Problemi in maggioranza? Sorino: «Questa maggioranza il problema l’ha risolto»

cons com -dichiar sorino

 

di Gianni Nicastro

Un detto popolare dice “loro se la cantano e se la suonano”. Certo è stato sconfortante vedere la discussione del bilancio di previsione con i banchi della minoranza vuoti così come vuota di pubblico si è presentata la sala consiliare nell’ultimo consiglio comunale, quello del 12 maggio scorso. Vuoti anche gli scanni dei due consiglieri di Libertà e Progresso, assenti «per motivi personali» ha detto il presidente Alessandro Milillo venerdì scorso, quando tutti sanno che i motivi sono politici. Insomma, assenti otto consiglieri su diciassette, quasi la metà dell’organo consiliare. Un consiglio comunale, tra l’altro, riunito su un provvedimento importante, il più importante sul piano politico, tecnico e amministrativo, per una amministrazione comunale.

L’assenza della minoranza fa parte, tutto sommato, dei giochi e della battaglia politica; quella che più preoccupa è la diserzione totale dei cittadini nell’ultimo consiglio comunale in modo particolare. Nonostante il vuoto, con nove consiglieri presenti -compreso il sindaco- il bilancio di previsione è stato approvato, un bilancio su cui potrebbe incombere l’esito del ricorso al Tar contro la validità del consiglio del 5 maggio scorso annunciato dall’opposizione. Nel caso il ricorso venga davvero presentato e la fase cautelare sospenda gli atti del penultimo consiglio, la sospensione trascinerebbe anche il bilancio di previsione approvato la settimana scorsa, mettendo in seri guai l’amministrazione Valenzano a un anno dalle elezioni amministrative.cons com -dichiar sorino-1

Ma, al di là del vuoto e degli scenari a valle di un eventuale ricorso al Tar, la cosa più interessante successa nell’ultimo consiglio comunale non è stata la scontata approvazione del bilancio di previsione 2023-2025; la cosa più importante è stata la parte conclusiva dell’intervento del consigliere Francesco Sorino, tutta squisitamente politica.

«Concludo -ha detto- con una cosa fondamentale, la questione politica. Sindaco, qualcuno sta dicendo che noi abbiamo problemi in questa maggioranza, abbiamo un problema con una forza politica, con due consiglieri. Quando questi non ci sono, e da quando questi consiglieri si stanno comportando così, io dico una cosa: questa maggioranza non ha un problema, questa maggioranza il problema l’ha risolto. Quindi, l’invito che io voglio farle è, quando le verrà richiesto, di dire che la maggioranza è questa. E’ formata dal Partito Democratico, da Italia in Comune, da Amiamo Rutigliano e da Mondo Sociale».

Insomma, ci sono voluti tre anni perché qualcuno, non il sindaco, mettesse le cose in chiaro. Francesco Sorino ha messocons com -dichiar sorino-2 fuori dalla maggioranza la lista Libertà e Progresso; fuori dalla maggioranza, quindi, Diego Difino e Maria Palagiano. Ha detto ciò che neanche Giuseppe Valenzano ha avuto il coraggio di dire nell’intervista pubblicata su Rutiglianoonline il 10 maggio scorso (qui). Alla domanda “Quindi, la maggioranza si è ridotta a nove, sostanzialmente”, il sindaco ha risposto "Non lo so, lo vedremo…"; ha risposto come un vecchio democristiano: dare l’impressione di dire senza dire nulla. Insomma, in termini politici, Sorino ha surclassato alla grande il sindaco. Anche se, il resto della maggioranza, soprattutto i consiglieri del PD, di fronte a quelle parole non hanno avuto nessuna reazione, probabilmente sorpresi e, forse, anche un po’ disorientati; perché quelle parole avranno una conseguenza, non è possibile che non l’abbiano.

Dai due consiglieri messi fuori dal cerchio della maggioranza, nel silenzio del sindaco e degli altri sette consiglieri (ma chi tace generalmente acconsente), c’è da aspettarsi una reazione politica: che dichiarino -Difino e Palagiano- di essere fuori dalla maggioranza, di esserne stati estromessi, oppure, che ribadiscano di essere nella maggioranza e fedeli al sindaco. Ma Sorino ha pure rincarato la dose.

Riferendosi ai sui compagni di maggioranza, e rivolto al sindaco, ha detto che «questi consiglieri le stanno dando fiducia con lealtà e stiamo lavorando in maniera positiva per questa comunità, al contrario di qualcun altro», là dove quel “qualcun altro”, si capisce, sono i due consiglieri da lui messi fuori dalla maggioranza poco prima. E non è finita.

Continuando su questa linea, sempre rivolto al sindaco e in relazione alla lista Libertà e Progresso, ha detto: «... questa forza politica che continua a vallare, politicamente parlando, ha ricevuto fiducia, molta fiducia da parte sua e da parte nostra, a volte a scapito di altre forze politiche». Quindi, Difino e Palagiano sono anche ingrati, forse perché, di fronte a tanta fiducia ricevuta, addirittura “a scapito di altre forze politiche”, hanno ricambiato con voti contro i provvedimenti dell’amministrazione e con le assenze “strategiche”.

«Adesso dobbiamo dimostrare ed essere convinti della nostra maggioranza; perché, e concludo, adesso è il momento delle scelte coraggiose», ha arringato ancora Francesco Sorino spingendosi fino a dettare la linea a chi lo stava ascoltando, cioè al sindaco e ai compagni di maggioranza. «Questa è la maggioranza -ha infatti detto- ed è inutile cercare supporti, in un ottica futura, da forze politiche che da questa maggioranza non fanno parte e che soprattutto, lo vediamo oggi e l’abbiamo visto nello scorso consiglio: questo è il rispetto che hanno per la comunità e per i valori istituzionali e democratici di Rutigliano. Non possiamo consentirlo». L’affondo e la perentorietà di quel “non possiamo consentirlo” sono rivolti ai due consiglieri di Libertà e Progresso. Sorino non solo li mette unilateralmente fuori dalla maggioranza, qui ne preclude persino la continuazione nell’alleanza elettorale alle prossime amministrative.
Insomma, le quattro liste fedeli a Valenzano hanno finalmente un leader.

La chiosa finale dell’intervento di Francesco Sorino è all’insegna di un auto-corroborante ottimismo. «Abbiamo un ultimo anno, abbiamo un futuro, abbiamo una comunità che ha fiducia in noi nonostante tutto e nonostante tante difficoltà che abbiamo vissuto, ma nonostante questo stiamo continuando a lavorare. Non è facile, lo sappiamo, è difficile, le risorse sono quelle che sono. Negli ultimi anni sono anche successe cose a livello mondiale che non succedevano forse da secoli. Però, è il momento, in questo ultimo anno, di fare scelte coraggiose lo ripeto; e sono certo che se così faremo l’anno prossimo, alle prossime elezioni, la comunità avrà ancora fiducia di noi e ci voterà nuovamente».

 

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