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INTERROGATI PER SEI ORE DALLA GUARDIA DI FINANZA

Martedì scorso la Guardia di Finanza ha fatto capolino sul comune di Rutigliano. Andava alla ricerca di documenti contabili e rendicontazioni del comitato Festa dell’Uva e ha portato via alcuni documenti. Il giorno dopo, mercoledì 25 maggio, il sindaco Roberto Romagno e il presidente del comitato Festa dell’Uva Franco Lozupone sono stati ascoltati per sei ore nella caserma della Finanza di Mola di Bari. Cosa sta succedendo ce lo dice direttamente il sindaco.

«C’è stata una denuncia da parte di alcuni consiglieri comunali di minoranza su accertamenti che vorrebbero si facessero su come si è andati a Berlino nel 2010, con quali risorse, se fossero state utilizzate risorse comunali» ci dice subito Roberto Romagno.
«L’altra questione -aggiunge- è su un cambio di assegno che ritenevano non avere la tracciabilità. Insomma, si tratta di due o tre rilievi sui quali hanno ritenuto ci fossero atteggiamenti non molto chiari da parte di chi ha gestito e ha la responsabilità amministrativa».

Per quanto riguarda l’interrogatorio «c’è stata solo una raccolta di informazione sulla Sagra dell’Uva del 2009, su Berlino 2010 e qualcosa su Berlino 2011» ci dice ancora il sindaco e aggiunge: «Siamo stati ascoltati come persone interessate che, secondo la denuncia fatta, potrebbero avere delle responsabilità in merito».

Secondo il sindaco, dunque, tutto è partito da una denuncia fatta da quattro consiglieri di minoranza. Dal canto suo, la minoranza, ha sempre sostenuto di essersi scontrata con un muro di gomma ogni qual volta ha chiesto all’amministrazione comunale informazioni su bilanci e rendicontazione delle spese sostenute sia dal comune che dal comitato circa le iniziative legate alla partecipazione del comune di Rutigliano alla Fruit Logistica di Berlino e alla Sagra dell’Uva.

Sembrerebbe che, su quelle questioni, i consiglieri di minoranza abbiano incontrato ostacoli e difficoltà nel reperire documenti e informazioni, da qui la necessità di muovere un esposto alla Procura della Repubblica.

Su Berlino 2010 c’è stata in effetti poca chiarezza. Il comune va nella capitale tedesca con il concorso “Grappolo d’Argento” e un solo sponsor ufficiale, la ditta “Giuliano Puglia Fruit” che avrebbe pagato 22.000 euro per lo sponsor. Lo stand lo ha messo l’ICE,  il vicesindaco Pasquale Redavid, a più riprese, anche in consiglio comunale, l’anno scorso ha detto che la delegazione del comune è andata lì a sue spese.

Non si è capito perché non è stato mai presentato un rendiconto delle spese sostenute dal comitato “Festa dell’Uva”, come i soldi dello sponsor ed, eventualmente, altri soldi siano stati spesi. Ora sarà la Guardia di Finanza a chiarire tutte queste vicende.

Non sappiamo cosa alla fine ne verrà fuori. Noi speriamo, ovviamente, che si sia trattato di semplice dilettantismo, approssimazione, buona fede nella gestione di un comitato che maneggia ogni anno decine di migliaia di euro, soldi pubblici e privati derivanti dalla “colletta” presso le imprese ortofrutticole, commerciali e agricole.

Una cosa però è certa: quando si gestiscono soldi per conto del pubblico, la trasparenza nella rendicontazione delle entrate e delle spese, la loro pubblicità, sono comportamenti fondamentali, dovuti.