I ragazzi dello “Sbam” e l’Olympia Rutigliano ricordano Kobe Bryant

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Dal “One Last Shot” in “Piazza d’Acquisto”
al momento di raccolta nella partita di Serie D


di Michele Rubino

Una domenica – intendiamo la scorsa - alquanto insolita. La prima senza Kobe Bryant, stella del basket americano ed icona dello sport mondiale, scomparso lo scorso 26 gennaio, insieme a sua figlia Gianna Maria ed altre sette persone, in un tragico incidente aereo. Una domenica in cui gli appassionati rutiglianesi della palla a spicchi si sono mobilitati per dar vita ad iniziative volte a commemorare il “Mamba”.  
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I ragazzi dello “Sbam” – vale a dire coloro i quali, da tre anni a questa parte, organizzano l’omonimo torneo in estate – hanno deciso di aderire all’iniziativa “One Last Shot”, che ha riscosso un gran successo in tutti Italia. E’ bastato promuovere l’evento sui social network e, così, in venti circa si sono ritrovati presso il playground sito in piazza “d’Acquisto” per disputare partite amatoriali e dare un ultimo saluto a Kobe. Il dress-code prevedeva, inevitabilmente, la sua canotta dei Los Angeles Lakers, franchigia con la quale ha disputato venti stagioni in NBA conquistando ben cinque titoli.

Nel tardo pomeriggio, invece, è toccato alla Polisportiva Olympia Club Rutigliano ricordare il cestista. Durante il minuto di raccoglimento predisposto dagli organi federali in occasione della sfida casalinga contro Altamura, gli atleti della compagine presieduta da Gino Lasorsa hanno indossato canotte di Kobe Bryant. A far da sfondo al silenzio in campo, la partecipazione del pubblico presente al Tensostatico, che ha alzato al cielo cartoncini raffiguranti i numeri 8 e 24, vale a dire quelli che hanno “segnato” la carriera della guardia classe 1978. Il tutto si è tramutato in un momento di raccolta coinvolgente e, al contempo, emozionante.

 

 

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