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I 50 anni dell'Archeoclub Rutigliano

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di Tino Sorino

1953 – 2023, 50 anni dalla Fondazione dell’Archeoclub d’Italia di Rutigliano. Uno storico traguardo che sarà festeggiato con una serie di iniziative, organizzate dal direttivo del sodalizio rutiglianese, con il patrocinio della locale Amministrazione comunale. A partire da domani 18 novembre, con l’inaugurazione della mostra fotografica - documentaria che illustra la lunga storia della sezione con i suoi presidenti, con le zone archeologiche, tra cui le grotte, Malena, Azetium, Annunziata, Britto, il ponte romano, i fossili, con le mostre, da quella del guerriero a quelle del medioevo, Annunziata, Bigetti …, con le pubblicazioni, le attività didattiche, il museo della civiltà contadina, gli antichi mestieri, le opere di Carlo Suglia, il centro storico di Rutigliano, le masserie, le orchidee, gli animali, gli approfondimenti culturali e le visite guidate delle scolaresche e tanto altro.

Nel corso del convegno di domani sul cinquantennale, nella sala a pianterreno del museo civico – archeologico “Grazia e Pietro Didonna” di Rutigliano, sarà presentato il volume “Cinquant’anni dalla fondazione dell’Archeoclub di Rutigliano” (L’Artigiangrafica Guarnieri, 2023), curato dal direttivo dell’associazione promotrice. Un libro che racconta gli ultimi 50 anni di storia della sezione rutiglianese, la più longeva delle sedi archeologiche pugliesi, fondata nel lontano 26 giugno 1973. “Tra i suoi promotori”, ricorda Peppino Sorino, presidente della sede di Rutigliano,  “l’ins. Enzo Poppa, l’ex sindaco prof. Tonino Meliota, il prof. Nicola Valenzano, il dott. Vincenzo Defilippis, io stesso ed altri giovani studenti.

A questo piccolo gruppo iniziale si aggiunsero, poi, anche altre figure professionali, come l’archeologa prof.ssa Lia Damato, l’autodidatta Pippo Catamo, un maestro in archeologia ed altri esperti”.  In programma, con la moderazione del prof. Antonello Florio,  i saluti del Sindaco, dell’Assessora alla Cultura e del presidente di Archeoclub di Rutigliano; gli interventi della Soprintendente (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Città Metropolitana di Bari) arch. Giovanna Cacudi; del prof. Andrea Montanaro  che terrà la sua relazione su “Aristocrazia e miti a Rutigliano tra il VI e il V secolo A.C.: le testimonianze della necropoli di contrada Purgatorio”; del presidente nazionale dell’Archeoclub d’Italia prof. Rosario Santanastasio. “L’Archeoclub rutiglianese”, continua il suo dinamico presidente Sorino, sempre in prima linea dal 1973 fino ad oggi, “iniziò le sue attività con la realizzazione del progetto “Conoscenza dei beni archeologici, storici, architettonici, ambientali di Rutigliano”.

Poi, l’associazione proseguì il suo incessante lavoro con la scoperta di circa 15 zone archeologiche, tra cui Azetium, Annunziata, Purgatorio ed altre, per continuare ancora con le scoperte delle prime tombe in contrada Bigetti o Purgatorio che diedero l’avvio ad una serie di scavi archeologici da parte della “Soprintendenza Archeologica della Puglia” con cui il nostro gruppo ha sempre collaborato. Con i reperti recuperati in superficie, la nostra sede, prosegue ancora Sorino, ha costituito, in collaborazione con il Comune, il primo deposito comunale presso il palazzo San Domenico. L’ Archeoclub non si è mai fermato: nel corso degli anni è riuscito a recuperare anche a) gli attrezzi della civiltà agricola e artigiana, realizzando il museo delle “Arti e antichi Mestieri”, b) ha svolto un’attività didattica sia per gli insegnanti che per gli studenti di ogni ordine e grado e, c) ha portato avanti, sempre in collaborazione con la Soprintendenza archeologica della Puglia e con il Comune, varie mostre tematiche archeologiche e diversi approfondimenti culturali. Ma in questa nostra lunga e avvincente storia, conclude Sorino, non dobbiamo dimenticare chi ancora oggi continua ad essere per tutti noi un punto di riferimento: il dott. Nicola Didonna (1926 – 1995), imprenditore e presidente dell’Archeoclub rutiglianese dal 1985 fino alla sua morte.

Dopo la scoperta di oltre 200 tombe nei terreni di sua proprietà in contrada Bigetti (i cui scavi seguì personalmente con la moglie Isa Scianatico negli anni ’60- ’70 – ’80), don Nicola, grazie alle sue doti di mecenate e benefattore, ha finanziato il restauro dell’antica chiesetta di S. Apollinare in contrada Purgatorio e donato il vecchio cinema “Vittoria”, al posto del quale è stato costruito il nuovo museo civico archeologico “Grazia e Pietro Didonna”. Le celebrazioni del cinquantennale non finiscono qui: il 25 novembre, dalle ore 18.00 alle 20.00, avrà luogo nello stesso museo civico – archeologico, la presentazione del libro “Al tempo dei normanni l’insediamento di Palo nel ducato di Puglia” con l’intervento del sac. Pasquale Pirulli, dell’autore avv. Giovanni Lanzellotto e dell’ing. Pietro Larizza. Ancora visite guidate alla mostra documentaria e alla mostra restituzioni si svolgeranno dal 19 al 30 novembre, dalle ore 18.00 alle 20.00.   

 

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