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Colamussi compatibile, è il parere della Funzione Pubblica

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parere-colamussi


di Gianni Nicastro


Lo ha sempre detto, Matteo Colamussi, l’ultima volta nella videointervista fatta a Rutiglioanoonline il 16 febbraio scorso (qui). E’ arrivato stamattina al comune di Rutigliano, al segretario comunale in modo particolare, il parere sulla incompatibilità chiesto dalla dott.ssa Floriana Gallucci (segretario comunale precedente) al Dipartimento della Funzione Pubblica il 13 novembre 2013 su sollecitazione del consigliere comunale di minoranza Mimmo Gigante.

Ricordiamo che a Colamussi gli è stata contestata l’incompatibilità tra la sua carica di presidente delle Ferrovie Apulo Lucane (FAL) e quella di consigliere comunale sulla base dell’art. 13 del D.Lgs. 39/2013 relativo alle “Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico”. Il parere dell’organo competente a dirimere questo tipo di questioni è arrivato ed è favorevole al presidente del consiglio comunale, dunque nessuna causa di incompatibilità.
colamussi-incompatibile
In merito al quesito posto “Attualmente -dice il parere, qui sotto linkato- il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti risulta essere socio unico della società in questione”, cioè delle FAL. “Trattandosi, pertanto, di ente privato in controllo pubblico da parte dello stato -continua ancora il parere- non paiono ricorrere allo stato attuale, casi di inconferibilità e incompatibilità contemplati dal d.lgs. n. 39 del 2013 poiché la casistica ivi disciplinata si riferisce ai casi di contemporaneo svolgimento della carica politica e della carica di presidente di enti privati in controllo pubblico in ambito locale o regionale ovvero in casi in cui il conferimento della carica presso l’ente controllato sia stata conferita dall’organo politico dell’ente detentore del controllo ovvero da quello territorialmente sovraordinato”.

Su questa importante vicenda, che tiene banco da un anno nel dibattito politico a Rutigliano e su come sia andata a finire, abbiamo voluto sentire l’opinione dello stesso Matteo Colamussi.

Presidente, questo documento dice chiaramente che lei non è incompatibile. Cosa ci vuole dire a proposito di questa vicenda e dell’iniziativa dell’opposizione che la sua incompatibilità l’ha contestata anche formalmente?
«Nulla. E’ sempre quello che ho sostenuto anche alla sua testata. Abbiamo ricevuto oggi questa notifica, ero certo della mia posizione di compatibilità con la carica di consigliere comunale, per cui, sereno ero e sereno sono».

Ora che non ci sono più dubbi sulla compatibilità dei suoi due ruoli, lei non solo può ricandidarsi come consigliere, ma -volendo- può fare anche il candidato sindaco di FI e della sua coalizione.
«Intanto non sono interessato alla candidatura a sindaco, e lo dico con serenità perché sono impegnato a fare tante cose. Nulla cambia. Tra l’altro nel parere che lei pubblicherà si evince che non solo sono compatibile con la carica di consigliere comunale, ma che -soprattutto- sono candidabile. Per cui, davvero, con grande serenità, mi dispiace per questa campagna di calunnie che ho subito e che fa male non al sottoscritto perché io sono sicuro che il mio più importante valore è quello dell’onestà nel dire le cose e, soprattutto, nell’assumermi le responsabilità e quello della coerenza politica. Mi dispiace per questo gruppo di persone che, probabilmente, così come è venuto fuori da molti commenti che ho letto sulla sua testata, ha pensato di fermare con le calunnie un persona che probabilmente è scomoda e fa politica per passione ed esclusivamente per l’interesse della collettività. Una vicenda, dunque, che si chiude. Se questo è il gruppo dirigente che pretende di essere alternativa di governo a Rutigliano, credo che Rutigliano il 27 maggio sicuramente confermerà il suo consenso a FI».

Lei ha usato un termine abbastanza forte in relazione alla vicenda che ha visto l’opposizione sollevare la sua incompatibilità. Pensa che questa sia addirittura calunnia, o semplicemente che l’opposizione abbia ritenuto, di fronte alla legge 39/2013, che lei potesse essere incompatibile. Non può essere un atteggiamento politicamente legittimo quello dell’opposizione?
«Tutto è legittimo, a me dispiace che tra qui firmatari ci sia anche un avvocato che avrebbe dovuto, con facilità, leggere quel decreto. Ripeto, a me non interessa la polemica. Credo che ancora una volta Matteo Colamussi dimostra di essere corretto, di essere serio e leale. Ho i miei dubbi che molte altre persona possano vantare a Rutigliano questi valori. Con grandissima serenità mi fa piacere che la funzione pubblica abbia dipanato subito questa vicenda che avrà sicuramente degli strascichi anche ad altri livelli, perché comunque è una campagna di infamia nei miei confronti. Però, io, diciamo, non mi preoccupo. Io le competizioni politiche sono abituato a vincerle e a vincerle sempre con il consenso».

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