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CHIESA DEL CARMINE. RESTAURATA LA STATUA DELLA MADDALENA

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Comunicato stampa


Domenica 12 Giugno 2011

Chiesa del Carmine
Rutigliano

Presentazione della statua restaurata della
“Maddalena”


A cura della Libera Università della Terza Età “Lia Damato” è stata restaurata la statua della “Maddalena”, custodita nella chiesa del Carmine di Rutigliano.

L'opera sarà presentata alla cittadinanza, nella stessa chiesa, Domenica 12 Giugno, con questo programma:
- ore 19,00: S. Messa celebrata da S. E. Mons. Domenico PADOVANO, vescovo della diocesi Conversano-Monopoli;
- ore 19,30: Presentazione della statua restaurata, con gli interventi di S. E. Mons. Domenico PADOVANO, vescovo diocesi Conversano-Monopol, Don Nicola DELNERO, rettore del Carmine, Alessandra DE SALVIA, presidente LUTE “Lia Damato”, Gianni CAPOTORTO, giornalista e storico delle tradizioni popolari, Vincenzo CAIULO, restauratore di beni culturali, Roberto ROMAGNO, sindaco di Rutigliano.

La Libera Università della Terza Età (Lute) è presente in Rutigliano da ormai quindici anni, grazie alla felice intuizione della sua promotrice, Lia Damato. Una presenza sempre  più significativa nel contesto culturale e sociale nella nostra comunità.
È una scuola di formazione dove gli aderenti, tra le altre cose, seguono un  percorso formativo di educazione alla cultura del sapere, della ricerca, della conoscenza. E al rispetto dei beni culturali che “disegnano” il nostro territorio, qualificandolo nella sua realtà e nella sua vocazione; beni culturali che costituiscono identità e memoria di un popolo.

Da qui è scaturita la volontà di recuperare un “pezzo” della memoria cittadina: il restauro della “Maddalena” del Carmine, una immagine votiva cui sono particolarmente legati i fedeli di Rutigliano, per ragioni storiche e di devozione. Con questo restauro, la Lute intende lasciare un segno tangibile a beneficio del patrimonio culturale cittadino.

Un ringraziamento di cuore va alla nostra docente del corso di Pittura, l'artista Grazia Dibattista, che con esemplare generosità e straordinaria sensibilità ha messo a disposizione una sua splendida opera per la raccolta dei fondi necessari a coprire le spese dell'intervento.

Alessandra de Salvia
Presidente
Libera Università della Terza Età
“Lia Damato”


 

LA “MADDALENA” DEL CARMINE

di Gianni Capotorto
Storico delle Tradizioni popolari


La statua in cartapesta policroma della “Maddalena” conservata nella Chiesa del Carmine di Rutigliano, venne realizzata a Lecce, quasi certamente all'inizio del XX secolo, dal celebre maestro cartapestaio Giuseppe Malecore (1876-1967), come si evince dalla “firma” posta sulla base della scultura.

In quel periodo si registra l'arrivo in diverse chiese di Rutigliano, in particolare in quelle sedi di importanti confraternite (San Domenico, Carmine e Addolorata) di un cospicuo numero di statue realizzate dai più rappresentativi maestri cartapestai leccesi del tempo (oltre a Malecore, si segnala la presenza negli edifici sacri cittadini di immagini sacre realizzate dall'altrettanto celebre Giuseppe Manzo).  

La “Maddalena” faceva parte del gruppo di statue di cartapesta commissionate dalle confraternite di Rutigliano per la pia pratica devozionale dei “Misteri”, le immagini simbolo della Passione e Morte di Gesù di Nazareth recate in processione penitenziale per le vie della città la notte tra il Venerdì Santo e il Sabato Santo, a conclusione della maestosa processione del Sacro Legno.

Una tradizione celebrata sino agli inizi degli anni '60 dello scorso secolo: le statue della “Maddalena” della Chiesa del Carmine, la “Pietà” di San Domenico, la “Veronica” di Sant'Anna e il “San Giovanni Battista” del Santuario del Crocifisso venivano accompagnate processionalmente dai fedeli delle rispettive chiese di appartenenza fino ad incrociare, nei pressi della Collegiata di Santa Maria della Colonna e San Nicola, il gruppo di statue provenienti dalla Chiesa dell'Addolorata (“Cristo nell'orto degli ulivi”, “Cristo flagellato”, “Cristo incoronato di spine”, “Cristo caricato della Croce”, “Cristo Crocifisso”, “Cristo morto” e “Addolorata”) per poi proseguire insieme in una sorta di “Via Crucis” notturna cittadina che si concludeva alle prime luce del mattino.

Recentemente si è tentato di ripristinare questa usanza, ma a rischio di peggiorare le condizioni statiche e decorative di alcune di tali immagini, come la “Maddalena” custodita nella chiesa del Carmine, per la quale lodevolmente la Libera Università della Terza Età “Lia Damato” di Rutigliano ha promosso il restauro, in collaborazione con il rettore don Nicola Delnero e la Curia vescovile di Conversano-Monopoli, grazie al prezioso intervento del vescovo S.E. Mons. Domenico Padovano.

La “Maddalena”, aureolata, è raffigurata in posizione eretta con gli attributi iconografici che la caratterizzano: il teschio, il libro e il Crocifisso. È avvolta da un mantello ocra bordato da greche e dalla veste verde che ricade sui piedi calzati da sandali. Il volto in estasi, impreziosito dagli occhi neri di porcellana, è incorniciato dalla lunga chioma disciolta. La statua poggia su una base non originale decorata a foglia d'oro. La scultura ricalca gli stilemi della statuaria sacra di cartapesta di produzione leccese.

L'intervento di restauro conservativo finalizzato al risanamento della struttura ed al recupero delle cromie originali, curato dal restauratore Vincenzo Caiulo di Brindisi, è stato autorizzato dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Puglia, trattandosi di opera d'arte vincolata ai sensi del D.Lgs. n. 42/2004, “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”.


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