Piazza Manzoni, meno parcheggi dopo la riqualificazione

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di Gianni Nicastro

Prima dei parcheggi, due cose sulla cabina elettrica che ha rallentato, se non fermato, il cantiere della riqualificazione della piazza; problema alla base della proroga dei termini di consegna dell’opera pubblica (quattro mesi dal 28 giugno scorso).

Qualche giorno fa sono cominciati i lavori di allacciamento alla rete della nuova cabina elettrica dell’Enel, lavori che permetteranno la dismissione e la demolizione della vecchia cabina interrata. Sui manifestini che L’Enel ieri mattina ha appiccicato -con lo scotch- sui muri delle case intorno alla piazza, si legge che stamattina, 4 settembre, ci sarà l’interruzione di energia elettrica su alcune vie e alcuni civici, dalle ore 9:00 alle ore12:00. L’interruzione è legata proprio all’allacciamento alla rete della nuova cabina elettrica di Piazza Manzoni, quella in superficie. piazza-manzoni-meno-parceggi-1

Da domani, quindi, la vecchia cabina interrata può essere demolita e i lavori di riqualificazione della piazza possono riprendere spediti. Ci sarebbe ancora un altro problema, quello della gru del cantiere edile a ridosso della stessa piazza, posizionata sull’area di progetto della riqualificazione. La gru, però, si trova ai margini, su un area dedicata a parcheggio; la quasi totalità della piazza è libera, i lavori dovrebbero poter continuare senza altri intoppi. Detto questo, vengo ai parcheggi.

Una questione, quella dei parcheggi, che preoccupa i cittadini, in modo particolare i residenti della zona intorno a Piazza Manzoni, via Mola e centro storico. Un problema che va oltre la contingenza del cantiere, dal momento che il progetto di riqualificazione della piazza ha quasi dimezzato la preesistente area adibita a parcheggio. Si ha un’idea della riduzione di quest’area leggendo, a pag. 11 della della Relazione generale del progetto esecutivo, il paragrafo titolato “La riconfigurazione aree parcheggio”.

“Per via delle esigenze e della vocazione dell’area -si legge nella relazione-, il progetto di riqualificazione prevede il mantenimento e la riconfigurazione delle aree a parcheggio. Il parcheggio esistente è posto a sud dell’area ed attualmente conta di circa 100 posti auto e si estende per una superficie complessiva di circa 2800 mq. Il progetto, invece, prevede uno sviluppo perimetrale dei parcheggi intorno la nuova Piazza, per una superficie complessiva di circa 1600 mq, per un numero totale di parcheggi pressoché invariato rispetto alla configurazione attuale”. Quello che si legge in questa relazione, che è di settembre 2017, suscita non poche perplessità.

Per “superficie complessiva” ritengo che la relazione intenda gli stalli più l’area su cui si muovono le auto. Se così è, non si capisce come, a fronte di una diminuzione del 42% della stessa superficie complessiva, il “numero totale di parcheggi” risulti “pressoché invariato rispetto alla configurazione attuale”. In realtà, gli stalli disegnati nella Planimetria generale (figura 1) del progetto esecutivo in questione sono 80.

Figura 1
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Come si vede, invece, nella foto satellitare del 2016 (figura 2), scattata su Google Earth, gli stalli disegnati sono 80, gli stalli su via Dante, non disegnati, dovrebbero essere 10; 30 -in difetto- sono le auto che si potevano parcheggiare a ridosso della fila degli alberi frangivento sul lato via Petrarca e sul corrispondente lato ex mercato coperto. A settembre del 2017, molto verosimilmente, gli stalli interessati all’area di progetto erano 120, non 80.

Figura 2
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La misura standard dello stallo è m 2x5, una superficie di 10 mq; 120 stalli preesistenti sommano, quindi, una superficie di 1200 mq, 800 mq è la superficie degli 80 stalli del progetto esecutivo. Il calo della superficie strettamente dedicata agli stalli, quindi, è di 400 mq, cioè 40 auto in meno. Qualche giorno fa ho saputo, da fonti attendibili, che alla fine della realizzazione della piazza sopravvivranno soltanto 60 stalli.

Un’area centrale del paese può sopportare un calo così drastico di parcheggi? Certo, può sopportarlo; ma questo significa maggiori difficoltà a parcheggiare, più auto parcheggiate in doppia fila, viabilità più caotica, più disagi. Su Piazza Manzoni ci parcheggiavano tanti residenti del centro storico, siamo, quindi, di  fronte alla situazione paradossale che vede l’istituzione della ZTL in un momento in cui i parcheggi, intorno al centro storico, diminuiscono.

Mi permetto di suggerire, da cittadino o, se volete, da giornalista, una piccola modifica al progetto nel caso si possa fare con una variante in corso d’opera: si rientri di qualche metro la piazza su via Dante e si inverta la posizione degli stalli da “fila indiana” a perpendicolari, di auto ce ne andrebbero circa il doppio, 20 anziché 11. Non è granché, solo riduzione del “danno”.

 

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