Opere pubbliche ancora in cantiere in stato di abbandono e degrado

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di Gianni Nicastro

Grande viabilità e parco nel comparto Z del Piano di zona (a ridosso di via Madonna delle Grazie), due opere pubbliche iniziate da anni -nel primo caso- non completate e in uno stato di degrado e abbandono intollerabili in un comune normale, diciamo così.

Dopo un anno fermo il cantiere della grande viabilità ha riaperto con un blitz di carabinieri, Polizia Locale amministratori e uno dei progettisti, c’era finanche l’avvocato del comune. Sfondarono (qui) il muro di cinta ed entrarono nell’area espropriata al sig. Petruzzi. Sfondarono, qualche giorno dopo, l’altro muro, quello più grande contro cui era andata a sbattere la strada a quattro corsie e costruirono le piazzole di smistamento del traffico, dopodiché il cantiere si è fermato di nuovo a causa del problema di sempre: il pozzo artesiano del sig. Petruzzi, anch’esso espropriato, venuto in bella mostra al centro della strada. Tutto questo accadeva nel 2021. Da allora il cantiere della grande viabilità è fermo e nello stato testimoniato dalle foto scattate stamattina qui pubblicate.

Il parco di via Madonna delle Grazie è un’opera pubblica più giovane, la consegna dei lavori all’impresa appaltatrice è avvenuta a fine dicembre 2022; costo complessivo dell’opera 422.000 euro. L’ultimazione dei lavori è stata prorogata due volte, al 25 agosto 2023 e al 31 ottobre successivo, ma il parco non è ancora completo e c’è da realizzare la pista ciclabile. Anche qui, come per la grande viabilità, l’abbandono e il degrado sono visibili: dentro al parco l’erba infestante ha preso il sopravvento. Tutte le aiuole sono piene di erba alta per fortuna ancora verde; in una aiuola l’erba ha coperto le giostrine.

Per non parlare di come si presenta stamattina -e già da tempo- la grande viabilità: l’erba alta e secca dell’estate scorsa copre le opere realizzate e ha fatto capolino già il primo cumulo di rifiuti abbandonati. Insomma, uno spettacolo degradante.

C’è da dire che proprio stamattina il comune ha ripreso a scavare il pozzo artesiano nella proprietà del sig. Petruzzi, trivellazione che ad agosto scorso si è fermata a causa dell’interferenza dello scavo col pozzo artesiano del vicino distante una quarantina di metri (qui). Hanno ripreso a scavare nello stesso buco, potrebbe, quindi, ripresentarsi lo stesso problema che ha fermato la trivellazione sei mesi fa.

Il comune di Rutigliano dimostra una certa attitudine alla problematicità dei cantieri delle sue opere pubbliche: le inizia poi crollano (palacultura), le finisce poi le abbandona alla devastazione ai furti e al degrado (piscina comunale e campo da tennis via Favale).

Sinceramente mi preoccupa il palazzetto dello sport, la speranza è che non lo ingoi l’erba e che, ultimato, dopo un po’ di tempo, non faccia la stessa fine della piscina.

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