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Verifica politica, su come è andata parla Franco Delliturri

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di Gianni Nicastro

Come vi abbiamo annunciato nella cronaca sulla riunione di verifica che si è svolta giovedì scorso tra maggioranza, segreterie politiche e sindaco, pubblichiamo qui sotto l’intervista fatta a Franco Delliturri venerdì mattina, nella quale il consigliere comunale del MAR racconta quello che è successo.

Cosa è successo, consigliere Delliturri, vi siete scontrati, è stata una verifica pacifica... Il clima?
«Con mia grande sorpresa, e anche piacere, il clima è stato abbastanza traquillo, tutti eravamo sereni. C’è stato un chiarimento con una preghiera, da parte del sindaco, di dividere questa verifica politico-amministrativa. Ieri sera lui invitava soltanto a discutere sul piano politico, sul piano amministrativo inizieranno dei colloqui, degli incontri a partire da lunedì. Quindi, abbiamo accettato, anche per maggiore serenità, di scindere le due cose tanto è vero che, per volontà della maggioranza, gli assessori non hanno partecipato perché era una verifica solo politica fatta con i consiglieri, le forze presenti in consiglio comunale e le rispettive segreterie politiche».

Quindi avete diviso la verifica tra questioni politiche e questioni amministrative. Quali sono i temi che avete affrontato sul piano politico e quali, invece, quelli che affronterete sul piano amministrativo.
«Così come avevamo chiesto, sul piano politico il rispetto del programma elettorale, se c’era la volontà delle forze politiche di continuare in questa scelta politico-amministrativa, di questa maggioranza. Alla fine abbiamo discusso su quali sono i punti cardine del programma elettorale e abbiamo condiviso di rivederci con gli assessori e i capigruppo per stabilire quale possa essere la procedura per portare avanti quelli che sono i problemi già concordati in campagna elettorale nel rispetto del programma politico di questa maggioranza».verifica-1

Avete dovuto, dunque, ribadire i punti programmatici della coalizione. Questo cosa significa, che fino ad oggi, a più di un anno e mezzo di amministrazione, questi punti non sono stati considerati?
«La nostra contestazione è la mancanza di dialogo... Qualcosa è stata intrapresa, iniziata, magari non concordata così come ho già detto in una precedente intervista. Si è convenuto sul fatto che non si potrà fare più una qualsiasi iniziativa, almeno di una certa rilevanza, senza aver concordato e dialogato con l’intera maggioranza. I consiglieri comunali devono essere sempre a conoscenza di quello che si fa, anche perché noi possiamo dare dei suggerimenti sulle azioni anche intraprese che possono essere oggetto di modifiche migliorative. Per esempio, sarà oggetto di discussione, nelle prossime riunioni amministrative, il Parco comunale sul quale anche ieri ho dovuto lamentare il fatto che sia stato un po’ trascurato. Quindi, si è preso atto che bisogna intervenire immediatamente sulla questione e su tutte le altre cose che non si sono fatte e che erano nella programmazione: incrementare il discorso sulla Polizia Municipale per dare un certo ordine al traffico cittadino con l’assunzione, sicuramente, di ausiliari perché i fondi ci sono, sono previsti nel bilancio e l’anno scorso non sono stati utilizzati. Quest’anno, e negli anni futuri, si spera di utilizzarli. Sono piccole cose, ma ne sono state sviscerate altre sul piano, diciamo, politico. Con la collaborazione e il dialogo con tutti quanti la settimana prossima ci vedremo, magari quasi tutte le sere, per sviscerare il tutto e continuare con serenità. Politicamente abbiamo ribadito la volontà di continuare con questa amministrazione, quindi, chiariti tutti gli attriti, eliminati tutti... la serenità. E con questa serenità noi cercheremo adesso di sviluppare meglio il programma elettorale che abbiamo sottoscritto».

La qualità degli interventi degli assessori, avete discusso anche di questo? Io so che una delle -diciamo così- recriminazioni ha riguardato il fatto che c’è un assessore, in modo particolare, abbastanza rimpinguato in bilancio e assessori, invece, che hanno poco o non hanno nulla. E’ così?
«No no, non sono stati toccati questi problemi, in modo più assoluto, perché discuteremo la settimana prossima sul piano amministrativo. Noi non abbiamo contestato nessun assessorato... Ci potrebbero, ci potrebbero (uso il condizionale) essere delle modifiche sulle deleghe, ognuno rispetterà le proprie capacità e competenze rispetto a queste deleghe».
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Quindi, nessuna contestazione, ma una rimodulazione delle deleghe tra gli assessori...
«Si potrebbe anche verificare, altrimenti ogni assessore deve prendere coscienza delle deleghe, delle proprie capacità e deve essere disponibile ad approfondire i problemi inerenti alla propria delega. Se qualcuno poi non è più in grado lo dicesse e si vedrà una ridistribuzione delle deleghe ai vari assessori. Nessuno ha chiesto la testa di nessun assessore, quindi, le stesse persone possono rimanere e, magari, ci potrebbe essere una ridistribuzione delle deleghe».

Sul tentativo di mandare a casa la seconda amministrazione Romagno con le dimissioni contemporanee di nove consiglieri comunali, c’è stata polemica, scontro, vi è stato rinfacciato da qualcuno o la questione è stata bypassata?
«Sì, esatto, bypassata, perché nessuno ha fatto polemica, anche se qualcuno ha accennato che ci potevano essere dei risvolti, ma alla fine sono solo stati dei contatti talmente amichevoli e pacifici da ambo le parti... Alla fine è stato solo un modo per attirare l’attenzione dei vari gruppi».

Cioè, il tentativo di mandare a casa Roberto Romagno è stato un modo di attirare l’attenzione, consigliere Delliturri...
«Potrebbe essere anche questo, ma non c’è stato un vero tentativo. E’ inutile che si dicano nel paese cose che non sono completamente veritiere. Incontri amichevoli, io lo ribadisco, ci sono stati, ma solo per capire qual è la situazione... A volte serve, anche, il suggerimento di chi sta all’opposizione per capire le cose che non vanno e che ora cercheremo di portare avanti per migliorare. E’ un tentativo, diciamo, che si è immaginato soltanto, ma in realtà non c’è».

Ci sono questioni irrisolte, ancora appese da anni a un filo: il rinnovo del consiglio di amministrazione dell’ASP (ex IPAB), la rinomina del nucleo di valutazione... Di queste questioni avete discusso o non ne avete parlato in sede di verifica? franco-delliturri-verifica-3
«In sede di verifica politica è stato detto che, comunque, bisogna rispettare quelle che sono le direttive dello statuto, del regolamento e delle disposizioni di legge. E’ chiaro che ogni amministrazione, appena si insedia, deve provvedere a rinnovare tutte le cariche negli enti di competenza del comune; senz’altro faremo anche questo, ma possono rimanere anche gli stessi se danno garanzie all’amministrazione... Fino ad oggi a me non risulta che questi abbiano dato soddisfazione nel senso che loro dovrebbero essere obbligati a relazionare periodicamente con l’amministrazione, fino ad oggi non c’è stata nessuna relazione, quindi. Se qualcuno ancora sarà gradito per il suo comportamento, può rimanere tranquillamente, non è una guerra alle persone. Si tratta soltanto di rispettare le regole e, quindi, anche l’amministrazione, come succede in tutto il mondo: ogni amministrazione, ogni governo, ha le sue persone di fiducia da mettere negli enti che devono anche riferire, poi, all’amministrazione comunale. Ad oggi non mi risulta nessuna relazione in merito ai vari enti e, quindi, se sarà necessario, dovremo immediatamente anche rinominare queste persone o dare di nuovo fiducia alle stesse».

Consigliere Delliturri, ho appena pubblicato stamattina una richiesta urgente di consiglio comunale da parte dell’opposizione, questa volta di tutta l’opposizione, sei consiglieri su sei, quindi firmata anche da Nicola Giampaolo. Una richiesta di consiglio comunale per revocare in autotutela la delibera di ratifica-approvazione del Piano industriale dei rifiuti dell’ARO BA/7 avvenuta a maggio scorso, credo. Questo perché Rutigliano non sta ottenendo nessuna revisione di quel Piano, al contrario di quanto è successo a Noicattaro, comune che si è visto abbattere i costi di oltre 400mila euro. Rutigliano nulla, cosa ne pensa?
«Se il comune di Noicattaro, il commissario, è riuscito ad avere questo beneficio, perché non potrebbe anche averlo Rutigliano. So che alle 11:30, tra poco, ci sarà una riunione dei capigruppo che fisserà il programma per il prossimo consiglio comunale. Se, ed è la notizia che mi hai dato in questo momento, ci sarà questa richiesta da parte di qualsiasi consigliere comunale che avvantaggia la cittadinanza, perché non approfondire il problema, perché non poter avere un ulteriore sconto sulla raccolta dei rifiuti urbani. Ben vengano queste proposte se si dimostra che si può ottenere qualcosa in più, io sarò uno di quelli e penso l’intero consiglio comunale. Chi non vorrebbe questo beneficio? Senz’altro sarà oggetto di discussione approfondita».
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Ritornando alla verifica, possiamo dire che le aspettative di Franco Delliturri siano state tutte soddisfatte, o ancora rimangono -come dire- delle perplessità?
«Politicamente, come ho detto prima, è stata una riunione serena, molto serena, con grande piacere perché, finalmente, certi toni bisogna smorzarli, ed è stata anche costruttiva, almeno politicamente. Ora vedremo nei fatti, la settimana prossima, come procedere nel rispetto del programma e di quella che è la visibilità di tutte le forze politiche che hanno dato supporto alla realizzazione di questa amministrazione. Una visibilità soprattutto in termini di conoscenza dei fatti, specifichiamo questo. Poi, tutte le altre cose verranno di conseguenza».

Fiducia incondizionata, dunque, o condizionata, al sindaco Roberto Romagno?
«E’ una fiducia data alla persona che noi mai abbiamo tolto, anche in questi due mesi -diciamo- travagliati, abbiamo sempre ribadito la fiducia alla persona, al sindaco Roberto Romagno. Abbiamo discusso ieri, dobbiamo rivederci per affinare tutta la situazione... Ho notato che c’è una grande tranquillità da parte di tutte le forza politiche; chi voleva fare il ribelle... ma alla fine ci siamo tutti convinti che è meglio ragionare sulle cose e, forse, questo sarebbe un bene per l’intera collettività».

So che siete stati pressati in modo polemico dalla componente ex Forza Italia, credo ci fosse anche Matteo Colamussi.
«Matteo Colamussi, qualificatosi come segretario del gruppo ex FI, oggi Conservatori e Riformisti, ha solo contestato la forma di questa nostra richiesta di verifica politico-amministrativa. Alla fine si è reso conto che non c’è stata da parte nostra nessuna forzatura».

Il resto della maggioranza come ha reagito a questa cosa, ha sostenuto la necessità della verifica, o ne ha preso le distanze.
«No no no, tutta la maggioranza è stata concorde ieri sera, i contenuti li hanno condivisi tutti, ribadisco, tutti».

Quindi, vuoi avete colto un po’ quello che c’era nell’aria, una sorta di malumore dentro l’intera maggioranza.
«Non era un malumore, era richiesta di verifica per maggiore partecipazione e condivisione da parte di tutti i consiglieri comunali, chiesta verbalmente tante volte e, magari, rinviata in continuazione. E noi, lo abbiamo ribadito anche ieri sera, noi tre abbiamo avuto forse quel coraggio che altri non hanno avuto, quello di mettere per iscritto una volta per tutte che le cose bisogna farle e non rimandarle sempre alle calende greche. Questo era il nostro spirito insomma».


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