Vito Giampaolo alla Maratona di New York, un sogno che si avvera
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- Pubblicato Martedì, 29 Ottobre 2019 10:58
- Scritto da Vito Giampaolo
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«La mia preparazione verso la maratona più famosa al mondo: TCS New York City Marathon»
Un sogno che sta per avverarsi
Manca poco meno di una settimana alla mia prima maratona, “La Maratona di New York”, la maratona che fin dal giorno in cui mi sono sorprendentemente appassionato alla corsa, speravo, un giorno, di poter correre.
Manca poco al coronamento di questo mio sogno, di correre nella Grande Mela insieme ad altre 55mila persone, in quella che è la maratona più partecipata, più famosa e più ambita da tutti.
Per chi infatti, come me, ha la passione della corsa e soprattutto delle lunghe distanze, la Maratona di New York è il massimo che si possa desiderare, è l’obiettivo della vita, l’esperienza che tutti sognano e che sicuramente ricorderemo per sempre.
Io non vedo l’ora di catapultarmi in questa esperienza, non aspetto altro che arrivi il 3 Novembre ed essere lì, alla partenza di questa avventura che so sarà difficile, forse più di quello che immagino, ma so che mi regalerà tanto.
Solo impegno e costanza ti portano così lontano.
Per correre la NYC Marathon bisogna prepararsi 1 anno prima, perché le richieste, ovviamente, sono tantissime e le iscrizioni devono essere fatte il prima possibile. Io, infatti, appena si è conclusa l’edizione 2018, ho iniziato a ricercare informazioni, consigli, pareri di gente che vi aveva già partecipato e così, in un paio di mesi, ho organizzato tutto: volo, alloggio e iscrizione alla gara grazie alla ASD Run Life con la quale poi mi sono anche tesserato per l’anno corrente. Ma oltre a questa fase puramente organizzativa, ovviamente, c’è la parte della preparazione fisica, dato che 42 km non si corrono così facilmente, ma al contrario, c’è bisogno di una precisa e impegnativa preparazione, specie per chi come me ha già corso tantissime gare, ma mai la Gara Regina.
So che la Maratona di New York è tutt’altro che facile, a partire dal percorso pieno di salite e tratti impegnativi, ma anche dal punto di vista organizzativo, dato che la mattina della gara c’è da alzarsi molto presto, aspettare parecchie ore fermi, al freddo, prima dello start.
Ma tutto ciò non mi spaventa, sono determinato e deciso nell’affrontarlo, prendendola sicuramente con rispetto, ma con uno spirito meno agonistico, ossia senza puntare a crono e Personal Best o a fare un tempo che mi soddisfi appieno; anche perché per noi che facciamo parte di quella categoria cosiddetta di “AMATORI”, la corsa è uno stile di vita, nonché metafora stessa della Vita, che ci dà una marcia in piu’ in tutto quello che la quotidianità ci riserva.
Determinazione, la mia migliore amica.
Fortunatamente però, nonostante qualche fastidio fisico, riesco comunque ad allenarmi e correre, anche se non bene e veloce come vorrei.
D’altronde tutta la preparazione di una maratona è una lotta tra il fisico, che più di una volta si ribella, e la testa che vuole arrivare fino in fondo. E alla fine devi trovare un equilibrio, una sorta di compromesso e trovo fantastico tutto il periodo della "ricerca". Anche se soffro di più e faccio molta più fatica; ma la mia testardaggine e la mia determinazione non mi permettono di mollare, e di rinunciare a questo sogno.
In ogni caso sto cercando di portare a termine la preparazione nel miglior modo possibile: una preparazione di 3 mesi, fatta di quantità e qualità, di lunghi di 28, 30, 35km, di cambi di ritmo, fartlek e gare agonistiche, solo per dirne alcune, allenamenti che molto spesso mi capita di fare da solo, perché nella mia città sono poche le persone che preparano le maratone o con le quali, comunque, riesca a trovarmi con i vari ritmi di allenamento e soprattutto di vita quotidiana.
Molti, infatti, non riescono a capire come faccia ad allenarmi da solo, senza un coach, senza dei compagni; ma è proprio la mia passione, la mia voglia di correre e migliorarmi sempre, di mettermi alla prova, di vincere contro le difficoltà e contro me stesso, che mi hanno portato, fino ad ora, ad ottenere buoni risultati e spero di poter fare lo stesso anche a New York e di ritornare da lì con una bella storia da raccontarvi, perché se una corsa ti cambia la giornata, correre una maratona, ti cambia la Vita.
Ringraziamenti
In tutto questo meraviglioso percorso, sento il dovere di ringraziare la mia Famiglia in primis, che mi ha supportato e tante volte a dire il vero, “sopportato”, nonché i tantissimi sostenitori, che hanno sostenuto, sostengono e sosterranno la mia meravigliosa e fantastica passione per la corsa facendomi sentire il loro affetto e calore anche e soprattutto nei momenti di stanchezza e difficoltà.
Tra questi alla Maratona di New York con:
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M° Prof. Vito Giampaolo