancerogeni per l’uomo e fortemente inquinanti per l’ambiente. Una volta in mare entrano nella catena alimentare. L’esperienza non ha insegnato nulla. La devastazione provocata in Louisiana dallo sversamento di petrolio da parte della British Petroleumha provocato danni incalcolabili. Ma di incidenti alle piattaforme se ne contano a decine ormai, anche negli ultimi mesi nei mari francesi e in quelli scozzesi. Anche se si parla poco!”

“Noi dell’Italia dei Valori insieme a tutti i gruppi parlamentari, primo firmatario Antonio Di Pietro, abbiamo presentato una mozione parlamentare che a breve sarà discussa alla Camera, con cui si chiede al governo di revocare le autorizzazioni concesse per l’installazione di piattaforme petrolifere e comunque di considerare vincolante il parere delle regioni nel procedimento autorizzativo. L’attività di prospezione in Adriatico – prosegue il dipietrista – da parte della società petrolifera londinese Northern Petroleum, che proprio pochi giorni addietro ha svolto attività di prospezione preliminare all’installazione di future piattaforme, ha destato profondo allarme sociale tra i comuni interessati da anni impegnati nel rilancio turistico. C’è in Puglia in modo particolare una grande mobilitazione di società civile, partiti ed enti territoriali che insieme stanno tentando di fermare uno scempio senza precedenti. Dobbiamo ascoltare la loro voce!”

“La   normativa vigente purtroppo non prevede il coinvolgimento delle istituzioni locali e regionali per le autorizzazioni all’installazione di piattaforme petrolifere off shore, una cosa assolutamente irragionevole. Abbiamo quindi chiesto al Governo di impegnarsi al fine di rendere vincolante il parere delle regioni interessate e bloccare con urgenza lo svolgimento di attività di ricerca ed estrazione attualmentein fase di svolgimento. Il 21 gennaio prossimo a Monopoli ci sarà una grande manifestazione regionale che vede coinvolta la Regione Puglia, i comuni pugliesi e i movimenti ambientalisti. L’Italia dei Valori sarà presente per sostenere una giusta battaglia. E’ inaccettabile – concludeil deputato pugliese – che si sacrifichino le nostre risorse come territorio e mare per il profitto del petrolio. Parteciperemo alla manifestazione anche per dire al governo che il nostro paese non può più investire nel petrolio ma deve investire nelle fonti energetiche pulite e nelle rinnovabili. ”.


Scuola: Zazzera (IDV) e l’ANDINF al Ministero su classi di concorso, no all’aticipità, si alla qualità della formazione.

Ieri l’On. Pierfelice Zazzera (IDV) e l’Associazione Nazionale Docenti di INFormatica (ANDINF) hannoincontrato il direttore generale per il personale scolastico del Ministero dell’Istruzione, dott. Luciano Chiappetta, per avere alcuni chiarimenti in merito all’insegnamento dell’informatica nelle scuole di istruzione secondaria di secondo grado, alla luce delle note provvisorie n. 5358, n. 272 e delle bozze sul regolamento delle classi di concorso. “Durante l’incontro – dichiara l’On. Zazzera – sono emersi diversi punti critici del sistema scolastico, al punto da dover constatare che la riforma Gelmini ha provocato un serio indebolimento della qualità dell’istruzione. Il caso della classe di concorso A042 mi pare emblematico: il Ministero ribadisce la volontà di mantenere atipico l’insegnamento delle discipline di area informatica e di consentirlo quindi anche ai docenti diplomati delle classi di concorso A075 (Dattilografia e stenografia, trattamento testi e dati) e A076 (Trattamento testi, calcolo, contabilità elettronica ed applicazioni gestionali). Ciò vuol dire che la nuova organizzazione consentirà a docenti senza alcuna professionalità specifica di insegnare la materia, mentre i professori di informatica rischiano di rimanere fuori, e ciò al solo fine di assorbire gli esuberi di personale. Anche per quanto riguarda il tecnico tecnologico, si giungerà ad una modalità atipica per l’assegnazione delle discipline caratterizzanti l’indirizzo informatico che fino ad oggi sono state insegnate da docenti abilitati in informatica ma che domani potrebbero, se l’impianto verrà confermato, essere assegnate, con motivazioni incomprensibili, a docenti abilitati nell’insegnamento dell’elettronico o dell’elettrotecnica. L’idea dell’aticipità della classe di concorso A042 non è stata affatto condivisa dall’ANDINF – prosegue il dipietrista – in quanto con tale definizione si nega alla disciplina un proprio e definito profilo epistemologico, che invece scaturisce chiaro ed evidente da decenni di letteratura scientifica ed accademica. In una società come la nostra, in continua trasforma

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