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LETTERA APERTA ALLE FORZE DI CENTROSINISTRA DI RUTIGLIANO

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Care forze politiche/consiglieri comunali di centrosinistra di Rutigliano, da un paio di mesi in qua si è aperta una vertenza che vede per protagonisti la Regione Puglia e la nostra comunità (in realtà anche altri Comuni). Mi riferisco alla questione sversamento fogna depurata in lama San Giorgio.

E' una vertenza che coinvolge sicuramente ambiti politici ma che si sta sviluppando (in tal senso) quasi "sottotraccia" e, comunque, in un modo surreale. E' una vertenza che vede come unici protagonisti a livello locale, il Sindaco di Rutigliano ed il Comitato Cittadino sorto per l'occasione. Entrambe i soggetti hanno il merito di stare affrontando la questione, a mio modo di vedere, con serietà e con la costanza che una situazione di emergenza richiede. Le forze politiche, di destra e di sinistra, sono completamente assenti.

Non vorrei che nelle sedi dei partiti di destra si augurino che le cose finiscano male per rinfacciare ad una amministrazione regionale di sinistra, di aver preso decisioni nefaste per i rutiglianesi, e nelle sedi dei partiti di sinistra ci si auguri la medesima cosa per rinfacciare alle ultime amministrazioni comunali di aver dormito su una questione che, ora è arrivata alla conclusione ma che va sviluppandosi già da qualche anno.

Quello che fanno i partiti di destra a me poco interessa, anzi mi interessa nella misura in cui io posso contestare loro tutto quello su cui non sono d’accordo ma, da uomo di sinistra, mi interessa quello che fanno (o non fanno) i partiti di sinistra. Ed è per questo che vi dico che l'atteggiamento "distratto" dei partiti del centrosinistra rutiglianese su questa questione, è irresponsabile.

E' irresponsabile l'assenza di tutti i consiglieri comunali (di maggioranza e di minoranza) e delle forze politiche nella ultima assemblea cittadina, svoltasi in sala consiliare il 30 giugno.
Se i partiti di sinistra fossero stati presenti si sarebbero resi conto che probabilmente stanno facendo  conti sbagliati se pensano di scrollarsi responsabilità dando semplicemente le colpe alle amministrazioni comunali degli ultimi anni. Si sarebbero resi conto che, con tale atteggiamento, si stanno accovacciando su una polveriera destinata ad esplodere a breve e che vedrà come unico soggetto politico superstite (con onore!), l'attuale Sindaco di Rutigliano.

Mi chiedo: come si fa ad essere referenti locali di partiti al governo regionale e disertare in questo modo un dibattito così importante che si sta sviluppando su una decisione presa proprio a livello regionale e che coinvolge così da vicino i rutiglianesi?
Ma, forse, è proprio sul concetto di "importante" che più d'uno rischia prendere una cantonata.

E' vero, a parte che su Rutiglianooline, non sembra che nel paese ci sia grande fermento e le assemblee cittadine fin'ora svolte hanno visto la partecipazione di poche decine di cittadini. Ma gli effetti della questione, a mio modo di vedere, non sono deflagrati del tutto e ad essere travolti rischiano certamente di più le forze di centrosinistra.

Non voglio, in questa sede, analizzare gli effetti dello sversamento in lama della fogna depurata. Non dico neanche se io sono d’accordo o no (temo che non interessi a nessuno). Dico però che per le forze di centrosinistra questi giorni rappresentano "l'ultima chiamata" che li porti ad essere protagonisti di una vicenda importante.
Certo c'è da superare l'imbarazzo di entrare in gioco nei tempi supplementari, quando altri hanno già notevolmente sudato e, magari, alzare la coppa poco meritatamente.

A mio modo di vedere c'è un modo elegante per farlo: riconoscere al Sindaco l'impegno straordinario che ha avuto in questi ultimi atti della vicenda  (dimenticando le eventuali distrazioni pregresse), assicurandogli un sostegno politico che non riesce ad avere neanche dai partiti della sua maggioranza (naturalmente limitatamente a questa questione) dimostrando una maturità ed un senso istituzionale a cui si sa fare ricorso in momenti straordinari e (ri)attivare, sulla questione, i contatti con i referenti regionali.
Parafrasando un detto che ci sta diventando caro: SE NON ORA, QUANDO?


Franco Larizza

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