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STOP Martucci, comunicato sull'incontro del 4 luglio con assessore regionale all'ambiente

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Lunedì 4 luglio, su invito dell'assessore Regionale all'Ambiente dott.ssa Maraschio, il Comitato Stop Martucci ha partecipato ad un incontro presso gli uffici regionali. All'incontro erano presenti anche il direttore di dipartimento ambiente dott. Garofoli ed il dirigente di sezione ciclo rifiuti dott.ssa Riccio.
Ricevere questo invito ha rappresentato per noi un motivo di riconoscimento del lavoro fin qui svolto. Un lavoro mirato a far emergere tutte quelle evidenze tecniche/giuridiche che all'atto dell'approvazione del piano rifiuti (in data 14 dicembre 2021), a detta della dell’assessore Maraschio e di tutti i consiglieri che lo hanno approvato, non erano sufficienti a tenere l'area vasta di Martucci fuori dal piano rifiuti della Regione Puglia.

Sul tavolo dell’incontro abbiamo infatti portato tutte le lettere da noi inviate in questi mesi a tutti quegli attori politici ed enti istituzionali coinvolti in questa vicenda. Spesso interpellando direttamente la Procura della Repubblica con la speranza che le nostre ricerche fossero correttamente attenzionate.

Lettere contenenti vari dati e rilievi tecnici che, se correttamente attenzionati nel tempo da chi di dovere, avrebbero, secondo noi, già consentito di giungere alle famose evidenze tecnico giuridiche, tali da stralciare definitivamente la discarica Martucci da qualsiasi Piano Regionale dei Rifiuti.
E non avendo quasi mai ricevuto risposte esaurienti, abbiamo colto l’occasione per riproporre ogni tematica:
- Abbiamo rammentato la questione del superamento delle CSC nel pozzo PM1. Il cui superamento è stato da noi segnalato mesi fa agli enti preposti, ricevendo una iniziale risposta dalla Città Metropolitana e Arpa senza però aver ulteriori aggiornamenti circa le attivazioni delle relative procedure previste dalla legge.logo-stop-martucci
- Abbiamo riproposto le nostre critiche e perplessità circa le tempistiche con le quali stanno procedendo i lavori di indagine, previsti dall’emendamento al piano regionale dei rifiuti, al fine di verificare la presenza di percolato eventualmente interessante la falda e il suolo. E sulla questione, al fine della corretta definizione del flusso di falda, abbiamo evidenziato la perdurante assenza di un apposito studio del reticolo idrogeologico sottostante al sito Martucci, sebbene fosse stato indicato come una delle principali attività che avrebbe dovuto espletare il Tavolo Tecnico Regionale per l’Area Vasta Martucci.
- Sempre sulla questione delle indagini attualmente in corso abbiamo chiesto spiegazioni circa il ritrovamento di rifiuti interrati al di fuori del perimetro della discarica. Quale fosse la posizione dell’assessore in merito a questi ritrovamenti (che a parer nostro confermano quanto evidenziato dall’ing. Boeri nel corso del processo penale per disastro ambientale) e se fosse stata intrapresa da parte della Autorità regionali e ambientali qualche azione in merito, a parte la segnalazione dei Sindaci di Mola e Conversano alla Procura della Repubblica.
- Abbiamo chiesto, alla luce della recente sentenza del TAR, di dichiarare dismessa definitivamente la discarica di servizio/soccorso nelle due vasche A e B (Lotto 2) per inagibilità funzionale. E, sulla stessa questione, abbiamo domandato al dott. Garofali quale soggetto dovrebbe eventualmente farsi carico delle spese di messa in sicurezza delle vasche come previsto dalla sentenza: la Progetto Gestione Bacino Bari 5 oppure gli Enti pubblici e, quindi, il denaro dei cittadini? Ma non abbiamo ricevuto risposta.
- Infine abbiamo chiesto di dichiarare anzitempo la chiusura dell'impianto complesso per inagibilità funzionale delle due vasche di servizio/soccorso, strettamente legate all’impianto: entrambe per assenza del rinnovo AIA e comunque per la perdurante presenza in una delle due vasche di ben 250.000 tonnellate di rifiuti per gran parte “tal quale”, smaltiti illecitamente.

Peraltro, la dismissione dell’impianto complesso si impone per il mancato rispetto da parte della Progetto Gestione Bacino Bari 5 del principio di competenza territoriale su base provinciale, introdotto dal nuovo Piano Regionale rifiuti, per il conferimento in discarica del biostabilizzato.
A corollario di ogni intervento, è stata nostra premura sottolineare come il nostro intento fosse prettamente costruttivo, finalizzato a far emergere quelli che, a nostro avviso, sono le incongruenze tecnico scientifiche che porterebbero da subito allo stralcio di Martucci dal piano rifiuti e a dare finalmente una risposta ad un territorio e ad una comunità che da troppi anni subiscono questa ingiustizia.
L’interlocuzione con l’assessora Maraschio e i due dirigenti è stata contraddistinta da momenti propositivi ed altri di tensione a causa dell’ennesima mancanza di risposte, chiare e definitive, alle nostre domande.

Questo perché nonostante l'assessora abbia più volte ribadito che è sua volontà trovare una soluzione che risponda agli interessi di tutti, territori compresi, quello a cui abbiamo purtroppo assistito, in diversi passaggi del colloquio, non è stata una chiara volontà di giungere in fondo alle varie tematiche presentate sul tavolo dell’incontro. Ricorrendo alla via d’uscita delle competenze individuali: molte delle nostre domande sono state gentilmente rimandate, dall’assessore e dai dirigenti, al mittente con l’invito a rivolgerle a chi di competenza. Che si tratti delle singole amministrazioni, i sindaci, AGER o ARPA e così via.

Per esempio circa la questione del ritrovamento dei rifiuti interrati, sia l’assessore che i dirigenti, hanno richiamato le responsabilità e le competenze dei sindaci che al momento non si sono mostrati pronti e celeri ad attivare le procedure secondo le attuali normative invocate (Art. 192 Codice dell'ambiente).
Per alcuni tratti dell’incontro ci è sembrato di rivivere le sensazioni provate il 14 dicembre 2021 quando l’assessora Maraschio, quasi addossando le colpe alle amministrazioni locali, ree di non aver prodotto alcuna prova dello stato di compromissione dell’area, annunciava l’inserimento della discarica Martucci nel Piano Regionale dei Rifiuti.

Dal canto nostro, noi volontari del comitato STOP Martucci abbiamo subito espresso tutta la nostra perplessità e contrarietà difronte a questo rimpiattino di responsabilità. Abbiamo subito evidenziato quanto questo continuo gioco tra le parti non abbia ad oggi prodotto nulla oltre un inesorabile ed inconcludente trascorrere del tempo.

E di tempo non ne abbiamo più. Quaranta anni di scandali e menzogne sono sufficienti.
Non è più il tempo di addossarsi responsabilità a vicenda, una politica responsabile, che ha realmente a cuore le sorti delle comunità che amministra, ha il dovere morale di uscire da questo corto circuito di responsabilità e di lavorare uniti verso un unico obiettivo: dire basta allo scempio che si sta perpetrando sul nostro territorio da oltre 40 anni.

Siamo insoddisfatti di questo incontro ma allo stesso tempo questa insoddisfazione, questo malumore, sarà la benzina che ci farà andare avanti.
Nessuno pensi che la partita sia chiusa, prima che a chiudere sia la discarica.

Mola di Bari, 6 luglio 2022
Comitato STOP Martucci

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