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Gli alunni della Settanni-Manzoni in libreria con l’iniziativa “Io leggo perché”

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Si sono cimentati con la lettura ad alta voce condivisa del libro “La signorina Euforbia” ieri pomeriggio presso la Libreria Odusia di Rutigliano. La Settanni-Manzoni e la libreria Odusia sono gemellate nel progetto, a carattere nazionale, di promozione della lettura organizzato dall'Associazione Italiana Editori per promuovere la creazione e lo sviluppo delle biblioteche scolastiche, progetto denominato “Io leggo perché”.

Il progetto è interessante perché farà arrivare un sacco di libri alle biblioteche scolastiche attraverso un sistema di acquisto e donazione. Come funziona?  “Da sabato 21 a domenica 29 ottobre 2017 -si legge sul sito iologgoperche.it- tutti i cittadini potranno recarsi nelle Librerie aderenti e acquistare libri da donare alle Scuole iscritte a #ioleggoperché” e, per ogni libro acquistato e donato, gli editori, a loro volta, ne doneranno uno fino a un massimo di 100.000 libri sul piano nazionale.

Il progetto è patrocinato dal Ministro della pubblica istruzione ed è sotto gli auspici del Centro per il libro e la lettura del MiBACT (Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo). Insomma, un progetto importante le cui opportunità culturali non sono sfuggite agli Istituti Scolastici Settanni-Manzoni.

«La nostra scuola è particolarmente impegnata nella lettura perché è uno degli assi portanti; infatti, aderiamo a questo progetto» ci ha detto la dirigente prof.ssa Maria Melpignano. «Abbiamo -ha aggiunto- tutta una serie di iniziative a partire dagli alunni di tre anni e, in maniera particolare, si focalizza l’attenzione sulla continuità tra cinquenni e classi prime». «Le classi terze e le classi quinte -ci ha detto ancora la dirigente- sono impegnate nel progetto lettura in maniera sistematica e quest’anno, essendo istituto comprensivo, anche i tre segmenti della scuola media».

«Io credo particolarmente nell’importanza della lettura -ha continuato la dirigente scolastica- perché la lettura apre le menti, con la lettura gli alunni imparano a sognare, imparano a superare le frontiere, vanno oltre. Quindi, il mondo intero diventa il loro mondo interiore».

Certo, tornare al libro concreto, da sfogliare e leggere, in un mondo in cui i ragazzi sono distratti dalla digitalizzazione della comunicazione, così invasiva, è un fatto che lascia ben sperare. «Sì, la lettura deve essere gustata -ci ha risposto la prof.ssa Melpignano- il libro deve essere toccato, deve poter essere prestato, pasticciato, lasciato, vissuto. Deve poter essere con noi in qualsiasi momento della vita a differenza dello strumento digitale, che è comodissimo, ma mi rendo conto che è uno strumento che ha notevolmente dei limiti. Soprattutto è importante condividere il libro con gli altri e le biblioteche, e gli spazi come questa libreria, lo consentono. Però noi, tengo a precisare, avremo la biblioteca digitale, progetto ministeriale. Ci avviamo anche a questo, bisogna aprirsi sempre al nuovo». Una cosa non esclude l’altra. «No, assolutamente, ma io sono una bibliomane, sono sempre per il libro cartaceo; sarà un mio retaggio “paleolitico”, però…».

Abbiamo chiesto a Dominga Didonna se Rutigliano si conferma “Città che legge”. «Rutigliano conferma che ha delle scuole che lavorano sul territorio», ci ha risposto la titolare della Libreria Odusia, che ha ospitato l’iniziativa di ieri. «Città che legge? Io penso che dobbiamo farne ancora di passi -ha aggiunto Didonna- e soprattutto ci vuole più coordinazione». «In questa iniziativa -ha chiosato- sono protagoniste le scuole e le scuole dimostrano ancora una volta che con pochi mezzi si riesce a fare tanto. Io darei il merito soprattutto alle scuole che ci hanno creduto, che hanno raccolto anche gli input che gli sono arrivati e ai genitori che hanno partecipato».

L’iniziativa è stata allestita con cartelloni, cuscini creativi e, soprattutto, con "torta" e "dolci" fatti dalle insegnanti. La lettura e la performance dei bambini si è svolta sul marciapiede antistante la libreria. Infine, genitori, docenti, bambini e ragazzi sono entrati in Odusia a "degustare" i dolci preparati, in modo particolare la "torta" che, non a caso, era decorata con "dolci" e "commestibili libri”, come a dire che la lettura è dolce e che i libri vanno “assimilati”.




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