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TARI 2021, lieve aumento delle tariffe ma con agevolazioni per utenze domestiche e no

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In consiglio comunale domani sarà portata, discussa e approvata, la proposta di delibera sulle tariffe della TARI, la tassa sui rifiuti.
Confrontando le tabelle delle tariffe delle utenze domestiche (ma anche non domestiche) del 2021 con quelle del 2020, viene fuori un aumento della TARI, sia pure non eclatante, su tutte le sei fasce di nucleo familiare (da 1 a 6 e più componenti).

Sulla base di 100 metri quadri, il nucleo familiare con il più alto aumento è quello 6 e più componenti, che passa da 350,92 euro dell’anno scorso a 358,29 euro di quest’anno (+7,37 euro). La TARI del nucleo familiare di 5 componenti è di +5,33 euro rispetto all’anno scorso, ai 4 componenti l’aumento è di 3,62 euro. Di 2,4 euro in più è la TARI dei 3 componenti; +4,17 euro quella dei 2 componenti, +0,79 euro quella di 1 componente.

Ma, a fronte di questo aumento delle tariffe, l’amministrazione comunale ha la possibilità di introdurre, per il solo 2021, una serie di agevolazioni che si traducono in risparmio sulla TARI grazie ai soldi che il governo ha messo a disposizione dei comuni per far fronte alle difficoltà che famiglie e attività commerciali hanno dovuto sopportare a causa dell’emergenza sanitaria nazionale e delle relative chiusure e restrizioni.

I soldi a disposizione del comune di Rutigliano per le agevolazioni agli “esercizi commerciali e le attività economiche colpite dalla pandemia” ammontano, complessivamente, a 211.240 euro. Alcune categorie commerciali avranno una riduzione dell’80% sia sulla quota variabile che su quella fissa; del 30% sarà la riduzione della TARI su altre categorie.

Le attività commerciali che usufruiranno della riduzione maggiore, l’80%, sono abbigliamento, calzature, articoli da regalo, attività fotografiche, cartolibrerie, articoli di gioielleria, articoli di oggettistica e bigiotteria e artigiani della terracotta, agenzie di viaggio, parrucchieri, estetisti, barbieri, bar, pasticcerie, caffè, sale giochi... Il 30% di sconto TARI andrà alle agenzie e uffici, agli studi professionali (“ad esclusione delle professioni medico-sanitarie”), alle attività artigianali di produzione di beni specifici, attività artigianali tipo botteghe (falegname, idraulico, fabbro, elettricista)... “Sono escluse dalle agevolazioni -si legge nella proposta di delibera-  le tipologie di utenze non domestiche che hanno continuato a garantire beni e servizi essenziali anche in periodo pandemico, senza subire effetti rilevanti anche indiretti dell’emergenza sanitaria”. Presumiamo che restino fuori dalle agevolazioni tutti gli esercizi di generi alimentari (negozi e supermercati), di prodotti per la casa e simili, che non hanno mai chiuso.

Le agevolazioni sulle famiglie saranno date sulla base dell’ISEE corrente: fino a 3.000 euro il 50% di agevolazione TARI; da 3.001 a 8.000 euro il 40%, da 8.001 a 15.000 euro il 30%.
Sono 7.942 i contribuenti TARI, interesante sarebbe stato se l'amministrazione comunale avesse riportato il numero potenziale di famiglie, o di contribuenti, per fasce ISEE, che avranno sconti così consistenti. Anche per avere un'idea della percentuale di famiglie/contribuenti che non avranno diritto all'agevolazione e che, quindi, pagheranno una TARI maggiore, sia pure di qualche euro, rispetto al 2020.

Comunque, le agevolazioni non sono automatiche, bisogna richiederle. Le utenze domestiche hanno tempo fino al 30 settembre prossimo per richiederle attraverso la compilazione di un modulo che sarà messo a disposizione dall’ufficio comunale competente. Nella delibera si legge che “le istanze pervenute oltre questa data (cioè il 30 settembre prossimo, n.d.r.) non verranno prese in considerazione”.

Per le agevolazioni alle utenze domestiche il comune ha a disposizione 150.000 euro che derivano dal "Fondo di solidarietà alimentare e di sostegno alle famiglie", quindi soldi stanziati dal governo. Nella delibera è più volte ribadito che le agevolazioni alle domestiche e non domestiche “sono di carattere straordinario e hanno efficacia solo per l’anno 2021”, per cui non è necessario cambiare il regolamento TARI.

Al netto del contributo del MIUR per i rifiuti scolastici e di quello dell’AGER (che nel 2021 non c’è), l’amministrazione comunale prevede un importo delle entrate tariffarie TARI 2021 di 2.995.533 euro, 48.470 euro in più dell’anno scorso.

La TARI 2021, come sempre, sarà pagata in tre rate come di seguito:
“1^ rata 30 novembre 2021,
2^ rata 31 gennaio 2022,
3^ rata 31 marzo 2022,
Versamento in unica soluzione entro il 30 novembre 2021”.

 

 

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