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Verifica amministrativa chiesta da tre consiglieri di maggioranza

di Gianni Nicastro

Siamo di fronte alla prima, vera, “grana” politica per l’amministrazione Romagno 2. Che un malcontento serpeggiasse nella maggioranza, per come si trascina l’attività amministrativa da oltre un anno, era chiaro a chi certi segnali li sa leggere.

Tre consiglieri di maggioranza, Franco Delliturri (MAR), Antonio Troiani (I Moderati) e Dominga Lepore (Arcobaleno), hanno firmato e protocollato stamattina una lettera indirizzata al Sindaco, al presidente del consiglio comunale, agli assessori e ai consiglieri comunali. Lettera con la quale chiedono, perché la “ritengono urgente e necessaria”, “una riunione di verifica politico amministrativa in cui, ogni assessore, relazioni sull’attività svolta e sugli obiettivi raggiunti durante l’anno di amministrazione, nel rispetto del programma elettorale condiviso e sottoscritto da tutte le forze politiche”.

La verifica amministrativa è un fatto importante nel rapporto tra un’amministrazione e la sua maggioranza, generalmente la si chiede quando sorgono problemi tipo scollamento tra giunta e maggioranza, provvedimenti di rilievo assunti senza una preventiva discussione e condivisione, quando ci sia da mettere in discussione l’operato di uno o più assessori. Oppure per addrizzare la barra di una attività amministrativa deficitaria anche sul piano dell’approntamento tecnico degli atti che si presentano in consiglio comunale, come è successo nell’ultimo svolto giovedì scorso sul regolamento TARI (ne scriveremo a breve).

E, da quello che si legge nella lettera, il consiglio comunale di giovedì scorso sembra essere stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. I tre firmatari prendono atto proprio da qui, “dall’incresciosa situazione venutasi a creare -scrivono- durante il consiglio comunale del 30 luglio u. s., ad opera del Consigliere di opposizione Giampaolo Nicola, che ha verbalmente aggredito e offeso l’Assessore ing. Berardi Nicola, mettendo in discussione e calunniato l’operato dello stesso, nonché dell’intera Amministrazione”.

Più avanti ne hanno pure per maggioranza e amministrazione, infatti prendono atto anche “della sordità mostrata dalle parti politiche interessate, nonostante le continue sollecitazioni ed inviti dei suddetti consiglieri comunali, a convocare riunioni atte alla preventiva conoscenza dell’azione amministrativa”. Da quello che si capisce l’amministrazione procede non coinvolgendo adeguatamente chi in consiglio comunale le fornisce la maggioranza per governare, sono situazioni politicamente pericolose se non risolte perché portano, generalmente, ad una crescente instabilità politica.

C’è da segnalare, infine, un fatto che potrebbe essere indicativo di qualche sofferenza del gruppo de “I Moderati”. Dei tre firmatari della richiesta in questione, Delliturri e Lepore hanno un gruppo di un unico consigliere, sono solo loro due che rappresentano le liste entro cui sono stati eletti. Diverso è per Antonio Troiani de I Moderati, il cui gruppo consiliare è formato da lui stesso e da altri due consiglieri, Vincenzo Damato e Vanni Pavone. E’ chiaro che, del gruppo de I Moderati, la richiesta della verifica politico-amministrativa è una iniziativa del solo Troiani.

La questione è, dunque, politicamente seria: su una maggioranza di 11 voti (con quello del sindaco) tre consiglieri comunali che si liberino dal vincolo di coalizione perché non ascoltati, o insoddisfatti circa le conclusioni della verifica, potrebbe inaugurare una stagione nuova per Roberto Romagno, quella della graticola sulla brace dell’instabilità amministrativa.

Cosa succederà, come ne verrà fuori la maggioranza da questa storia, lo sapremo presto perché, scrivono ancora i tre consiglieri, “è opportuno che tale verifica avvenga prima dell’approvazione del Bilancio di Previsione 2015, prevista per il 12 agosto p. v.”.

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