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I “RICORDI” DI SEBASTIANO PESCE, PRESENTATO IL LIBRO

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Una serata emozionante quella che in tanti hanno vissuto lo scorso 12 settembre nel caratteristico chiostro di Palazzo San Domenico. Il ricordo di Sebastiano Pesce, primo sindaco di Rutigliano eletto dopo la proclamazione della Repubblica Italiana, ha, infatti, suscitato in tutti i presenti una profonda e sincera commozione.
L’occasione per rivisitare il nostro passato più recente è stata cercata, voluta ed offerta da Marilù Pesce, nipote dello stimato politico, che ha curato il volume “I miei ricordi. Appunti storico-politici”, raccogliendo, così, l’eredità di suo nonno e consegnando alla cittadinanza la testimonianza di un uomo particolarmente devoto alla sua terra.

La cerimonia di presentazione, organizzata grazie alla collaborazione di “Occhi Verdi”, Banca del Tempo e Assessorato alla Cultura e al Turismo, si è aperta con i saluti di Enzo Rubino, presidente dell’associazione di promozione sociale “Occhi Verdi”, il quale, dopo aver illustrato progetti ed iniziative, ha lasciato la parola all’autrice del libro.

«I miei ricordi -ha detto Marilù- nasce come un faldone, una cartellina di testimonianze, all’interno della quale mio nonno, dal 1999 a pochi anni prima di morire, aveva selezionato una serie di testimonianze, documenti, atti del consiglio comunale. Le aveva selezionate donandomele (e questo è stato il più grande tra i suoi regali) con l’unico obiettivo e l’unica condizione di pubblicarle solo dopo la sua morte. Questo a riprova dell’umiltà e della riservatezza che erano caratteristiche della sua personalità. Dopo la sua morte ho aperto il faldone e ho intrapreso questo bellissimo viaggio tra tutte le sue vicissitudini, tutti i suoi aneddoti politici e storici».

Il volume ripercorre la vita di un giovane sindaco alle prese con la ricostruzione della Rutigliano post-bellica, animato dal desiderio di servire il proprio paese, senza smanie di potere, solo con l’intento di rendere migliore (e più vivibile) la propria terra.

Numerosi sono gli interventi di Sebastiano Pesce che, a distanza di diversi decenni, ancora si ricordano (li ha brevemente segnalati lo storico Gianni Capotorto), come numerosi sono gli episodi tornati alla mente di coloro i quali lo hanno conosciuto, ammirato, sostenuto, fino agli ultimi giorni della sua vita.

Come ha sottolineato il Vicesindaco di Rutigliano Pasquale Redavid, gli scritti raccolti da Marilù Pesce rappresentano un tesoro davvero prezioso e contengono insegnamenti ancora validi per chi si occupa di politica o, in generale, intende contribuire al bene pubblico. Ed al bene pubblico Sebastiano Pesce ha sempre pensato, senza mai tradire la sua fede, il suo ruolo, la sua discrezione.
Lo ha ricordato -molto affettuosamente- Renato Favale, ex segretario generale del “Monte dei Poveri”, che con lui ha collaborato per più di otto anni, rinnovando la richiesta, già avanzata al Sindaco nei mesi scorsi, di intitolare all’illustre concittadino il presidio ospedaliero di cui egli stesso è stato promotore.

Sebastiano Pesce è stato e continua ad essere un punto di riferimento per la comunità rutiglianese sotto molteplici punti di vista (lo ha dimostrato anche la commossa testimonianza dell’Ass. Angela Redavid).
Oggi possiamo godere di un sogno che diventa realtà, grazie all’intenso lavoro di Marilù, diletta nipote che di suo nonno e con suo nonno non ha mai smesso di parlare.


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