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Rutigliano in bianco e nero, da mostra fotografica a libro con 300 foto

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RUTIGLIANO in bianco e nero: una mostra
fotografica si trasforma in un libro con oltre 300 foto

Una mostra sulla città di Rutigliano e su alcuni personaggi dell’ ’800 e ‘900, noti e meno noti, si trasforma in un libro. Curatori dell’esposizione fotografica di marzo - aprile 2022 (divenuti, oggi, autori essi stessi del volume “Rutigliano e la sua gente. Alcune figure tra ‘800 e ‘900”), tre amici accomunati dalla comune passione per la storia locale e per la fotografia. Tino Sorino, giornalista pubblicista, corrispondente de “La Gazzetta del Mezzogiorno”, Giuseppe Marchetti, appassionato studioso di storia locale, attualmente, presidente del Rotary Club “Rutigliano e Terre dell’Uva” e Dino Franchini, cultore di foto storiche, hanno messo a disposizione della Comunità il materiale documentario in loro possesso o a loro concesso dalle famiglie sia di alcuni illustri concittadini che di persone comuni la cui memoria è ancora viva tra i rutiglianesi.

A sollecitare la pubblicazione, numerosi visitatori della mostra “C’era una volta Rutigliano e la sua gente. Alcune figure rutiglianesi tra ‘800 e ‘900”, tenutasi nel locale museo civico -archeologico, dal 26 marzo al 2 aprile 2023. Si è colta, quindi l’occasione per rendere pubbliche oltre ai testi e alle immagini della mostra anche alcune foto prima sacrificate per ragioni di spazio. Quattordici i personaggi di Rutigliano, prima trattati nella mostra e, poi, inseriti in questa ricerca storica suddivisa in cinque sezioni. giovanni-chiaia

La prima è dedicata ai poeti, storici, letterati, tra cui Giovanni Chiaia (1799 – 1888); Giovanni Jr. Colamussi (1885 – 1960); Sebastiano Tagarelli (1900 – 1983), nojano di nascita ma rutiglianese di adozione, insignito della cittadinanza onoraria di Rutigliano, con medaglia d’oro e destinatario di una strada, per aver prestato, qui, per tanti anni l’attività di ufficiale sanitario; Lia Raimondi (1927 – 2015) “la poetessa di Rutigliano” e Domenico Giovanni Caso (1943 – 2004), “poeta per vocazione e filosofo per temperamento”.

La seconda è riservata agli artisti, tra cui gli scultori Vitantonio De Bellis (1877 – 1977), autore del Monumento ai Caduti; Carlo Suglia (1922 – 2009), autore di numerose creazioni originali in argilla, tra cui “Crocifissi”, grandi pannelli e busti in terracotta e tanti altri oggetti; infine, Domenico Mazzone (1927 – 1999), emigrato in America a 40 anni e autore di opere esposte nei più importanti musei del mondo.
La terza è tutta per un eroe della Grande Guerra, Domenico Messeni; la quarta è riservata a due politici, Filippo Giampaolo (1928 – 1982), e Pasquale Moccia (1928 – 2008).

La quinta e ultima sezione è indirizzata a quattro personaggi vivi nella memoria (tra cui Berardino Avella (1872 – 1960), il “re” del Carnevale di Rutigliano; Giuseppe De Bellis, detto “Fachiro”, personaggio misterioso dai magici poteri; Riccardo Di Gioia (1924 – 1997), noto animatore culturale e Giuseppe De Bellis (1931 – 2022. Peppino “da Singer”), pioniere del commercio. Ai 14 personaggi precedenti, si vanno ad aggiungere, a pieno titolo, altri due, studiati ed inseriti in due apposite schede, all’interno delle sezioni espositive di pertinenza, Giovanni sr tra i politici, Giovanni jr tra i poeti di Rutigliano. Si è potuto, così, aggiungere qualche tassello in più utile a ricostruire la storia del paese. Nel libro sono riportate anche alcune immagini degli incontri e relazioni degli intervenuti alla serata inaugurale, alle quattro serate dedicate, durante la settimana della mostra, a Lia Raimondi, Domenico Mazzone, padre Stefano e don Vito, con la proiezione di video realizzati da Mario Laforgia. Nonché una foto degli alunni di Rutigliano che hanno visitato con interesse ed entusiasmo la mostra. 

La presentazione avverrà, con il patrocinio del locale Comune e in collaborazione con l’assessorato alla Cultura, domenica primo ottobre 2023, alle ore 19.00, nella sala a pianterreno del Museo civico archeologico “Grazia e Pietro Di Donna” di Rutigliano, in piazza XX Settembre. Interverranno con gli autori: il sindaco Giuseppe Valenzano, il relatore Riccardo Riccardi, giornalista e saggista e il “Satchmo Legacy Trio” di Doni Antonelli (tromba), Carlo De Toma (voce e chitarra) e Nicola Fato (contrabbasso).  Un modo per tenere sempre aperta la strada per il recupero della memoria di un paese così ricco di cultura e di storia e per non disperdere il ricco materiale documentario (foto, opere, oggetti), offerto da collezionisti e dalle stesse famiglie dei personaggi riproposti all’attenzione della Comunità. 


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Don Vito, Carlo Suglia e Umberto Loiotile


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Lia Raimondi

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Il Monumento ai Caduti con il suo autore

Foto introduttiva: lo scultore Vito Domenico Mazzone
Foto nel testo: il poeta Giovanni Chiaia

 

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