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Timori di declassamento al laboratorio analisi

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di Gianni Nicastro

Lunedì scorso gli operatori sanitari del laboratorio analisi di Rutigliano si sono recati al lavoro e hanno trovato un ordine di servizio che avvisava dell’assenza del medico di laboratorio e che, da quella mattina, le analisi dovevano essere svolte a Carbonara, presso il Di Venere. Insomma, hanno trovato il laboratorio non funzionante.
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Per due giorni, dunque, lunedì e martedì, a Rutigliano si sono fatti solo i prelievi e le provette sono migrate a Carbonara. Il prelievo veniva “accettato” sia a Rutigliano, sia a Carbonara perché diverso è, nei due centri, il software di registrazione-accettazione. Il problema che una situazione del genere crea non è solo di tipo informatico, per carenza di una rete che metta in collegamento, e in tempo reale, tutti i centri di prelievo.

Per i pazienti in cura anticoagulante e chemioterapica il disagio è importante, per la necessità di avere i risultati nel giro di poche ore. Lo spostamento delle analisi a Carbonara questa velocità non l’ha garantita quei due giorni. La mancanza della rete fa sì che il referto arrivi il giorno dopo, se non due giorni dopo. Lunedì e martedì scorso, infatti, alcuni di questi pazienti hanno preferito  fare le analisi altrove quando hanno saputo che il laboratorio a Rutigliano non avrebbe lavorato e che i risultati sarebbero dovuti arrivare da Carbonara, ma non in giornata.

Cosa sta succedendo al laboratorio analisi di Rutigliano? E’ cominciato lo smantellamento che cittadini e operatori sanitari temono da anni?
Per capire se siamo di fronte ai primi passi del declassamento del laboratorio a semplice punto di prelievo, stamattina siamo andati a Mola di Bari, al Distretto socio-sanitario n. 11 che comprende i comuni di Mola, Noicattaro e Rutigliano. L’intenzione era quella di intervistare la dott.ssa Maria Tateo, direttore del Distretto, ma non c’era. Abbiamo trovato e intervistato, invece, il segretario della direzione del Distretto, il sig. Giuseppe Desilvio.

Segretario, da lunedì scorso è assente il medico dirigente e il laboratorio analisi di Rutigliano viene “declassato” a semplice punto di prelievo. Si può declassare un laboratorio solo perché un dottore è assente?
«Non è un declassamento. La legge impone che, non solo i referti, ma tutta l’attività di laboratorio debba essere controllata da un medico. Se il medico non c’è non può essere effettuato questo tipo di attività. Non c’è stata la possibilità di trasferire un altro medico dal Di Venere, perché, purtroppo, mancano, e si è deciso di portare tutti i prelievi, e di farli analizzare, dove c’è un medico, dove tutto è regolare da un punto di vista legale, cioè al Di Venere di Carbonara».

distretto-molaQuindi non siamo di fronte allo smantellamento del laboratorio analisi di Rutigliano
«Assolutamente…».

E’ una situazione teporanea.
«Sì, attualmente è stato nominato già un sostituto, si è fatta una convenzione con un medico, il dott. Lorusso, che adesso sta lavorando a Rutigliano».

Il laboratorio a Rutigliano sta, quindi, funzionando come prima già da ieri.
«Esatto, come prima; per cui non è un declassamento, assolutamente. E’ soltanto una contingenza di natura legale, strutturale e lavorativa: il medico, in sostanza, deve controllare l’attività e, alla fine, deve anche refertare, firmare. Noi venerdì stesso (4 ottobre, n. d. r.) abbiamo preparato l’ordine di servizio, abbiamo fatto già la domanda di sostituzione in direzione sanitaria. Per cui, tutto sommato, in direzione siamo stati abbastanza celeri».

So che il dott. Lorusso starà a Rutigliano solo per dieci giorni, poi sarà sostituito. E’ così?
«A me sembrano venti…».

E se non rientra il medico in organico cosa succede?
«Nel frattempo si sta cercando di risolvere il problema assegnando il dott. Lorusso o un altro medico, ovviamente sempre dello stesso livello, per un periodo più lungo. Quindi, la direzione si sta attivando in questo senso, ci stiamo muovendo, in sostanza».

Possiamo dire, segretario Desilvio, che il laboratorio analisi non sarà declassato a semplice punto di prelievo e che tutto ritornerà come prima quando rientrerà il medico. Possiamo dirlo?
«No, io non posso dirlo ufficialmente perché non dipende da me l’organizzazione. Le intenzioni sono quelle, di far ritornare… questo è quanto io so. Le decisioni le prendono altre persone, ovviamente».


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