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CONSIGLIO COMUNALE, I DEBITI E L'ACCORPAMENTO

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di Rosalba Lasorella

L’ultima seduta consiliare del 2012 ha visto le parti impegnate a discutere di un ordine del giorno composto da quattro punti, l’ultimo dei quali –considerata la significativa incidenza sul territorio rutiglianese- è stato dibattuto in assemblea aperta con i cittadini. Dopo le comunicazioni del Sindaco e il riconoscimento di due debiti fuori bilancio, infatti, il consiglio comunale di Rutigliano è tornato a riflettere sulla proposta avanzata dalla Provincia di Bari di accorpare il Liceo Scientifico “I. Alpi” con l’I.T.C.S. “E. Montale”, attualmente sede distaccata dell’I.T.E.S. “S. Pertini” di Turi.

Prima di entrare nel merito dei lavori, i consiglieri di minoranza Pasquale Coletta e Filippo Masotti hanno colto l’occasione delle pregiudiziali per lamentare alcuni disservizi relativi all’ufficio protocollo e alla inaccessibilità di molti documenti pubblicati sull’albo pretorio on-line.
La parola è poi passata al Sindaco Roberto Romagno, il quale ha comunicato ai consiglieri presenti e ai cittadini in ascolto il prelevamento di circa 3.255 euro dal fondo di riserva per esigenze di bilancio e relative integrazioni. 
Non essendo prevista discussione, è stato subito argomentato il secondo punto all’ordine del giorno, ossia il riconoscimento di un debito fuori bilancio maturato a seguito della sentenza del Consiglio di Stato n. 3739 del 2012.

I DEBITI FUORI BILANCIO
Come ha dichiarato l’Assessore al Bilancio Nicola Mastrocristino, il Comune di Rutigliano è stato chiamato a rimborsare le spese processuali sostenute dai cittadini coinvolti nella suddetta causa, spese quantificate in circa 7.500 euro. Sulla questione sono intervenuti i consiglieri di minoranza, i quali hanno ribadito la scarsa attenzione dell’amministrazione riguardo i temi del contenzioso e della prevenzione: «Chiediamo degli atti ufficiali seri, obiettivi, mirati e precisi in modo tale da mettere i cittadini di fronte ai provvedimenti che questa amministrazione emana regolarmente, non avendo motivi di eccepire» -ha detto Pinuccio Valenzano, sostenendo che occorre attivarsi per estirpare il «cancro della pubblica amministrazione».

Più tecnico l’intervento dell’avvocato Domenico Gigante, il quale, accusando l’amministrazione di aver sprecato risorse importanti per una «causa inutile» e di aver affrontato il processo con poca trasparenza, ha suscitato la reazione del Sindaco: «Quest’amministrazione, credo, non avesse altro da fare se non quello che ha fatto,perché nella fattispecie il primo grado di giudizio era favorevole al Comune di Rutigliano, per cui se non fossimo andati avanti sono sicuro che sarei stato tacciato in questa sede di irresponsabilità, di poca serietà e di incapacità a gestire la macchina amministrativa e la struttura pubblica, perché nessuno di voi avrebbe probabilmente compreso appieno le ragioni della non costituzione in secondo grado».
Le dichiarazioni di voto confermano gli umori e il provvedimento viene approvato per volontà della sola maggioranza.

Anche il terzo punto iscritto all’ordine del giorno prevede il riconoscimento di un debito fuori bilancio; si tratta questa volta di circa 2.500 euro da liquidare, secondo la sentenza n. 1881 del 2012 emessa dal T.A.R. Puglia, in favore di una cittadina rutiglianese. Riprende la parola il consigliere Gigante, il quale esprime il suo disappunto per una «tediosa vicenda» che nasce nel 2009 a causa di un mancato permesso a costruire e finisce in tribunale con un’amara condanna per l’ente locale: «Questo è il risultato forse non di una disattenzione dell’ufficio, ma di una superficialità con cui le istanze dei cittadini vengono prese in considerazione. L’amministrazione non vuole assumersi il coraggio di decidere sulle istanze che man mano vengono presentate e demanda ai magistrati l’assunzione di tutti i problemi che investono l’amministrazione della cosa pubblica».
Con l’intervento di Giuseppe Valenzano, ancora una volta intenzionato a conoscere le vere cifre del contenzioso, si chiude la discussione su un provvedimento che, come quello precedente, viene approvato con i soli voti della maggioranza.

L’ACCORPAMENTO DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI SUPERIORI
L’unanimità il consiglio comunale la conserva per il quarto punto all’ordine del giorno: maggioranza ed opposizione si muovono in sintonia per supportare la proposta, nell’aria già dallo scorso anno, di fare degli istituti scolastici superiori di Rutigliano un unico grande polo, dotato di personale qualificato e strutture idonee a contenere macchinari e studenti.
La Provincia di Bari, infatti, ha nuovamente fatto pervenire sulle scrivanie della Regione Puglia il Piano di riordino scolastico che prevede l’accorpamento del Liceo Scientifico “I. Alpi” con l’I.T.C.S. “E. Montale”, un progetto che fino a questo momento non ha trovato l’accordo degli istituti coinvolti e che è evidentemente minacciato da interessi personali.
Presenti in aula i rappresentanti degli studenti, dei genitori e degli insegnanti del liceo; assente l’istituto tecnico commerciale che, tuttavia, aveva già precedentemente diffuso la notizia della propria contrarietà alla riorganizzazione in oggetto.

Letto l’ordine del giorno preparato in conferenza dei capigruppo, il Presidente del Consiglio Matteo Colamussi apre il confronto con la cittadinanza ed esprime la volontà comune di garantire alla popolazione scolastica di Rutigliano un polo efficiente sotto tutti i punti di vista, soprattutto alla luce delle gravi carenze strutturali del liceo e dei parametri ministeriali sempre più rigidi richiesti per conservare l’autonomia.

Al dibattito ha contribuito, insieme agli esponenti politici locali, il rappresentante dei genitori degli alunni del liceo Vito Rocco Gagliardi: «Come genitore vorrei si puntasse maggiormente sul fatto di liberare delle risorse enormi che il nostro istituto ha; dal punto di vista didattico abbiamo delle eccellenze, ma possiamo crescere e far sì che questa scuola diventi un punto di riferimento importantissimo per la zona» -e proseguendo- «La struttura è il nostro problema, ci limita fino a farci rischiare in vista di nuove iscrizioni; anche per questo riteniamo che l’idea dell’accorpamento sia senz’altro positiva, perché ci permetterebbe di fare finalmente dei progetti di crescita seri».
Dello stesso parere sono gli studenti, favorevoli all’aggregazione e sicuri che questa migliorerebbe la qualità dell’offerta didattica.

Indispensabile, infine, la voce dei docenti: la prof.ssa Anna Falcetta ha testimoniato la validità in termini qualitativi del Liceo Scientifico “I. Alpi” di Rutigliano e la necessità di fare della scuola una vera «agenzia culturale» capace di guardare al futuro: «Non possiamo più badare esclusivamente al piccolo né essere miopi, perché altrimenti le grandi cose passeranno sulle nostre teste» ha detto, esortando l’istituto “E. Montale” a collaborare perché non venga sprecata questa importante possibilità.

Prima della conclusione e dell’unanime approvazione del documento ufficiale, sono intervenuti il direttore di Rutiglianoonline Gianni Nicastro e il Vice Presidente della Provincia di Bari Nuccio Altieri: il primo ha messo in evidenza il capovolgimento delle posizioni rispetto allo scorso febbraio (quando a rifiutare l’accorpamento fu il liceo scientifico), il secondo ha illustrato –come ha fatto anche nell’intervista pubblicata su questo stesso sito- le ragioni che hanno indotto l’amministrazione provinciale a riproporre il Piano di riordino scolastico in cui gli istituti superiori di Rutigliano sono accorpati al fine di sfruttare appieno gli spazi (alcuni dei quali in procinto di ristrutturazione) e razionalizzare le risorse, lasciando comunque all’I.T.E.S. “S. Pertini” di Turi la possibilità di riguadagnare la propria autonomia.

Così le forze politiche hanno espresso la propria soddisfazione nei confronti di un ordine del giorno che avrebbe meritato la presenza in aula di tutte le parti interessate: solo in questo modo il confronto sarebbe stato realmente illuminante e avrebbe lanciato un segnale decisivo, il segnale di quel cambiamento nel quale molti, ma non tutti, confidano.

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