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VIA CRUCIS. LE RIFLESSIONI E I RINGRAZIAMENTI DEL REGISTA

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Quando Gianni Nicastro mi ha chiesto di scrivere un articolo sulla “via crucis vivente”, quale collaboratore della testata mi sono messo subito al lavoro, ma mentre scrivevo sentivo che mancava qualcosa, non sentivo mio il pezzo, in fondo dovevo di più a questo evento che un impersonale articolo di giornale.
Così ho tolto i panni del collaboratore, ho indossato di nuovo quelli del regista e ho deciso di scrivere questa breve lettera aperta a commenti, critiche e suggerimenti, cercando di esprimere quelle che sono state le emozioni provate in questa esperienza.


Contattato da Antonio Giordano -presidente dell’associazione Via Crucis Vivente– per la regia dell’evento, in un primo momento sono stato titubante nell’accettare l’incarico per alcune delusioni, che non sto qui a spiegare, avute dalla città di Rutigliano.
Oggi sono contento di aver accettato non perché quelle delusioni sono scomparse, ma perché ho visto che dietro ad alcune realtà che possono non piacere, Rutigliano nasconde un mondo di persone che letteralmente combatte e suda, senza riceve alcuna gloria personale, per far si che qualcosa di buono venga fuori nonostante gli ostacoli, i grandi ostacoli che purtroppo ho potuto vedere alzarsi durante l’organizzazione.


Le migliaia di persone che il 17 aprile hanno assistito alla manifestazione e i commenti positivi sono stati la ricompensa per quelle persone che per quattro mesi e più hanno lavorato, hanno costruito le scenografie -uno spettacolo per gli occhi è stato il nuovo pretorio costruito in piazza- hanno “perso” giornate intere, ore di sonno, hanno lasciato le famiglie, hanno dormito nelle macchine, hanno pianto confondendo le lacrime con una pioggia che sembrava non finire e che rischiava di mandare all’aria tutto.

Fortuna com’è andata! Fortuna solo per la pioggia però, perché per il resto c’è voluta forza per non abbandonare tutto quando i problemi li creava anche chi si trovava a percorrere con noi questa strada. C’è stato un tempo in cui il valore di un uomo si misurava dal valore della sua parola, se oggi dovessi parlare di questo valore, di un po’ di gente non darei un buon giudizio ma, dove alcuni -purtroppo anche giovani- facevano del loro meglio per dimostrare che in un piccolo paese come il nostro non c’è spazio per qualcosa di nuovo, altri si rimboccavano le maniche e hanno fatto si che questa manifestazione abbia avuto luogo.

Io ringrazio tutti, anche chi quel giorno si è presentato per la prima volta pretendendo di indossare un costume, in barba a chi si è sempre presentato alle prove ma, il grazie che viene dal cuore è per chi nonostante il freddo, anche la notte lavorava con un piccone in mano e “esaudiva” qualsiasi mia richiesta anche se questo voleva dire smontare un lavoro già fatto, un grazie di cuore all’associazione “Via Crucis Vivente” e a tutti gli attori che hanno dato del loro meglio, attori che di mestiere ogni giorno della loro vita fanno tutt’altro ma che quel giorno, si son trasformati in maniera più che accettabile nei personaggi che li sono stati affidati.

È stata una bella esperienza conclusa con una manifestazione ben riuscita e a sostegno di questo c’è stato il pianto commosso di alcuni attori in scena, il fiato sospeso del pubblico durante l’impiccagione di giuda, l’apprezzare da parte di che ha assistito, il percorso della croce nel nostro suggestivo centro storico tanto che molti, tra cui tanti rutiglianesi stessi, hanno pensato che questo fosse il primo anno di questo percorso.

Da parte mia forse potevo fare di più o forse è tutto quello che ho potuto fare, impossibile saperlo ma so che ho lavorato per dare qualcosa a questo paese, spero ne sia venuto fuori qualcosa di positivo. Intanto i pensieri volano e sto proponendo eventi per far si che si possa preparare la strada a un grande cambiamento che vorrei vedere realizzato per quanto riguarda questa manifestazione e spero che, già dal prossimo anno Rutigliano e i suoi abitanti collaborino in maniera più attiva a quello che è uno tra i più grandi spettacoli che il nostro paese accoglie mostrando, oltretutto, lo spettacolo “naturale” che è la nostra cittadina.


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Le foto sono state gentilmente concesse
dall'Associazione Via Crucis Vivente di Rutigliano


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