Mar30042024

Last update09:11:33 AM

banner conad 2016    banner arborea corretto  

banner madel 2022

                            banner store H24 2023  

 

Back Sei qui: Home Notizie Attualità TEST DI PERMEABILITA’ SULL’AREA DEL DEPURATORE

TEST DI PERMEABILITA’ SULL’AREA DEL DEPURATORE

Condividi































Ieri mattina il geologo Pasquale Pirulli, incaricato dal comune di Rutigliano, ha cominciato a saggiare l’area vuota del depuratore di Casamassima per verificarne il grado di permeabilità. I test sono andati avanti per tutta la giornata di oggi, la verifica è durata, dunque, due giorni.

I dati non li conosciamo ancora, il geologo li sta elaborando. Sappiamo che martedì o, al massimo, mercoledì prossimo, la Provincia riunirà il tavolo tecnico intorno al quale siedono i comuni interessati, direttamente e indirettamente, allo scarico dei reflui depurati, l’AQP e i tecnici della stessa Provincia.

In questa sede il comune di Rutigliano porterà i risultati di quei test, che sono fondamentali rispetto alla proposta di realizzare le trincee drenanti proprio sul suolo di pertinenza di quel depuratore.

Ieri siamo stati sul posto, abbiamo assistito alle operazioni di verifica. Sono state fatte sette buche profonde circa un metro, larghe altrettanto e riempite d’acqua. Nei primi riempimenti l’acqua è stata assorbita velocemente, quando poi il livello del liquido si è stabilizzato -a causa della saturazione del terreno- è stato calato un metro, dopodiché è cominciata la verifica cronometrando l’abbassamento del livello.

Quello che ci è parso di capire è che i parametri di permeabilità ci sono, si tratta solo di stabilire se -in relazione a quei parametri- siano sufficienti i 10.000 metri quadri già a disposizione o si avrà bisogno di qualche migliaio di metri quadri in più.
Il test che il comune di Rutigliano ha fatto fare, a sue spese per velocizzare i tempi, è importante ai fini della proposta alternativa allo scarico dei reflui nel vallone Guidotti che le trincee drenanti potrebbero rappresentare. La verifica è stata fatta in contraddittorio con l’AQP; insieme al geologo Pirulli, infatti, c’era anche l’ing. Piervito Lagioia, responsabile del procedimento relativo alla costruzione del depuratore.

La Provincia di Bari e il comune di Rutigliano, dunque, si presenteranno alla conferenza di servizi il 3 giugno prossimo con due proposte progettuali: quella a lungo termine, rappresentata dal collettore intercomunale, grande opera pubblica lunga 59 km, che convogli i reflui di cinque comuni nell’Adriatico, e quella a breve termine rappresentata dalle trincee drenanti.

A questo punto spetta alla regione Puglia, all’assessore ai Lavori Pubblici Fabiano Amati, premiare lo sforzo di progettualità di due enti pubblici i quali sono stati -un mese fa- chiamati dallo stesso assessore regionale a responsabilizzarsi nella elaborazione di proposte alternative allo scarico in lama.

Ora, un rifiuto a una delle due soluzioni, o a tutte e due, sarebbe un affronto non solo agli enti che su quelle soluzioni hanno lavorato per un mese, ma all’intero territorio provinciale e a quello del comune di Rutigliano in modo particolare.

Non ci sarebbero scuse. I soldi? Non sono mai stati un problema, ci sono, tutti lo sanno ed è stato fatto capire finanche nella conferenza di servizi del 2 maggio scorso. I tempi? Ci sono anche quelli. Le trincee drenati, data l’emergenza scarico reflui di Casamassima, volendo potrebbero essere attrezzate nel giro di qualche mese, iter amministrativo compreso.

Tra l’altro, allo stato, la regione deve fare i conti con un probabile -se non sicuro- rifiuto della Provincia a rilasciare l’autorizzazione provvisoria allo scarico nel vallone Guidotti chiesta qualche settimana fa dall’AQP; deve fare i conti con la sospensione dei lavori intimata all’AQP qualche settimana fa dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Bari che deve rilasciare un “parere vincolante” alla realizzazione dell’opera che sta portando il tubo nel vallone Guidotti.

Tra poco potrebbe arrivare anche la sospensione dei lavori da parte di un’altra Soprintendenza, quella Archeologica della Puglia che, allo stesso modo dell’altra, non è stata avvisata e coinvolta nell’iter amministrativo di approvazione del progetto AQP della condotta.

Insomma, tutto fa presumere che quel cantiere starà fermo alcuni mesi. La regione approfitti di questo tempo, faccia la cosa più di buon senso, più intelligente e di buona pratica amministrativa: accetti le proposte che il 3 giugno le faranno Provincia di Bari e comune di Rutigliano.




Aggiungi commento

Codice di sicurezza
Aggiorna