Sottovia e soppressione passaggi a livello, la soluzione potrebbe essere peggiore del problema

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di Gianni Nicastro

C’era da aspettarselo che l’interessamento della regione sul problema ferrovia a Rutigliano avrebbe coinciso con la campagna elettorale per l’elezione del nuovo presidente e il rinnovo del consiglio regionale. Ma, rispetto all’atavico problema dei binari che tagliano in due la città e alla storica latitanza della locale classe politico-amministrativa sullo stesso problema, ben venga anche questo tipo di interessamento. La notizia arriva, come ormai usuale in politica, non dai canali istituzionali, ma da Facebook.

Ricostruendo la catena social, il primo a parlarne è stato l’on. Ubaldo Pagano sulla pagina facebook “PD Terra di Bari” in un post pubblicato giovedì scorso alle ore 18:32 dal titolo “VIA LIBERA A ELIMINAZIONE PASSAGGI A LIVELLO FSE A CASTELLANA, CONVERSANO E RUTIGLIANO”. Pagano ha annunciato un intervento a Rutigliano dferrovia-sottovia-rut -1i 8,1 milioni di euro per la “soppressione di tre passaggi a livello”, la “realizzazione di 2 sottovia in prossimità della stazione e della relativa viabilità di collegamento”.

All’on. Pagano, un’ora dopo, sempre giovedì scorso e sempre su facebook, ha fatto seguito il sindaco di Rutigliano riferendo la stessa cosa: “VIA LIBERA A ELIMINAZIONE PASSAGGI A LIVELLO A RUTIGLIANO. I passaggi a livello sono sempre stati un grande problema per la viabilità e la sicurezza stradale di Rutigliano”. “FSE ha presentato, assieme ai comuni di Castellana, Conversano e Galatina -continua il sindaco nel suo post- una proposta progettuale che per Rutigliano prevede la soppressione di tre passaggi a livello mediante la realizzazione di 2 sottovia in prossimità della stazione e della relativa viabilità di collegamento (valore 8,1 milioni di euro)”.  

L’ultimo ad annunciare la buona notizia, alla stessa e più sintetica maniera, è stato -venerdi scorso- il presidente uscente in persona Michele Emiliano dal suo profilo sul famoso social, come gli altri due.

Una soluzione vecchia di 13 anniferrovia-sottovia-rut -5
Va bene. Ok, finalmente se ne parla. Ma la soluzione proposta è vecchia di tredici anni e rischia di peggiorare la situazione sia sul piano della sicurezza (allagamenti in caso di pioggia abbondante) che sul piano urbanistico, dell’estetica urbana. La soppressione dei tre passaggi a livello con la strada che passa sotto i binari, in un punto diverso rispetto ai passaggi a livello, significa la sostituzione delle sbarre con un muro, come è successo a Mola di Bari. I muri a Rutigliano potrebbero essere tre. Nel caso, sarebbe uno schiaffo alla città, un obbrobrio urbanistico.

E’ probabile che l’amministrazione Valenzano non sappia di preciso cosa l’assessore Giannini le stia propinando. I cittadini presenti in sala consiliare a settembre del 2007, in un incontro con l’allora assessore regionale ai lavori pubblici, Mario Loizzo, sapevano bene cosa l’assessore venne a proporre alla città come soluzione al problema ferrovia. L’incontro fu organizzato dall’opposizione consiliare e no di allora (qui). In quell’incontro fu scongiurata la prospettiva ferrovia-sottovia-rut -4di un progetto simile a quello proposto in questi giorni, alternativo all’interramento della ferrovia che, invece, tutti i rutiglianesi, compresa l’amministrazione comunale, volevano.

2007, incontro pubblico sull'interramento
Loizzo se ne venne con l’ing. Angiulli delle FSE ad illustrare, con una planimetria appesa sulla parete alle spalle della presidenza del consiglio, un progetto che prevedeva la realizzazione di un sottovia su via Mola e un sovrappasso pedonale. Se non ricordo male, la strada cominciava ad interrarsi dalla palma della stazione per uscire al di là del passaggio a livello di via Mola. Un progetto a forte impatto urbanistico che rischiava di sradicare la storica palma e il filare di querce che costeggia la ferrovia dal lato dei Vigili Urbani. Un progetto che non convinse affatto il pubblico e anche il sindaco Di Gioia.

C’ero anch’io in sala consiliare quel giorno. Feci notare all’assessore Loizzo che la stessa regione Puglia, nel piano regionale dei trasporti del 2002, aveva inserito l’interramento della ferrovia a Rutigliano con uno stanziamento di 13 milioni di euro (qui); gli ricordai che il comune di Rutigliano -ad aprile 2001- aveva approvato il “Progetto definitivo interramento raddoppio ferroviario abitato Rutigliano-Eliminazione passaggi livello a raso”, progetto redatto da due ingegneri esterni (Casulli e Farella) che portava il treno giù in trincea fin nella stazione e oltre, un progetto dal costo di 38,292miliardi di lire (19,7milioni di euro). Il dibattito, quindi, virò sull’interramento e l’assessore Loizzo, con intelligenza e grande disponibilità, prese atto che la città non voleva il sottovia e concluse il suo intervento con il ritiro di quel progetto e l’impegno a presentarne uno sull’interramento totale.

2008, progetto interramento approvatoferrovia-sottovia-rut -6
Il 19 dicembre 2007, in seguito all’incontro in sala consiliare, l’allora sindaco Lanfranco Di Gioia invitò in sala giunta (qui) gli undici gruppi consiliari per discutere la “Proposta di interramento Ferrovia Sud-Est”. A marzo del 2008 la giunta Di Gioia approvò, e inviò alle FSE, il “PROGETTO PRELIMINARE DI SOPPRESSIONE DEI PASSAGGI A LIVELLO, LINEA BARI-TARANTO NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI RUTIGLIANO” (qui).

Dell’interramento, del relativo progetto, del finanziamento e della sua cantierizzazione, nel 2010 lo stesso Mario Loizzo -attuale presidente del consiglio regionale- ha parlato in una video intervista fatta nella sede del PD a Rutigliano. A luglio del 2014 l’attuale sindaco, Giuseppe Valenzano, e la sua assessora all’urbanistica, Antonella Berardi, hanno proposto, insieme a tutta l’opposizione di allora, una “mozione sulla elettrificazione della ferrovia Sud-Est nell’ambito del territorio comunale” che, tra l’altro, deliberava “Di dare mandato al sindaco (allora Roberto Romagno, n.d.r.) perché promuova immediatamente (entro dieci giorni) una Conferenza di Servizi tra Comune, regione e Ferrovie Sud Est per l’interramento di tutta la tratta ferroviaria nel territorio urbano del nostro comune” (qui). La mozione, portata in consiglio comunale il 9 settembre 2014, è stata approvata all’unanimità (qui).

Insomma, l’ultima volta che si è parlato del problema ferrovia a Rutigliano è stato in relazione al suo interramento e ad insistere, con l’interramento, sono stati proprio quelli che oggi propongono che sia la strada ad essere interrata e non il treno. Un cambio di rotta inspiegabile, che non fa gli interessi di Rutigliano in termini urbanistici e di sicuferrovia-sottovia-rut -2rezza della viabilità urbana; una soluzione di ripiego non degna di un comune che dal 1999 chiede insistentemente alle FSE e alla regione, con sforzi anche progettuali, l’interramento totale della ferrovia come sta avvenendo a Triggiano e a Capurso. E non si capisce perché Rutigliano debba essere da meno di quei due comuni.

Se Giuseppe Valenzano e Antonella Berardi dovessero insistere sui due sottovia elettorali di Giannini ed Emiliano, non solo smentirebbero sé stessi rispetto alle loro precedenti posizioni, farebbero un poderoso passo indietro rispetto a Lanfranco Di Gioia e a Oronzo Valentini, sindaco e vicesindaco nel 1999.  

No interramento, no raddoppio
verso Conversano/Putignano

Il 16 settembre del 1999 Lanfranco Di Gioia e Luigi Fiorillo, responsabile locale F.S. SpA, sottoscrissero un "Accordo di programma” che al punto 1 diceva: “Le parti concordano sulla assoluta priorità dell’interramento della tratta ferroviaria che interessa l’intero abitato di Rutigliano”. L’accordo (qui) impegnava le FSE a presentare entro maferrovia-sottovia-rut -7ggio 2000 “il progetto esecutivo delle opere di interramento in questione” e al punto 5 ribadiva il seguente impegno: “Le parti prendono e si danno atto reciproco che fino a quando per qualsivoglia motivo il previsto interramento della linea nell’abitato di Rutigliano non abbia luogo, la F.S.E. non proporrà alcun ulteriore sviluppo del raddoppio verso Conversano/Putignano e, quand’anche lo facesse, non troverà consenso alcuno da parte dell’A.C. (Amministrazione Comunale, n.d.r.) di Rutigliano”. L’impegno dell’amministrazione Di Gioia, dunque, è stato deciso e perentorio: nessun raddoppio se non si interra tutta la ferrovia. Una posizione chiara, di difesa netta degli interessi della città di Rutigliano.

L’attuale sindaco, l'amministrazione e i dieci consiglieri di maggioranza non vogliono l’interramento della ferrovia? Lo dicessero ai cittadini, dicessero che preferiscono la scorciatoia dei sottovia stradali su una linea ferroviaria che, per circa la metà, è già interrata e che, dopo la stazione, corre già ora quasi in trincea, sottoposta rispetto al livello stradale.

Un’ultima cosa. Il sindaco nel suo post di giovedì scorso scrive: “Abbiamo avviato nei mesi scorsi un confronto, assieme ad Antonella Berardi - Assessore , con FSE ed assessorato regionale ai Trasporti e, con una nota inviata qualche mese fa, abbiamo presentato una richiesta e una proposta che prevedeva la soppressione dei nostri passaggi a livello". Quindi, sindaco e assessora hanno proposto “la soppressione dei nostri passaggi a livello”. La domanda è: con cosa? Con i sottovia o con l’interramento? Ce lo spieghi il sindaco, magari con un altro post su facebook.

 

 

 

 

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