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5 GIORNI, NEANCHE UN COMPATTATORE IN DISCARICA

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Conferiti alla Tersan 500 quintali di organico sottratti alla discarica
In 15 giorni abbiamo portato 167 tonnellate in meno di rifiuti in discarica risparmiando 20.000 €
Da venerdì scorso nessun compattatore si è recato in discarica Prima se ne recavano 2,5 al giorno

L’ultimo compattatore ha scaricato in discarica venerdì scorso, da allora la ditta Gassi-Esposito non ha portato immondizia agli impianti della Progetto Ambiente a Conversano. Un risultato straordinario, di cui i cittadini di Rutigliano devono andare fieri. Fino a prima che partisse la raccolta differenziata porta a porta andavano in discarica tutti i giorni mediamente 2,5 compattatori.

«Sono già cinque giorni, con oggi, che non andiamo in discarica in contrada Martucci a Conversano, perché non riusciamo a raggiungere il quantitativo, a riempire il mezzo», ci ha detto mercoledì scorso Carmine Esposito. E’ un fatto straordinario, che conferma le previsioni circa i risultati del porta a porta esteso a tutta la città. I rifiuti sono per la gran parte intercettati e differenziati in casa, non arrivano in discarica. Stiamo inquinando meno e risparmiando un sacco di soldi. E’ probabile che domani riescano a portare un compattatore in discarica dopo sette giorni dall’ultimo viaggio. Incredibile.
Siamo in grado di darvi i primi numeri della svolta che la ditta ci ha fornito, calcolati sui primi 15 giorni di novembre in rapporto allo steso periodo del 2010.

1/15 novembre 2010 (in tonnellate):
carta e cartone 14,87
organico 0
plastica 0 (le campane della differenziata le gestiva la Serveco)
indifferenziato 356,4.

1/15 novembre 2011 (in tonnellate):
carta e cartone 30,52
organico 44,12
plastica 6,18
indifferenziato 186,58.

Nei primi 15 giorni di porta a porta abbiamo, quindi, portato in discarica il 47,64 % in meno di rifiuti. In termini economici, considerando l’attuale tariffa di 120 €/t, abbiamo risparmiato 20.374 € di smaltimento. Abbiamo però sopportato il costo del conferimento dell’organico all’impianto di compostaggio che è di 77 €/t, quindi un costo alla Tersan di 3.397 €. Il risparmio netto complessivo, dunque, in soli 15 giorni, è stato di 16.977 €.

I primi, parziali, dati sono quindi confortanti, indicano che abbiamo inbroccato la strada giusta. Mercoledì scorso con l’appaltatore abbiamo fatto il punto sulla situazione a 16 giorni complessivi dall’avvio della raccolta differenziata domiciliare e a 8 giorni dalla sua estensione a tutto il centro urbano. «Abbiamo già portato quattro viaggi alla Tersan Puglia per un totale di 500 quintali di organico tutto perfettamente pulito così come previsto, addirittura al di sotto dell’1% di impurità», precisa subito il sig. Esposito. E’ «pulito al massimo, senza bottiglie, i cittadini hanno risposto bene, anche gli esercenti dei vari mercati sia quello settimanale che quello del giovedì e del sabato in pineta. Hanno curato lo smaltimento dei propri rifiuti all’interno dei cassoni che noi gli abbiamo messo a disposizione così come gli abbiamo spigato, senza neanche una bottiglia di vetro, niente, tutto ok».

I materiali della raccolta differenziata li state conferendo alla filiera del CONAI?
«Sì, al Corepla la plastica, alla piattaforma Comieco la carta».

Anche queste frazioni sono risultate conformi circa l’impurità?
«Siamo in attesa delle analisi perché lì diciamo che ci vuole più tempo per analizzare i materiali. Comunque, siamo tranquillamente al di sotto della percentuali minima di impurità prevista che è del 5%. Più pulito è il materiale, più alta è la fascia di conferimento dell’azienda che conferisce».

E più alto è il contributo che si ha dal CONAI.
«Più alto è il contributo, esatto».

Veniamo ad alcune questioni di cui si parla e ci si lamenta. Ci riferiscono che il mastello giallo della plastica alcuni cittadini lo hanno ritrovato pieno la mattina seguente all’esposizione. E’ possibile?
«E’ potuto succedere, qualcuno sicuramente. Ma nella maggior parte dei casi è perché qualcuno ha visto che siamo passati anche dopo le sei, sei e mezzo del mattino e ci ha rincorso per svuotare il mastello. Sinceramente, se facciamo questa operazione non ne veniamo più a capo».

Chi ha ritrovato il mastello ancora pieno è perché lo ha esposto tardi?
«A qualcuno può essere successo questo, ma può succedere anche che noi non vediamo la pattumella perché sta nell’ombra o dietro una macchina e ci sfugge. Questo e successo non solo con la plastica ma anche col residuo indifferenziato. Però nella maggior parte dei casi ci siamo accorti che alcune persone hanno esposto il mastello dopo»

Quindi può succedere perché mettono fuori la pattumella oltre la mezzanotte.
«Sì, perché ormai ci siamo messi a regime, a mezzanotte siamo al lavoro, alle cinque, le sei, del mattino abbiamo già finito e tutti gli operatori rientrano alla base. Dopodiché comincia lo spazzamento delle strade».

Sappiamo che state già segnalando con i bollini le infrazioni, è così.
«Sì, lasciamo dei bollini colorati con su scritto: primo, secondo e ultimo richiamo».

Ci risulta che voi richiamate coi bollini senza spiegare all’utente dov’è che ha sbagliato.
«No, vicino al mastello non lasciamo nessun comunicato. Noi segnaliamo la scorrettezza ai nostri uffici i quali la mattina dopo, o un altro giorno, provvedono a chiamare le persone interessate alle quali si spiega l’errore che hanno commesso e come correggerlo».

Quali sono gli errori che i cittadini commettono più spesso nella differenziazione e che avete segnalato.
«Gli errori più frequenti allo stato attuale sono l’utilizzo di buste non compostabili anche per la frazione umida, l’organico; e questo è un problema perché l’impianto presso cui conferiamo non vuole questo tipo di buste, ma solo quelle compostabili. Poi, nella maggior parte dei casi mettono fuori il mastello sbagliato, o all’interno si trova materiale non conforme, tipo nella plastica c’è anche la carta o viceversa, oppure nell’indifferenziato magari si trova anche qualche bottiglia di vetro che, invece, va conferita alla campana».

Sono, quindi, errori un po’ di distrazione o, magari, perché ancora non si è imparato bene a distinguere i materiali da differenziare.
«Esatto, secondo noi il motivo è soltanto questo».

Sono già state comminate delle multe?
«Assolutamente no. Devono passare due, tre mesi; è necessario che tutti prima imparino bene a differenziare. Dopo questo periodo di rodaggio chi sbaglierà ancora non lo farà perché non sa, ma perché poi comincia a sorgere -secondo il mio parere- un po’ di menefreghismo o di eccessiva disattenzione».

Quando il sistema andrà a regime e si presumerà che tutti siano stati correttamente istruiti chi, alla fine, di fronte ad una infrazione ripetuta, commina la multa, il comando di polizia municipale?
«Esatto, la Polizia Municipale. Noi non siamo abilitati a farlo».

Il problema delle buste di immondizia per strada. Se ne vedono sparse qua e là nel centro storico, su alcune strade spesso a ridosso dei cestini portacarte, esempio quello della pineta in via Madonna delle Grazie. Stamattina ne ho vista una ai piedi della campana del vetro su via Dante. A chi spetta rimuovere queste buste.
«La gente utilizza queste piccole postazione pur di non fare la raccolta differenziata, di non aiutarci ecco».

Eppure hanno a disposizione i quattro mastelli, ma non li utilizzano.
«E’ solo una questione di volontà».

A chi spetta rimuoverle.
«Quelle buste, Gianni, le stiamo rimuovendo noi, ovviamente le portiamo al nostro centro di raccolta. Ti dico che oggi sono state chiame al comando dei Vigili Urbani già tre persone responsabili di questi abbandoni su quindici buste raccolte. Credo che non gli succederà nulla perché siamo agli inizi».

Intanto sono state segnalate.
«Certo, sono state segnalate».

Di questo fenomeno, delle buste buttate per strada, ci dobbiamo preoccupare o è un fenomeno circoscritto, irrisorio.
«No no, la cosa è irrisoria. E’ cominciata subito dopo l’avvio della raccolta differenziata. Prima capitava ogni tanto una busta per strada, era una cosa sporadica. Ora c’è più di qualcuno che lo fa, però è circoscritto, la mattina ci facciamo un giro per le strade di accesso all’abitato, più il centro storico, dove oggi cerano cinque buste tra via Folinara e la Chiesa Madre buttate tutte da una stesa persona che è stata vista da chi abita lì. E’ probabile che entro domani sia chiamata».

Alla fine questi incivili si fanno beccare, insomma
.
«Infatti».

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