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PAOLO LEPORE E L'ORCHESTRA SINFONICA DELLA PROVINCIA

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Provincia di Bari - Ufficio Stampa

COMUNICATO STAMPA

Appuntamenti con l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari

Giovedì, 22 novembre 2012– Chiesa di S. Antonio-Monopoli- ore 21.00
Venerdì, 23 novembre 2012 – Teatro Showville - Bari– ore 21.00

Giovedì, 22 novembre 2012, alle ore 21.00, presso la Chiesa di S. Antonio  di Monopoli e venerdì, 23 novembre 2012, alle ore 21.00, presso il Teatro Showville di Bari, l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari, si esibirà in concerto sotto la direzione del maestro Paolo Lepore.
Il programma delle serate prevede l’esecuzione di musiche di:
George Friedrich Händel: “Ouverture dal Messiah”*;
Ottorino Respighi (1879 - 1936): “Antiche danze e arie per liuto, suite n. 3”;

Pëtr Ilič Čajkovskij: “Sinfonia n. 5 in minore op. 64”;

Per il concerto al Teatro Showville il costo del biglietto è di 10.00 euro - ridotto 8.00 euro.
Si allegano note al programma musicale.

Bari, 19 novembre2012


*
George Frideric HAENDEL (1685 – 1759)
Ouverture dal “Messiah” HWV 56
Insieme con la “Water Music”, questo oratorio è probabilmente la pagina universalmente più nota di tutta la produzione del suo autore. La composizione risale al 1741, periodo nel quale Haendel non godeva più di grande popolarità dopo il fiasco di opere quali “Imeneo” e “Deidamia” e su riteneva che, per questo motivo, gli si accingesse ad abbandonare Londra, dove risiedeva. Casualmente, Charles Jennens, scrittore e uomo di chiesa che aveva già collaborato con Haendel nel “Saul”, lo stimolò a comporre un oratorio in inglese e, manco a farlo apposta, di lì a poco il compositore venne invitato a prendere parte alla stagione di oratori di Dublino nientemeno che da Lord William Cavendish, reggente d'Irlanda. Haendel si mise al lavoro sul libretto di Jennens il 22 agosto del 1741, per terminare il tutto il 12 settembre. Caratteristica di questa composizione, che si ispira alla nascita e alla Passione di Cristo, è che l'argomento sacro venga trattato senza fare ricorso a toni drammatici come era invece nelle consuetudini dell'epoca. La prima esecuzione si tenne pertanto a Dublino il 13 aprile del 1742, riscuotendo un successo addirittura trionfale e lo stesso successo fu riscosso anche alla prima londinese, che si tenne invece nel 1743 al Covent Garden. In quest'ultima occasione, Haendel aggiunse della nuova musica, ma successivamente revisionò l'oratorio in un'altra occasione, nel 1745, per una esecuzione al Foundling Hospital.

Ottorino RESPIGHI (1879 - 1936)
Antiche danze e arie per liuto, suite n. 3 (sec. XVI e XVII). Ignoto: Italiana; G. Battista Besardo: Arie di corte; Ignoto: Siciliana; Lodovico Rocnalli: Passacaglia.
Nella sua attività di compositore, Respighi giunse spesso a identificarsi con la musica del passato, realizzando trascrizioni e adattamenti di composizioni del periodo barocco e pre barocco. Le “Antiche arie” sono state ricavate da alcune intavolature per liuto e raccolte in tre distinte suite di quattro brani ciascuna, composte rispettivamente nel 1917, nel 1923 e nel 1931. A differenza delle due precedenti, la Terza suite impiega esclusivamente strumenti ad arco e fu eseguita per la prima volta al Conservatorio di Milano nel 1932. Se l’Italiana e la Siciliana mostrano subito un carattere melodico pacato e sognante, le Arie di corte e la Passacaglia s'impongono invece per una maggiore varietà di atmosfere.

Peter Ilic TCHAIKOWSKY (1840 - 1893)
Sinfonia n. 5 in mi minore op. 64: Andante, Allegro con anima / Andante cantabile con alcuna licenza / Valse, Allegro moderato / Andante maestoso, Allegro vivace.
Con questa Sinfonia, composta nel 1888 ed eseguita per la prima volta nello stesso anno a San Pietroburgo sotto la direzione dell’Autore, Tchaikowsky volle come esprimere in musica la sua completa soggezione al senso del destino. Destino che viene descritto in tutta la sua ineluttabilità da un tema dei clarinetti che apre il primo movimento e che viene successivamente sviluppato per trentasette battute. Questo soggetto ricorre quindi in tutti i movimenti successivi finendo come per unificarli in una sorta di “Sinfonia del destino”. La sezione principale del primo movimento ha quindi tre nuovi soggetti: una tenera melodia affidata a clarinetti e fagotti e due episodi di taglio estremamente melodico e sentimentale, affidati invece ai violini. Una melodia del corno costituisce il fulcro del secondo movimento, nel quale si ascoltano anche un nuovo tema eseguito dall’oboe e un canto popolare russo affidato al clarinetto. Dopo una ripresa dell’iniziale Tema del destino, il movimento si conclude.

A dispetto della tradizione sinfonica, il terzo movimento non è uno Scherzo, ma un Valzer che, nel suo incedere malinconico, ci appare come tipicamente tchaikowskiano. Anche questo movimento si conclude con la ripresa del Tema del Destino, stavolta eseguito da clarinetti e fagotti. L’arrivo dell’ultimo movimento viene sottolineato anche dal passaggio dal modo minore a quello maggiore. La sezione principale si apre con un vivace intervento degli archi, cui segue rapidamente un momento di distensione affidato a una delicata melodia dei legni. Dopo una ripresa del Tema del Destino ad opera degli ottoni, i due soggetti melodici di questo movimento vengono sviluppati energicamente per arrivare a una conclusione dal taglio maestoso.

A cura di Ugo Sbisà




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