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LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DEGLI AGRICOLTORI

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di Rosalba Lasorella


“La tecnologia al servizio dell’agricoltura”: è questo lo slogan che ha animato l’incontro tenutosi lo scorso 6 giugno presso la sede del Consorzio Arcobaleno di Rutigliano. Soci e cittadini hanno, infatti, assistito alla presentazione di un nuovo servizio tecnologico che, sulla base di alcune fondamentali informazioni metereologiche, permette agli agricoltori di effettuare trattamenti mirati e sempre meno dannosamente incidenti sul territorio.

Ad illustrare il sistema –semplice e dai costi irrisori– è intervenuto l’agronomo Vittorio Filì, insieme al Presidente COPAGRI Puglia Tommaso Battista e al Presidente del locale consorzio agricolo Pinuccio Valenzano, i quali hanno sposato il progetto individuandone sensibilmente i vantaggi: esso prevede la realizzazione di una “capannina” alimentata da panello solare e dotata di un pluviometro, un misuratore d’umidità e una sim card sulla quale vengono registrati i dati. Questi, poi, vengono rielaborati da un computer centrale e diffusi attraverso un sms che l’agronomo provvede ad inviare direttamente agli agricoltori.

«Il messaggio descrive se ci sono o meno dei rischi e permette al viticoltore di capire se è opportuno agire con dei trattamenti oppure no», ha riferito il dott. Filì, «ad esempio, un sensore posto tra il fogliame ci dice, a pioggia terminata, per quanto tempo la vegetazione è rimasta bagnata, così l’agricoltore deciderà di conseguenza».

Sul territorio di Rutigliano si è già costituita una piccola rete, formata da quattro “capannine” che coprono la zona vicina a Casamassima e Turi. Le prime tre sono state allestite da imprenditori «lungimiranti», i quali –secondo l’agronomo– «hanno capito che si tratta di un’innovazione tecnologica di grande portata» e muovono, così, i primi passi verso la promozione di un prodotto poco trattato chimicamente; l’ultima nasce dalla collaborazione tra Arcobaleno e COPAGRI ed è posizionata in Contrada Materdomini.

«L’auspicio è  quello di allargare la fascia d’utenza di questo messaggio», ha detto Pinuccio Valenzano, «perché sappiamo che informazione significa razionalizzazione del prodotto chimico e, perché no, anche del portafoglio».

L’intento, infatti, è quello di limitare l’uso indiscriminato di fitofarmaci a favore di un’azione mirata e realmente efficace; così la tecnologia scende in campo per sostenere i diritti del consumatore e garantire la salubrità di una merce che, oggi più di ieri, deve vestirsi di sostenibilità secondo le direttive europee. Rilevante, in questo senso, è il contributo della COPAGRI Puglia, la quale  -come ha riferito il Presidente Tommaso Battista- «ha adottato la politica dell’informazione», accettando di comunicare con i propri soci attraverso uno strumento immediato quale quello dell’sms.
«E’ chiaro che per coprire tutto il territorio serve un numero considerevole di capannine», ha spiegato,  «Noi come COPAGRI ci impegniamo a capire se è possibile ottenere un finanziamento per evitare spese all’agricoltore nell’immediato, ma in prospettiva di riforma PAC, in cui si parla di greening, credo che queste saranno le attività che daranno un vero riconoscimento all’agricoltore».

Non mancano, dunque, i progetti per il futuro: il dott. Filì ha anticipato un sistema di monitoraggio contro la tignola della vite e ha auspicato –nonostante la «mentalità ancora troppo individualista» che caratterizza il territorio– la condivisione delle finalità principali di questo sistema, oltre che la collaborazione tra gli operatori del settore che adesso devono necessariamente preoccuparsi di fornire al mercato estero la garanzia di un prodotto sano e salutare.

La “capannina metereologica” acquisisce e rielabora poche semplici informazioni; come utilizzarle è responsabilità del singolo coltivatore, il quale non può però mai prescindere dall’impatto del suo lavoro sull’ambiente circostante.


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