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Festa della
Liberazione


Proiezione del cortometraggio

"Notte di Marzo" sui fatti
di via Rasella a Roma nel 1944
e della videointervista ad una
partigiana di Rutigliano arrestata
nel 1944 dai nazifascisti insieme
a suo fratello

Museo Civico Archeologico
Rutigliano
25 Aprile 2024 ore 19:30

 

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OFFICINE UFO, MUSICA CLASSICA NEL CHIOSTRO

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S O F T  C R A S H

in collaborazione con il
Comune di Rutigliano e le Officine UFO
presenta
MUSICA CLASSICA NEL CHIOSTRO
(II APPUNTAMENTO)

29 Agosto 2012, ore 21:00
Presso Officine Ufo
Chiostro del Palazzo di San Domenico
Via L.Tarantini, 28 Rutigliano (BA)
Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.facebook.com/softcrash1

Dopo il grande riscontro di pubblico ottenuto con il primo appuntamento di fine Luglio, l’Associazione di Promozione Sociale SOFT CRASH propone per l’Estate Rutiglianese una seconda serata con la Musica Classica nel Chiostro.

Se al primo turno il tema centrale era l’emersione del talento femminile di Fanny Mendhelson e Clara Schumann a dispetto delle limitazioni storiche del XVIIII secolo, egregiamente interpretate dalle tre mirabili musiciste pugliesi (Francesca Borraccesi, Giuseppina Greco, Francesca Lippolis), nella prossima manifestazione vengono sfidati gli stereotipi di genere associati alla musica e all’arte.

Una giovanissima Federica Losacco (Bari, 1989) esegue con l’arpa, comunemente considerato uno strumento “femminile”, anche grazie all’immaginario visivo e mitologico, tutto un repertorio francese di brani composti da arpisti uomini: Jean Alphonse Hasselmans, Bernard Andrès, Gabriel Piernè, Marcel Tournier, Carlos Salzedo, Marcel Grandjany. Maestri tra i più grandi esponenti della musica per arpa riconosciuti fra il XVIIII e XX secolo, che, attivi soprattutto a Parigi, emigrarono, dopo la seconda guerra mondiale, negli Stati Uniti, dove riuscirono tutti a realizzare carriere concertistiche ed accademiche di successo. L’arpa, uno degli strumenti più antichi e leggendari, eppure così immeritatamente ignorato e trascurato, sarà la protagonista assoluta, dolce e trasognata, del primo tempo della manifestazione.

Il secondo tempo invece, è caratterizzato dai toni monumentali e cavernosi del contrabbasso di Vito Savino (Conversano, 1975), musicista maturo ed artista completo (sue le illustrazioni dell’ultima edizione del festival del film d’animazione “Imaginaria” di Conversano), la cui ricerca si è focalizzata nel tempo proprio sulla relazione di reciprocità fra suoni e immagini. Per la sua esibizione infatti, Savino propone una rilettura di “Oblivion” del grande maestro Astor Piazzolla (il decostruttore per eccellenza dello stereotipo del tango), brano che ha anche ispirato l’artista nella recente realizzazione di alcune illustrazioni dedicate al tango. La scelta dell’opera, solo apparentemente “di gusto popolare ma diventata ormai di repertorio, risiede nella volontà di sprigionare quelle passioni viscerali di sapore latino contenute nello spirito del nostro territorio”, come scrive lo stesso Savino, “denso di ricordi, odori, suoni, luci e colori”

Federica Losacco nata a Bari nel 1989 inizia il Conservatorio di Bari all’età di 9 anni, consegue il diploma di solfeggio ma successivamente abbandona il percorso accademico per proseguire lo studio dell’Arpa autonomamente.

Vito Savino, artista visivo e musicista, nato a Conversano nel 1975, si diploma al Liceo Artistico Denittis di Bari e consegue la laurea specialistica in Belle Arti presso l’Accademia di Brera a Milano, specializzandosi in Arte Terapia per le malattie psichiatriche. Parallelamente studia al Conservatorio di Bari diplomandosi in solfeggio ma proseguendo lo studio del contrabbasso con il maestro Giovanni Rinaldi al Conservatorio di Monopoli. Sue collaborazioni degne di nota sono con il maestro Gianni Lenoci, vero lume della musica colta contemporanea, del cui insegnamento si avvale per molti anni, e con il maestro Vittorio Gallo.

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