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Proiezione del cortometraggio

"Notte di Marzo" sui fatti
di via Rasella a Roma nel 1944
e della videointervista ad una
partigiana di Rutigliano arrestata
nel 1944 dai nazifascisti insieme
a suo fratello

Museo Civico Archeologico
Rutigliano
25 Aprile 2024 ore 19:30

 

     manifesto-liberazione-film-sito 
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I miti di fondazione delle nostre città. Lecce, i Messapi e il re di Creta

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articolo-lecce-teresa


di Teresa Gallone

Continuiamo il nostro percorso alla scoperta dei miti di fondazione delle città pugliesi. Abbiamo conosciuto Taras che fondò Taranto, il misterioso Barione che approdò a Bari e il divino Brento che costruì Brindisi a sua immagine per farsi beffa degli dei. Oggi ci inoltreremo più a sud alla scoperta delle origini mitiche di Lecce.

La storia comprovata
Al III millennio a.C. risalgono le prime testimonianze di insediamenti illirici in questa zona. Il centro acquisisce potenza e solidità dal VII al IV articolo-lecce-teresa-1secolo a.C. con l’influenza prima dei Messapi e poi della Magna Grecia. Nel III secolo sarà Roma a conquistare il centro, dotandolo di mura, foro, teatro e anfiteatro. Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, Lecce sarà inglobata dai bizantini nell’Impero Romano d’Occidente sino alla conquista saracena e poi normanna.

L’origine del nome
Le attestazioni del toponimo risalgono agli antichi geografi Tolomeo e Strabone. Nei loro scritti Lecce viene indicata con il nome di Λουπία (Lupía ) che i Romani trasformeranno in Lupiae.
Nel periodo medioevale si hanno attestazioni del toponimo Lipiae da cui deriveranno prima Licce e poi Lecce.

Il mito di fondazione:
Malennio, Dauno ed Euippa

Malennio secondo il mito fu il primo re di Sybar, l’antica Lecce messapica. Aveva due figli, Dauno ed Euippa, fanciulla di straordinaria bellezza. La loro vita si intreccia con quella dello sventurato Idomeneo di Creta, costretto ad onorare il voto con Poseidone e a sacrificare il figlio. A Poseidone infatti aveva promesso di immolargli ciò che aveva di più caro se avesse avuto vittorie in battaglia.

Il povero re cretese scopre anche il tradimento della moglie, quindi decide di salpare e fare rotta verso le coste messapiche di cui Dauno era divenuto, nel frattempo, sovrano. I due eserciti si scontreranno fieramente e Dauno sconfigge Idomeneo che non si dà per vinto. Successivamente il re di Lecce Dauno muore e a Euippa spetta il compito di respingere Idomeneo.
Non ci sarà nessuno scontro: Euippa e Idomeneo si innamorano perdutamente. L’ascia di guerra viene sepolta in nome dell’amore e i due diventano sovrani di Lecce.

Al prossimo articolo per aggiungere insieme un altro tassello al nostro sentiero di scoperta dei miti di fondazione delle nostre città.

Foto slide tratta da hoteldellepalmelecce.it

 

 

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