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Il 4 novembre parte la mensa, parola del sindaco

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 di Gianni Nicastro

La lettera della signora Pinuccia Iannuzzi, pubblicata su Rutiglianoonline lunedì scorso (qui), ha smosso la secca nella quale era finita la questione mensa scolastica a Rutigliano. Una denuncia civile, ma decisa, sulla sua mancata attivazione e sul “disservizio”, sul disagio, che questo ritardo arreca alle famiglie con figli piccoli.
Il giorno dopo la pubblicazione delle lettera il gruppo consiliare del PD ha presentato una interrogazione con la quale chiede al sindaco l’immediata attivazione del servizio e spiegazioni sui motivi del ritardo. Oggi ne parla anche la Gazzetta del Mezzogiorno con un articolo del corrispondente locale Gianni Capotorto.
Il problema si presenta con una certa, non gradita, puntualità ad ogni inizio anno scolastico e noi, come l’anno scorso -e quello precedente- abbiamo voluto approfondire la questione. Stamattina siamo andati a trovare il sindaco che, con la sua solita, cortese, disponibilità si è fatto intervistare.

Sindaco, come mai il servizio mensa non è stato ancora attivato nonostante siamo quasi alla fine di ottobre?
«Abbiamo stabilito che la mensa parta il 4 novembre prossimo perché abbiamo, come tu ben sai e come sanno un po’ tutti i cittadini, non solo di Rutigliano, che ci sono difficoltà di carattere economico-finanziario. Abbiamo un bilancio che non è ancora approvato per le incertezze sui trasferimenti statali, su quelle che sono le reali entrate e disponibilità finanziarie su cui può contare il comune di Rutigliano. E poiché abbiamo delle tariffe che non coprono al 100% il costo del servizio, che è un servizio a domanda individuale, ma sono tariffe che partono da un minimo, credo, di 1,50 a 4,60 euro e coprono in quota parte il costo che il comune sostiene per singolo utente, è chiaro che il comune è costretto a rimpinguare, a metterci ulteriori risorse, oltre a quelle che si riescono a raccogliere attraverso l’utenza. Questa spesa ulteriore a carico del comune significa un peso rilevante sulle casse comunali. L’anno scorso sappiamo quando è partito il servizio, stiamo andando in dodicesimi, farlo partire prima quest’anno, o con largo anticipo, avrebbe significato per le casse comunali un aggravio notevole rispetto al costo sostenuto l’anno scorso. Le difficoltà, quindi, sono di questa natura perché, è vero che ci rendiamo conto che è un servizio che va offerto, ma è pur vero che, rispetto a queste ristrettezze economiche, dobbiamo purtroppo fare i conti con il bilancio comunale».

Mi faccia capire meglio. Il ritardo nell’attivazione del servizio mensa è dovuto alla mancata approvazione del bilancio 2014, o alla mancanza di risorse economiche?
«Non è né un caso, né l’altro. Ho detto che abbiamo difficoltà, poche risorse a disposizione. Quest’anno ci sono stati tagliati oltre 500.000 euro di trasferimenti rispetto all’anno scorso; non abbiamo notizie certe su quelle che saranno le entrate, perché ancora si discute di IMU sì, IMU no, prima rata, seconda rata… Quindi, abbiamo queste notizie incerte ed è chiaro che, di fronte a una situazione del genere noi dobbiamo fare i conti con le risorse. Ad ogni modo, abbiamo deciso che il 4 novembre parte il servizio mensa, stiamo cercando di farlo partire prima, ma se non sarà possibile, il 4 novembre di sicuro parte il servizio».

Indipendentemente da quello che succede, bilancio non bilancio, risorse o meno, il servizio parte il 4 novembre prossimo?
«In ogni caso parte il 4 novembre, sì».

Sia alla scuola dell’infanzia che alla primaria?
«Dappertutto, considerando anche che il comune di Rutigliano, nel momento in cui si è trovato di fronte a richieste anche di carattere eccezionale, dove, magari, sono state chieste delle situazioni sperimentali, di istituzione, nella scuola primaria, di classi col tempo pieno, il comune non si è tirato indietro nonostante le difficoltà…».

In due classi soltanto...
«Anche due classi soltanto, comunque non erano previste, non c’erano e questa amministrazione le ha istituite, questa possibilità l’ha data».

Però, sindaco, il comune di Noicattaro, per esempio, questi problemi non ce li ha, la mensa è partita già il 1° ottobre. A Rutigliano è il secondo anno che parte con così tanto ritardo, l’anno scorso per la questione della nuova modalità di pagamento della quota da parte dell’utenza, quest’anno lei mi sta dicendo che il problema sono le risorse, il bilancio
«Io non conosco le tariffe di Noicattaro, non conosco con precisione quali siano le entrate su cui può contare il comune di Noicattaro anche per quanto riguarda il servizio specifico. Non so che indice di copertura abbia, quindi quanto sia l’intervento che rimane a carico del comune e quanto a carico degli utenti. Poi, voglio dire, ogni comune si gestisce le entrate in base quelle che sono le disponibilità. L’anno scorso ci sono stati dei problemi, quest’anno ne abbiamo degli altri. Io non ricordo l’anno scorso quando in realtà è partita…».

A novembre
«A novembre, ma non so quando… Tutto sommato, alla fine non è che stiamo andando eccessivamente avanti rispetto a quella che è stata l’esperienza dell’anno scorso. Poi, le difficoltà, ho detto, le conosciamo e, indipendentemente dalle sollecitazioni, sarebbe partita comunque il 4 novembre. In ogni caso, bisogna considerare che abbiamo anche fatto degli interventi strutturali ad alcune scuole, abbiamo assicurato dei luoghi per la refezione scolastica molto più consoni al servizio da effettuare rispetto alla situazione precedente».

Che tipo di ristrutturazione avete fatto.
«Abbiamo fatto interventi di carattere strutturale…».

Alle scuole materne.
«Alle scuole materne. Quindi, voglio dire, abbiamo fatto anche degli interventi per migliorare le condizioni di vivibilità delle istituzioni scolastiche da parte degli utenti. E' chiaro che ognuno fa quello che può fare, noi abbiamo fatto quello che potevamo fare. Tra l’altro tutto ci si può rimproverare, ma questa amministrazione credo che stia tenendo un'attenzione particolare nei confronti degli istituti scolastici. Poi, al rendiconto, sicuramente dimostreremo quanto è stato fatto per le scuole e con quanto impegno e passione abbiamo operato in questa direzione».

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