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CAPPUCCINI, RESTAURATE DUE ANTICHE TELE

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Ritornano all’antico splendore due preziose tele che fanno parte del patrimonio artistico del Santuario del  Santissimo Crocifisso di Rutigliano: la “Flagellazione di Cristo” del pittore Vito Maremonti del XVIII secolo  e il "Martirio di San Fedele da Sigmaringa” di un ignoto pittore pugliese del Seicento.

A promuovere l’iniziativa, il Club Rotary Rutigliano e Terre dell’Uva che, nella chiesa dei Cappuccini, ha presentato le opere restaurate, nel corso dell’Incontro “Luce all’Arte nel Convento dei Cappuccini”. L’Associazione, (con la collaborazione dell’arch. Ferdinando Pedone, dello Staff di Notti di Plenilunio, del Gruppo GI.FRA di Rutigliano, del Comitato Festa SS. Crocifisso e di quanti hanno partecipato alla realizzazione dell’iniziativa), ha offerto i due dipinti al Santuario del miracoloso Crocifisso e a tutta la Comunità che, da ora in poi, potrà ammirarli in tutta la loro bellezza.

«Per il patrimonio artistico della città di Rutigliano -afferma  Giovanni Boraccesi, restauratore esperto di storia d’arte sacra  e autore del restauro- il 2010 e il 2011 è stato un biennio decisamente positivo, visto che in questo lasso di tempo si è portato a termine il restauro di due tele conservate nella chiesa dei Cappuccini, che tra poco, precisamente nel 2012, celebrerà i quattrocento anni dalla sua fondazione».
«Le tele, oggetto del recente restauro”  -spiega Boraccesi- sono attualmente collocate nella controfacciata della chiesa, entro cornici in stucco; in un periodo non meglio precisato vennero sottoposte ad un maldestro intervento di restauro ed entrambe fissate al muro per mezzo di viti che, però, forarono il dipinto. Delle due opere, quella più danneggiata era il Martirio, caratterizzata da diffuse cadute di colore e da localizzate ridipinture».

I delicati interventi effettuati sulle due antiche raffigurazioni, dalla «protezione dell’intera superficie pittorica con fogli di carta giapponese e colletta, alla pulizia del retro dalla polvere e da piccole toppe, alle operazioni per  rintelare a colla pasta e ancora al riposizionamento su di un  nuovo telaio ligneo ad espansione, hanno così ripristinato l’originale armonia delle tinte», conclude l’esperto restauratore.

Tutte le varie fasi di restauro sono state  illustrate, quindi, dallo stesso Boraccesi, nel corso della serata.
Il sindaco Roberto Romagno, dopo aver ringraziato il Rotary e numerosi  presenti, ha evidenziato l’attenzione posta dall’Associazione alla riscoperta del vasto patrimonio artistico rutiglianese e ha proposto spazi  e percorsi comuni  per portare avanti insieme con il Club ulteriori opere di restauro. 

Soddisfatto il rettore del Santuario padre Lorenzo F. Invidia per «il recupero di una parte significativa del patrimonio artistico del proprio territorio». Dulcis in fundo, la consegna, da parte del Presidente del Rotary club Rutigliano e Terre dell’Uva Mariarosa Giangrande, del Premio "Rutigliano e Terre dell'Uva" (una composizione strumentale in terracotta del maestro Pietro Leone), al celebre soprano rutiglianese Francesca Ruospo. Accompagnata al pianoforte dal Maestro Nicola Notario, la cantante ha entusiasmato la platea con l’interpretazione di due famosi canti: Il Crocifisso di Rossini e l’Ave Maria di Caccini.







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