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OSPEDALE. ROTTURA TRA MAGGIORANZA E MINORANZA

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La maggioranza autoapprova il suo documento
La minoranza chiede un nuovo consiglio comunale e presenta
un altro documento

E’ stato un consiglio monotematico quello che si è svolto ieri sulla cancellazione dell’ospedale di riabilitazione di Rutigliano. E’ stata la maggioranza a chiederlo, proponendo all’approvazione dell’assemblea un atto di indirizzo di disapprovazione della scelta di regione e ASL di chiudere e declassarlo a semplice ambulatorio diurno della riabilitazione.

E’ finita male. Lo scontro tra maggioranza e opposizione e stato forte, soprattutto tra Oronzo Valentini (FLI) e Vittorio Berardi. L’epilogo è stato ancora più gramo: la maggioranza che si approva, da sola in aula, con undici voti, il suo atto di indirizzo. Da sola perché la minoranza, a un certo punto, approfittando di alcune assenza tra le fila della maggioranza, ha tentato un blitz: la conta del numero legale nel mentre usciva dall’aula. Un blitz non riuscito, perché in aula c’erano dieci consiglieri e il sindaco. Undici, appunto (la metà più uno), il numero legale c’era.

Poteva essere evitato che su una questione importante come la chiusura dell’ospedale non si riuscisse a trovare la quadra per un atto unanime?

Si poteva evitare, perché nessuno dei 20 consiglieri comunali vuole lo smantellamento dei posti letto della riabilitazione. E’ generalmente vero, anche, che chi propone un atto di indirizzo all’approvazione del consiglio comunale deve mettere questo atto nelle condizioni di poter essere approvato all’unanimità, se l’obiettivo -ovviamente- è il voto unanime.

Ora, a leggere l’atto proposto dalla maggioranza anche una persona inesperta di politica, e di dinamiche politiche, capisce che non aveva nessuna chance di approvazione da parte della minoranza, per alcune semplici ragioni: è un atto autoreferenziale nelle premesse, non chiede sostanzialmente nulla.
Vi si legge che nel 2010 Valentini lo aveva detto, a dispetto di tutti, che l’ospedale sarebbe chiuso e che i “consiglieri comunali di maggioranza ravvisavano (…) forti dubbi sulla fondatezza delle garanzie ricevute” dalla ASL circa il fatto che sarebbe stata chiusa solo la lungodegenza e non anche la riabilitazione.


Posta così la premessa, era come chiedere alla minoranza di approvare che la maggioranza ha avuto ragione. Autoreferenzialità, quindi, critica decisa al governo della regione nel deliberato, nessuna richiesta particolare a regione e ASL. L’atto di indirizzo della maggioranza non aveva in partenza possibilità di essere discusso e accettato dalla minoranza, la quale ha reagito scontrandosi fino a tentare il blitz del numero legale.

Per contro la minoranza alla fine del consiglio ha presentato, sullo stesso argomento, un suo ordine del giorno accompagnato dalla richiesta di convocazione di un consiglio monotematico ad hoc. Data l’ora la richiesta è stata consegnata ai Vigili Urbani.

Il documento che la minoranza propone al prossimo consiglio comunale riprende pari pari interi passaggi dell’atto di indirizzo approvato ieri dalla maggioranza e fa una richiesta di “immediata audizione al Presidente della Regione” all’assessore alla sanità, alla ASL e alla commissione consiliare regionale sanità per discutere dell’ospedale di Rutigliano.

Si presenta, dunque, un’altra occasione per discutere dell’ospedale e delle sue sorti. Potrebbe essere la volta buona che il consiglio comunale, su questo problema, esprima una posizione unanime.

L'atto di indirizzo approvato dalla maggioranza

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O.d.g. presentato dalla minoranza

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