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STEFÁNO A RUTIGLIANO CON AGRICOLTORI E AMMINISTRATORI

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CONVOCATO UN CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO SUL DOPO-GRANDINE

INVIATA LA SEGNALAZIONE DI CALAMITA' NATURALE

Un tour de force quello di Dario Stefàno oggi. L’assessore regionale all’Agricoltura è stato a Rutigliano dalle 16,45 fino alle 20,30  dopo essere stato a Conversano per lo stesso motivo. Chiamato dal consigliere comunale Pinuccio Valenzano è stato con gli agricoltori dell’associazione Arcobaleno in via Dante, dove si è fermato una ventina di minuti a parlare di quello che ha visto andando in giro per i comuni devastati dalla grandine e a spiegare quello che la regione può fare sulla base delle leggi italiane e soprattutto dei limiti che le norme dell’Unione Europea pongono sugli interventi in agricoltura.

La seconda tappa l’assessore regionale l’ha fatta sul comune, presso cui si è recato accompagnato a piedi dal consigliere Valenzano. In sala giunta lo aspettavano i consiglieri  e l’amministrazione comunale quasi al completo, erano riuniti lì già da un’ora a discutere sulla calamità che ha colpito il paese e la sua agricoltura.

Sia nella sede dell’associazione che sul comune, Stefàno ha parlato di una agricoltura distrutta, di tendoni devastati, anche quelli coperti dai teloni. «Chi pensava che i tendoni coperti potessero riparare dal rischio è rimasto profondamente deluso», ha detto l’assessore. Di fronte ad eventi climatici così devastanti e al fatto che ormai si ripetono sempre più frequentemente, le precauzioni meramente tecniche sugli impianti non bastano più. «Bisogna agire sulla prevenzione, assicurando gli impianti sul rischio di grandine e calamità in generale», perché la regione non può elargire soldi direttamente, la legge non lo consente più.

«Polizze assicurative -ha spiegato Stefàno- che saranno meno care quante più aziende si assicureranno». Il costo delle polizze, insomma, sarà inversamente proporzionale al numero degli assicurati: più alto è il numero di polizze, più basso il loro costo.
Per quel che ci è parso di capire gli unici interventi possibili che possono essere concertati con gli enti interessati -dalla regione all’INPS, dalle banche alle associazioni di categoria- sono l’allentamento della morsa dei bebiti agrari e della pressione contributiva.

L’assessore regionale ha poi spiegato che il limite del meridione, e della Puglia in particolare, è la frammentarietà della platea produttiva. «In Trentino ci sono migliaia di aziende che producono mele, organizzate in sole sei OP e un unico, grande, consorzio che le rappresenta e le rende forti nei confronti della grande distribuzione», la quale ha bisogno di rapportarsi ad un unico interlocutore, non a migliaia, per una questione di tempi e modalità di approvvigionamento commerciale, di qualità e quantità del prodotto.

Insomma, c’è l’emergenza, ma c’è anche l’organizzazione della filiera produttiva agricola della provincia di Bari e dell’intera regione Puglia.

A un certo punto in sala giunta c’è stato un momento di scontro dialettico-politico tra l’assessore Stefàno e il presidente del consiglio comunale Matteo Colamussi. Ma di questo vi daremo conto a breve con la pubblicazione dei numerosi servizi video che oggi abbiamo realizzato (con interviste a Colamussi e all'assessore all'Agricolura di Rutigliano Pasquale Redavid).

Il sindaco Roberto Romagno oggi pomeriggio ha mandato a una serie di destinatari istituzionali una nota con la quale segnala lo stato di calamità a Rutigliano e chiede misure per fronteggiare la situazione, documento che pubblichiamo qui sotto.
Infine consiglieri e amministrazione hanno, sempre oggi, deciso di tenere lunedì prossimo, 13 giugno, alle ore 18:30, un consiglio comunale straordinario e monotematico su  “Eventi atmosferici eccezionali verificatisi il giorno 8 giugno 2011, proposte e provvedimenti”.


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