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PARLA UN CITTADINO NON SERVITO DALLA RACCOLTA DEI RIFIUTI

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di Gianni Nicastro


La perimetrazione del territorio su cui svolgere il servizio di igiene urbana messa a bando di gara l’anno scorso, come è noto, tiene fuori circa 800 persone che corrispondono, approssimativamente, a poco meno di 300 nuclei familiari. Il numero di famiglie sulla base del quale è stato dimensionato il servizio di raccolta dei rifiuti è di 6800, come si evince dal prospetto tecnico della società (la Selleri di Bologna) che nel 2010 ha allestito il progetto e gli atti per la nuova gara d’appalto. IL 4,41 % dei nuclei familiari è, dunque, tagliato fuori dal servizio. Come fanno queste famiglie a smaltire i loro rifiuti? Lo abbiamo chiesto a un signore che abita nella periferia di Rutigliano, su via Mola, dove l’appaltatore non arriva perché tenuto dentro, per contratto, quel perimetro sbagliato.

Sig. Giuseppe come smaltisce i rifiuti una famiglia che è fuori dal servizio di raccolta differenziata porta a porta.
«I disagi sono chiari, legati allo stoccaggio dei rifiuti, soprattutto dell’umido il cui accumulo procura problemi di odori sgradevoli. Anche la plastica è un problema perché è un rifiuto voluminoso».

Lei è iscritto al ruolo dei tributi? Paga la TARSU?
«Certo, pago la tassa sui rifiuti, non sono un evasore».

Da che è cominciato, lei non è mai stato toccato dal nuovo sistema.
«No, in nessun modo. Sin dall’inizio ci siamo rivolti più volte sia all’ufficio dell’appaltatore, sia agli uffici comunali, ma nessuno mai ha preso sul serio a cuore il problema. Nessuno ci ha mai chiesto se volevamo essere forniti di pattumelle; ad oggi non siamo nelle condizioni di fare la raccolta differenziata».

Quando avete sollevato il problema, al comune cosa vi hanno detto circa il motivo per cui siete fuori dalla raccolta differenziata.
«Siamo riusciti a sapere che, appunto, nel contratto stipulato con l’azienda rimanevano fuori delle zone, il servizio non veniva fornito a tutti quelli che pagavano la TARSU ma solo a chi rientrava nel perimetro tracciato al momento della gara. A causa di quel perimetro al momento non riuscivano a dare una risposta certa, una possibile soluzione immediata. Ci hanno sempre rimandato e ancora oggi il problema non è risolto».

La zona nella quale lei abita prima era servita della raccolta dei rifiuti?
«C’era un cassonetto dell’indifferenziato presso il quale conferivamo l’immondizia, il differenziato, invece, lo portavamo alla campana più vicina».

Ora, invece, qual è il disagio che lei vive per la mancanza del servizio.
«IL disagio è grande perché io devo portare i rifiuti all’isola ecologica della ditta Gassi dove li accettano. L’isola dista da casa mia, a parte l’attraversamento del paese, alcuni chilometri; questo per me è un costo per lo spostamento e un problema per lo stoccaggio perché, chiaramente, io non posso andare ogni volta che riempio una busta. Devo accumulare un po’ di rifiuti prima di portarli via, quindi il problema è anche lo stoccaggio».

Da quello che mi pare di capire, lei la raccolta differenziata la fa lo stesso nonostante il comune non l’abbia messa nelle condizioni di poterla praticare così come fanno tutti gli altri cittadini e porta poi tutto, in modo separato, all’isola ecologica.
«Certamente, la raccolta differenziata è una questione di principio, l’ho sempre fatta perché io ritengo che il rifiuto non sia un “rifiuto”, ma sia un materiale che può essere riutilizzato; con tutti i disagi dell’attuale situazione, ho comunque continuato a differenziare».

Lei è, quindi, sostanzialmente d’accordo col nuovo sistema, solo vuole essere incluso nel servizio.
«Certo, la differenziata porta a porta la ritengo una positiva “rivoluzione”, ha affrontato in modo radicale il problema dei rifiuti. E’ una cosa molto positiva».

Qual è, infine, l’appello che lei fa agli amministratori del comune di Rutigliano.
«L’appello… che anch’io possa rientrare nel novero dei fortunati che hanno la possibilità di avere fin sotto casa il ritiro dei rifiuti differenziati».

Un appello chiaro ed essenziale quello del sig. Giuseppe, appello che abbiamo girato al sindaco Roberto Romagno da noi intervistato proprio su questo problema. L’intervista al primo cittadino di Rutigliano sarà pubblicata a breve.

Scarica qui la planimetria della perimetrazione "galeotta".

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