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FITOFARMACI E POMPATURE, «UNA BATTAGLIA PERSA IN PARTENZA»

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Questa storia non mi dice niente di nuovo. Una battaglia persa in partenza.

Personalmente ho condotto una piccola battaglia contro le irregolarità delle irrorazioni nei pressi delle abitazioni, documentandole e denunciandole. Non solo non ho trovato collaborazione nelle Istituzioni preposte a far rispettare le normative in vigore, ma qualche personaggio pubblico mi ha deriso per la mia testardaggine e ho assistito sconcertato ad una nuova Ordinanza Sindacale che ha peggiorato le cose, fatta in fretta e furia per “pararsi” l’orifizio anale da eventuali future richieste di danni e strizzare l’occhiolino alle associazioni degli agricoltori -sempre utili alla causa politica (cinque anni passano in fretta)- schieratesi apertamente a favore del diritto di “libera irrorazione a fini di lucro”.

Fino a quando si amministrerà cercando solo il consenso e coltivando l'elettore (praticamente ci irrorano anche i politici), non si terrà mai conto dei sacrosanti diritti dei cittadini. E penso che chiedere di vivere in un ambiente salubre e qualitativamente accettabile non sia e mai sarà una pretesa irragionevole.

Inoltre, il mancato rispetto dei propri doveri da parte dei controllori (Asl, Vigili Urbani, ecc...) scarica sui singoli soggetti il problema, accentuando l'inutile conflitto tra chi vive dal lavoro dei campi e chi no. Come se non fosse, quello dell’aerosol da fitofarmaci, anche un problema di chi irrora e dei propri familiari. Con un po’ di buon senso e meno attaccamento al denaro e al potere potremmo risolvere la questione brillantemente. Quindi non c’è speranza.

Rocco Gagliardi

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