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Arrivati a Rutigliano i Piani di installazione di quattro società telefoniche

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antenne-pic-rut 5G


di Gianni Nicastro*

Come ogni anno, entro il 31 marzo, i gestori di telefonia mobile mandano i loro piani di installazione ai comuni per la pubblicazione, obbligatoria, all’albo pretorio comunale. Puntualmente, prima della scadenza dei termini, anche quest'anno sono arrivati al comune di Rutigliano i piani, da parte di Vodafone, Fastweb, WINDTRE e ILIAD. Questi piani si riferisco a nuove installazioni o a modifiche degli impianti esistenti.

Nelle carte inviate non c’è nessun riferimento alla tecnologia delle eventuali nuove installazione, se si tratta, cioè, di 4G o 5G, tecnologia, quest’ultima, che sta facendo molto discutere in Italia e nel mondo, per gli insondati impatti sulla salute e sull’ambiente. Neanche in riferimento alle eventuali modifiche degli impianti esistenti, nessuna delle quattro società dice nulla e, siccome su un'antenna 4G è possibile installare il 5G a 700 MHz, è molto utile che il comune e i cittadini sappiano se a Rutigliano stia sbarcando il 5G.

Dall’ufficio tecnico mi hanno detto che i quattro piani sono stati girati al POLAB, laboratorio elettromagnetico di Pisa specializzato in piani di installazione e monitoraggi dei campi elettromagnetici in continuo e in tempo reale. Il POLAB, che non fornisce servizi alle società telefoniche, ma solo agli enti locali, da anni ha una convenzione col comune di Rutigliano per la redazione dei piani annuali di installazione. I suoi tecnici si interfacciano con le società telefoniche, interlocuzione che, alla fine, produce il risultato, non da poco, di garantire -come per legge- la coperture degli impianti di nuova installazione e, allo stesso tempo, il minor impatto sulla popolazione. Senza questo lavoro, le società telefoniche avrebbero campo libero nel trovare sul "mercato" dei lastrici solari privati i siti a loro più congeniali.
antenne-pic-rut 5G-1Rutigliano dal 2007, per fortuna, è dotato di un regolamento comunale -e di un Forum consultivo comunale- che disciplina l’installazione di qualsiasi antenna attraverso il PIC (Piano Comunale di Installazione), strumento che indica alle società, per l’installazione delle loro antenne, prioritariamente siti di proprietà comunale e la minimizzazione dell'esposizione ai campi elettromagnetici.

Il 5G
Questa nuova tecnologia è partita in Italia con la legge di bilancio di previsione del 2017 per il 2018. Al comma 1026 dell’unico articolo di cui si compone, quella “finanziaria” ha avviato nel nostro Paese le procedure per l’assegnazione delle bande di frequenza 700 MHz, 3.6-3.8 GHz e la banda che va da 26 a 27 GHz, banda “a supporto del 5G” si legge nella delibera n. 231/18/CONS dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM). L’asta per l’assegnazione delle frequenze si è conclusa ad ottobre del 2018 e tutte quelle disponibili per il 5G sono state aggiudicate a Telecom Italia, Vodafone, WIN TRE, ILIAD e Fastweb. Da questa asta lo Stato ha introitato 6,5 miliardi di euro.

Subito dopo l’assegnazione delle frequenze in Italia è partita la sperimentazione del 5G nelle cinque città metropolitane, comprese Bari e Matera; ma è nelle grandi città, soprattutto a Nord, e a cominciare da Torino, che la tecnologia 5G è stata attivata con l’utilizzo delle frequenze che vano da 3.7 GHz a 26 GHz. La frequenza 700 MHz, a differenza delle altre, permette ai gestori, con una sola antenna, di proiettare il segnale fino a un km, ma non può essere utilizzata prima dell’1 luglio 2022, momento in cui sarà del tutto liberata dalla tecnologia che oggi la utilizza (TV digitale nazionale e locale).

Quindi, nel caso una delle società che hanno fatto richiesta di PIC a Rutigliano voglia modificare l’esistente, o voglia installare ex novo un impianto 5G a 700 MHz, il comune può dinegare la richiesta in virtù del fatto che l’attivazione del 5G a 700 MHz è rinviata al 1° luglio 2022.

A Bologna è successo che il comune abbia “disposto l'inefficacia della Segnalazione Certificata di Inizio Attività presentata da Iliad Italia il 30 maggio 2019”, una SCIA che chiedeva l’installazione di un impianto 5G a 700 MHz. ILIAD ha impugnato il diniego presso il TAR di Bologna chiedendone “l’annullamento previa sospensione dell’efficacia". Il TAR, con un’ordinanza pubblicata il 30 ottobre 2019 (n. 208), ha “respinto la domanda cautelare” con la seguente motivazione: “ritenuta l’insussistenza dei presupposti per l’accoglimento della domanda cautelare, apparendo prima facie legittima la decisione adottata dal Comune, alla luce delle puntuali argomentazioni difensive articolate dall’Ente in giudizio e tenuto anche conto della circostanza di fatto consistente nella data di disponibilità del diritto d’uso della frequenza 700 MHZ in favore della ricorrente (dal 1° luglio 2022), che appare incompatibile rispetto al termine ultimo di 12 mesi per l’eventuale realizzazione dei lavori; quanto al periculum in mora, nel bilanciamento degli interessi proprio di questa fase, deve ritenersi prevalente l’interesse pubblico sotteso ai provvedimenti contestati rispetto a quello di parte ricorrente, considerato altresì che dalla mera sospensione dell’atto impugnato, non deriverebbe comunque l’automatica possibilità per la ricorrente di realizzare l’attività segnalata”.

In sostanza i giudici amministrativi hanno accolto il punto di vista del comune di Bologna che ha fatto notare l’impossibilità di realizzare un’opera che prevede l’utilizzo di frequenze non ancora disponibili alla società telefonica. Questo in virtù del fatto che la normativa di settore fissa a 12 mesi il temine per la “realizzazione dei lavori” dal momento della maturazione dei titoli. La richiesta a Bologna ILIAD l’aveva fatta a maggio 2019, per cui anche se avesse avuto i titoli, non avrebbe comunque potuto attivare il 5G a 700 MHz perché la partenza è normativamente fissata, appunto, al 1° luglio 2022.

Lo stesso discorso varrebbe a Rutigliano nel caso si trovasse di fronte a una simile richiesta da parte di una o di tutte e quattro le società che hanno presentato il PIC.


* Rappresentante del Comitato “Alberi non Antenne”

nel Forum consultivo comunale permanente

 

 

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