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UN TRAGUARDO DI VITA INVIDIABILE: 104 ANNI

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Tra i tre ultracentenari di Rutigliano è la più anziana in assoluto. Graziella Larizza, classe di ferro 1907, ha spento le sue 104 candeline lunedì 2 maggio 2011, durante la festa che quest’anno i quattro figli hanno voluto organizzare al ristorante “La conchiglia” di Mola di Bari. Vedova dal 1968, (il marito Vito Cristofaro era muratore), 5 figli, 8 nipoti, 12 pronipoti, più un cagnolino, a tutti gli effetti membro della famiglia.

Da ragazza aiutava il padre Vincenzo, uno dei fabbri del paese, ad affilare le falci per la mietitura, quando ancora le campagne rutiglianesi erano per lo più campi di grano, alternati a piccoli vigneti a spalliera, orti e frutteti. Oggi Graziella si compiace quando vede i lavori in ferro battuto del nipote Enzo, che ancora continua per diletto un mestiere portato avanti con passione dal fratello Mimì.

I tavolini, lampadari, portavasi e tanti altri oggetti in ferro battuto, nati dalle sue abili mani, sono un segno della continuità della tradizione di famiglia, che sopravvive nonostante la scomparsa degli antichi mestieri, in una economia non più solo agricola.
Lei ce la mette tutta a tenere in vita l’arte del ricamo e dell’uncinetto, realizzando senza occhiali ancora oggi i lavori più semplici tra quelli per cui era nota.

Quante calze di lana fece per i militari inglesi di stanza al Monastero di Madonna del Palazzo, durante la Seconda Guerra Mondiale. Quanti ricami, quante tovaglie, quante coperte realizzò, ancora ora in bella mostra nella case dei familiari e degli amici. Nella Casa di riposo di Turi, Villa Eden, dove attualmente vive, si infastidisce se le chiedono l’età perché si sente ancora giovane.

Sta bene solo quando sta con i giovani cioè quando torna, come ogni domenica, tra gli affetti familiari e i numerosi nipoti. Severa e ferma nel carattere, Graziella ricorda bene i versi di molti vecchi canti religiosi (è ancora iscritta all’Azione cattolica della Chiesa Madre), ama canticchiare le filastrocche e le canzoni di un tempo e non si fa mancare un buon bicchiere di vino al giorno. Questa la sua ricetta per vivere a lungo.

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