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Mola di Bari, consiglio comunale e associazioni dicono NO alla discarica Martucci

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di Gianni Nicastro

Lunedì scorso si è tenuto a Mola di Bari un consiglio comunale aperto sulla questione “Martucci”, cioè sul problema rappresentato da un sito, a Conversano, da quarant’anni dedicato allo smaltimento dell'immondizia con tre lotti di discarica dentro cui sono stati seppelliti milioni di metri cubi di rifiuti non solo solidi urbani, ma anche di altro tipo soprattutto negli anni ’90 del secolo scorso e, soprattutto, nel I Lotto, quello assolutamente senza guaina e scoperchiato nel 2006 dall’unica protezione che aveva.

Un consiglio comunale in cui sono intervenuti comitati e associazioni, oltre che consiglieri regionali, della Città Metropolitana di Bari e parlamentari. C’era una rappresentanza del consiglio comunale di Conversano e il sindaco di Polignano.
La parola è stata data subito alle associazioni, una carrellata di interventi che hanno mirato all’obiettivo della chiusura definitiva entro il 31 dicembre 2025 di Martucci come sito di discarica, una indicazione che è nel piano regionale dei rifiuti approvato dal consiglio regionale pugliese a dicembre del 2021.
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Deliberato lo stalcio di Martucci
Alla fine degli interventi dei consiglieri comunali si è votato una delibera che ha, come oggetto, “Questione ambientale contrada Martucci. Chiusura definitiva, messa in sicurezza e bonifica dell’area vasta. Determinazioni”.
E’ stato, dunque, deliberato lo stralcio del sito Martucci dal piano nazionale delle discariche, di chiedere agli organi competenti la messa in sicurezza e la bonifica dell’intera area vasta Martucci, di “rimarcare la più forte contrarietà alla riapertura delle vasche A e B del lotto due di contrada Martucci”, che venga estratto il percolato dalle discariche e garantito il monitoraggio ambientale dell’area vasta. La delibera impegna il sindaco a far valere tutte le istanze proposte, a sensibilizzare i comuni di Polignano Conversano e Rutigliano affinché, insieme al comune di Mola di Bari, venga inviata agli organi competenti la richiesta di sito contaminato in riferimento a contrada Martucci.
Insomma, sono state deliberate richieste importanti che vanno tutte verso la definitiva chiusura di Martucci come sito di discariche entro il 2025.

Il consiglio comunale di Mola ha fatto bene a deliberare la netta contrarietà al mantenimento di contrada Martucci come sito di discarica, altrettanto dovrebbero fare gli altri comuni territorialmente interessati dall’impatto ambientale di quel sito, cioè i comuni di Conversano, Rutigliano e Polignano.

Il rischio che non chiudavascha-A-martucci
Ma, è sicuro che il 31 dicembre prossimo quelle discariche chiuderanno definitivamente? Mettiamo pure che la regione rispetti le indicazioni del suo stesso Piano regionale dei rifiuti, cosa ne sarà dell’enorme “buco” ancora vuoto e inguainato che è la vasca “A” del secondo lotto? Rimarrà vuota e incatramata a vita natural durante? 

E’ difficile pensare che la regione si alieni la possibilità di utilizzare una discarica pronta del 2006 situata in un’area dedicata allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani indifferenziati che può essere attivata senza il calvario delle autorizzazioni e dell’opposizione delle popolazioni e che, tra l’altro, si trova in una provincia, quella di Bari, che non ha altre discariche dislocate sul suo territorio, a differenza delle altre cinque province.

Progetto di rifunzionalizzazione
e adeguamento
Quello che le vasche A e B continuino a “vivere” anche oltre la data del 31 dicembre prossimo è un rischio che si intravede alla luce di altri due elementi: l’aggiornamento del Piano regionale dei rifiuti, avvenuto a febbraio scorso con delibera di Giunta regionale (n. 130 dell’11/2/2025), e il fatto che a settembre 2024 il gestore di quelle discariche e degli impianti annessi, cioè la Progetto Gestione Bacino Bari Cinque Srl, ha presentato un progetto di rifunzionalizzazione e adeguamento di quelle due vasche, che il Piano regionale mette a “soccorso” dell’impianto TMB (trattamento meccanico biologico) costruito a Conversano in contrada Martucci nel 2006 e ancora oggi attivo e lo sarà fino alla scadenza del contratto che è a maggio 2027.

Sembra piuttosto strano che la Progetto Gestione, in riferimento proprio al procedimento AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale), presenti a settembre 2024 al Servizio AIA regionale, all’Autorità di Bacino e alla Città Metropolitana di Bari, lo “studio idrologico e idraulico finalizzato al prosieguo dell’iter procedimentale riferito al riesame (…) per la rifunzionalizzazione dell’impianto di discarica sito in Conversano (BA)”. Presenti questa richiesta sapendo che quell’impianto di discarica chiuderà entro la fine del 2025 come indicato nel Piano regionale dei rifiuti. E l’Autorità di Bacino, un mese dopo, esprima “parere preliminare positivo” riservandosi di dare il parere definitivo “a seguito della presentazione del progetto complessivo di mitigazione del rischio idraulico della contrada Martucci”. Insomma, basta che la Progetto Gestione presenti il progetto di mitigazione del rischio idraulico e per l’Autorità di Bacino è tutto a posto, la rifunzionalizzazione delle due discariche ancora disponibili (vasche A e B) può essere fatta. Ma la discarica Martucci deve chiudere o no il 31 dicembre 2025?
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Piano rifiuti aggiornato
Anche l’aggiornamento del piano regionale dei rifiuti di febbraio 2025 su questa questione non è proprio chiaro, anzi, è piuttosto ambiguo. A pagina 133 si legge: “La riattivazione delle vasche, oggetto di contratto di concessione pubblica, è anche subordinata alla conclusione dei lavori di rifunzionalizzazione delle stesse, in attuazione alla preventiva autorizzazione ambientale regionale ex d.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii..”, e aggiunge “Si dispone la chiusura definitiva delle vasche di discarica, oggetto di concessione pubblica, entro il 2025 e si dà mandato pertanto ad AGER ad espletare i necessari adempimenti amministrativi e tecnici per la rimodulazione del rapporto concessorio in variazione a quanto previsto dal contratto, garantendo l’equilibrio economico-finanziario”.

L’aggiornamento del Piano regionale rifiuti, dunque, riporta integralmente il famoso emendamento che nel 2021 venne approvato insieme a tutto il Piano. Ma alla fine della pagina, l’aggiornamento in questione conclude così: “Alla luce di quanto su riportato si registra, allo stato, un ritardo nell’attuazione del Piano che prevedeva l’entrata in esercizio e la chiusura delle vasche A e B e del lotto III entro dicembre 2025”, il grassetto è originale. Insomma in grassetto la regione, nel suo aggiornamento, avverte che si “registra un ritardo”, quindi, non si è fatto nulla di quanto previsto sulle discariche di contrada Martucci. La frase risulta un po’ sibillina e lascia la porta aperta ad una riconsiderazione del futuro delle discariche di Conversano.

In effetti, due pagine prima, l’aggiornamento riporta una tabella, la n. 38, così titolata: “IMPIANTI DI DISCARICA A TITOLARITA’ PUBBLICA FUNZIONALI ALLA CHIUSURA DEL CICLO”. Nella tabella, al secondo rigo, troviamo "SOGGETTO/SITO: “PROGETTO GESTIONE BACINO BARI cinque. COMUNE:  Conversano/o  altro sito. PROVINCIA: BA. Volumetria: 750.560 m³. Criterio: 1-2-3. NOTE: Indagini geognostiche in fase di completamento, riesame AIA avviato a dicembre 2023, necessari lavori di rifunzionalizzazione”. Ci sono delle note sotto questa tabella, la terza riguarda Conversano e dice questo: "il procedimento  autorizzativo  relativo  alla  rifunzionalizzazione della discarica di Conversano risulta in itinere  essendosi  resi  necessari approfondimenti in ordine ad aspetti idrologici ed idraulici". Dunque, l’aggiornamento, sotto quella tabella, prende atto che è in itinere un procedimento autorizzativo, non che a dicembre 2025 si chiude. 

Chiudere o insistere?
Questa ambiguità lascia alquanto perplessi. Da un lato si dice che la discarica di Conversano chiude, da l’altro si prende atto che è in itinere, su quella stessa discarica, un procedimento autorizzativo mosso da una richiesta degli attuali gestori dell’impianto TMB per mettIII-lotto-2009-2ere in funzione le stesse vasche A e B. Qual è il percorso, o la scelta che la regione alla fine farà: chiudere o insistere sulle due discariche al servizio degli impianti in contrada Martucci?

C’è un altro passaggio interessante dell’aggiornamento del Piano e si trova sempre a pag. 133. “Entro 30 giorni dall’eventuale entrata in esercizio dell’alternativo sito di smaltimento, l’AGER disporrà al gestore l’espletamento degli adempimenti tecnico-amministrativi per la chiusura definitiva delle vasche oggetto di contratto di concessione pubblica (…) procedendo alla modifica del contratto di concessione in corso di esecuzione”.

Sito alternativo, dov'è!
Ora, questa storia di un sito alternativo a quello di Martucci nella provincia di Bari va in giro da anni, lo si ribadisce in tutte le conferenze e gli incontri tra comune e regione e c'è una particolare associazione a Mola che lo va sbandierando a destra e a manca. Ad oggi, però, non è successo nulla non solo perché nessuno si è messo seriamente a cercare un sito alternativo; non è successo nulla perché non è facile andare su altri territori a dire fateci fare una discarica perché deve chiudere quella di Conversano in quanto i cittadini lì non ne possono più. Tutti sanno, tecnici e politici regionali, provinciali e comunali, che nessun comune della provincia di Bari accetterebbe di buon grado che sul proprio territorio si realizzi ed operi una discarica di RSU, figuriamoci sapendo che ce n'è una bella che nuova e mai usata proprio a Conversano. E, quand’anche si individuasse un altro sito alternativo a Martucci, i cittadini e gli amministratori di quel territorio si rivolterebbero coi forconi contro il comune, la regione e la Città Metropolitana.

Un discarica alternativa a Martucci, dunque, non c’è ed è difficile che la si trovi e, quandanche la si dovesse trovare, ci vorrebbero anni tra autorizzazioni, superamento delle ostilità della popolazione e dei politici locali e la costruzione. E’ impossibile che tutto ciò possa avvenire entro la fine di quest’anno. Il rischio, dunque, è che a fine anno non succeda nulla di nuovo rispetto alla situazione attuale.

«E’ stato fatto un riferimento alla scadenza del 31 dicembre 2025, anch’io non mi fido di questa scadenza», ha detto Giuseppe Colonna, sindaco di Mola, nel suo ultimo intervento in consiglio comunale lunedì scorso prima della votazione della delibera contro la discarica Martucci. 
Giuseppe Colonna non si fida, figuriamoci se si fidano i cittadini, i comitati e le associazioni ambientaliste di Conversano, Mola di Bari, Rutigliano e Polignano.
 

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Foto

Slide introduttiva: Vasca A oggi
Nel testo dall'alto in basso:
Il sindaco di Mola di Bari Giuseppe Colonna nel consiglio comunale del 23 giugno scorso
Vasca A appena costruita, presumibilmente 2007
Coltivazione del III Lotto, 2009.

Compattatori nel III Lotto, 2009.

 

Commenti  

 
0 # Pino loricato 2025-06-26 08:28
Discarica a due passi da Rutigliano..e i nostri politici non fanno nulla.. è grave
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