Rutigliano. Furti alla farmacia territoriale, 270mila euro di danni

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di Gianni Nicastro

Il primo furto quest’anno si è avuto il 25 gennaio, l’ultimo è avvenuto nella notte tra il 30 e il 31 marzo scorso. Nei due casi, che riguardano la farmacia territoriale situata nell’ex struttura ospedaliera Monte dei Poveri di Rutigliano, i ladri hanno rubato farmaci per un valore commerciale di 270.000 euro. Sono farmaci particolari, il cui costo va dai 5.000 ai 20.000 euro a confezione. Sono l’obiettivo privilegiato, e ormai prevedibile, dei furti nelle farmacie della ASL BA e altrove.

I farmaci rubati
Si tratta di fiale che curano l’artrite reumatoide, le malattie rare, la sclerosi multipla e il cancro (antitumorali). Tra i farmaci più apprezzati dai ladri ci sono anche gli ormoni della crescita, rubati a Rutigliano in tutti e due i furti. Nell’ultimo sono stati rubati prevalentemente ormoni della crescita, farmaco che ha un notevole sbocco sul mercato nero -tra i palestrati- come anabolizzante.

Sicurezza cercasifurti-farmacia-asl-rut -1
La cosa che sorprende di questi furti è la facilità di accesso nelle farmacie territoriali in generale, quindi anche in quella di Rutigliano, e la puntualità. Di solito avvengono pochi giorni dopo l’approvvigionamento di quel tipo di farmaci nelle varie farmacie della ASL. A Rutigliano i farmaci trafugati erano stati riforniti due giorni prima dell’ultimo furto ed è probabile sia successa la stessa cosa anche a gennaio.

Dal 2013 -ci dicono- è la quarta volta che la farmacia territoriale di Rutigliano viene derubata più o meno alla stessa maniera e in relazione allo stesso tipo di farmaci. A marzo scorso ai ladri è bastato un giravite per entrare. Hanno aperto la porta dell’ex laboratorio analisi, dove ha sede la farmacia, sono entrati nel deposito, hanno preso i farmaci da un frigorifero senza particolari accorgimenti di chiusura, facilmente apribile. Il furto è durato pochi minuti.

La cosa che non si riesce a spiegare della farmacia territoriale di Rutigliano è l’assenza di un sistema di radio allarme, di grate alle finestre, di illuminazione notturna dei locali in modo che le immagini riprese dalle telecamere a circuito chiuso, che pure ci sono, siano chiare e leggibili. Insomma, se escludiamo le telecamere, la farmacia ASL di Rutigliano è priva dei più elementari sistemi di sicurezza.

Sconcerta, ripetiamo, il fatto che non ci sia il radio allarme, situazione che sembra essere comune ad altre farmacie. Una vulnerabilità che spiega i numerosi furti a questi presidi della sanità territoriale, a Rutigliano, a Monopoli il 3 marzo scorso (rubati 100.000 euro di farmaci, gli stessi farmaci), a Bari, a Putignano, nella BAT e altrove negli anni scorsi.

La banda del farmacofurti-farmacia-asl-rut -2
Forse non è un caso che la Puglia, insieme alla Campania, sia la regione con il più alto numero di furti alle farmacie ospedaliere. “Le regioni più colpite dal fenomeno dei 'colpi' nelle farmacie ospedaliere, sia numericamente che economicamente, sono la Campania e la Puglia” si legge, infatti, in un comunicato Adnkronos del 29 settembre 2015. “Tra il 2011 e il 2014 -continua il comunicato- la Campania ha perso circa 9,1 milioni di euro, pari al 48,5% del totale del valore rubato; in Puglia la perdita si attesta a circa 3,5 milioni, il 18,7%”.
 
Interessante è la denuncia apparsa sul sito web della Federazione Italiana Medici di Famiglia di Bari, che riporta un paio di furti di farmaci avvenuti, in due momenti diversi, nel deposito ASL di Putignano e che hanno fruttato ai ladri oltre 400mila euro. “(... ) sospetto principale è che ci sia una «regìa unica», al vertice di una sorta di «holding» dei ladri di farmaco. Una banda superspecializzata, dunque, che da più di un anno ha messo l'azienda Policlinico e la Asl Bari al centro delle sue strategie criminali” si legge in nell'articolo pubblicato sul quel sito (qui).

“A Putignano -continua l’articolo- i ladri sapevano bene dove andare e cosa prendere. Hanno ricevuto l'imbeccata al momento  giusto da una «talpa» che li messi al corrente del fatto che la farmacia era stata rifornita di farmaci costosi (...). Insomma c'è qualcuno (e forse più di qualcuno) che appartiene alla organizzazione e che dispone di notizie di primissima mano su quel che accade nelle Asl”. “I ladri sono informatissimi -si legge ancora- non solo su cosa c'è nei dispensari, ma anche su come accedervi. Merce preziosa che viene assorbita dal mercato nero in particolare quello della Grecia, dove molte aziende hanno sospeso la distribuzione per l'insolvenza dei clienti, e in Albania, Romania, Bielorfurti-farmacia-asl-rut -5ussia, Ucraina, Moldavia”.

Non sappiamo quanto attendile sia questa denuncia, fatta due anni fa e che ancora si legge sul sito di un importante sindacato di categoria -quello dei medici di famiglia- e se sia stata presa in considerazione da qualcuno, certo è che la dinamica solita di questi furti suggerisce il tipo di scenario descritto in quell’articolo e sospetti che si leggono qua e là sulle testate giornalistiche locali on line (“Maxi furto di farmaci al Sanatorio. Colpo da 280mila euro”. “(...) Il sospetto è che dietro il maxi furto si nasconda qualcuno legato all'ambiente ospedaliero, un basista che avrebbe facilitato il lavoro dei ladri”, Putignanoweb 17 agosto 2013).

La delibera del direttore generale
Rispetto ai furti alle sue farmacie, l’unico provvedimento che ci risulta essere stato preso dalla ASL Bari è una delibera del direttore generale del 13 maggio 2013 (la n. 0779) con oggetto “Servizio di vigilanza armata c/o sedi Farmacie Territoriali ASL Bari”. “Nel corso degli ultimi mesi -si legge in questa delibera- si sono verificati diversi episodi di furto, ad opera di ignoti, a danno di alcune UU.OO. di Farmacia rientranti nel territorio di competenza di questa ASL, che hanno provocato danni sia alle strutture interessate che per il furto di notevoli quantitativi di farmaci”.

Gli interventi deliberati sono stati “l’installazione di telecamere per la messa in sicurezza dei locali delle Farmacie Ospedaliere e territoriali”, ma, nonostante questo provvedimento, “a quanto pare”, si legge nell’articolo FIMMG citato prima, il giorno del furto alla farmacia di Putignano nel 2014, “le telecamere del sistema di video sorveglianza non erano in funzione”.

A Rutigliano, le telecamere della farmacia territoriale, hanno un limitatissimo tempo di memorizzazione delle immagini, solo 24 ore. Un operatore ASL ci ha riferito, l’altro giorno, che, dopo il furto di gennaio scorso, il tempo di memorizzazione delle telecamere è stato portato a cinque giorni, ma non abbiamo conferme ufficiali su questo.

E’ da una decina di giorni che stiamo cercando di parlare con i responsabili delle farmacie territoriali della ASL Bari, ma ai numeri disponibili in rete spesso non risponde nessuno, quando qualcuno risponde è solo per dirci che non è autorizzato a dare nessuna informazione e che ci si furti-farmacia-asl-rut -3deve rivolgere al direttore generale. Chiaramente, abbiamo contattato la segreteria del direttore della ASL Bari Vito Montanaro, ci è stato detto che saremo, da lui in persona, richiamati, ma senza nessuna indicazione su quando questo contatto avverrà (abbiamo il sospetto che aspetteremo invano).

Vigilanza armata, solo due mesi
L’altro provvedimento preso con quella stessa delibera è stato l’affidamento del “servizio di vigilanza armata mediante piantonamento fisso con l’utilizzo di una apposita Guardia Giurata presso le 13 sedi delle Farmacie Territoriali nella fascia oraria dalle ore 20:00 alle ore 8:00 ogni giorno della settimana, festivi inclusi...)”. Un servizio  “con decorrenza dalle ore 20:00 del giorno 18.03.2013 e la durata massima sino alla data del 30.05.2013”. la sorveglianza delle farmacie territoriali, compresa quella di Rutigliano, è durata, dunque, solo due mesi. Da Rutigliano ci informano che dopo quei due mesi nel 2013 non si sono più viste guardie armate piantonare la farmacia.

Ora, qui siamo di fronte a un importante, strategico, servizio pubblico della sanità territoriale, la distribuzione gratuita di farmaci costosissimi a persone con poco -o senza- reddito, servizio farmaceutico che pesa alquanto sul bilancio della regione. C’è da dire, in ultimo, che i furti in questione -per i quali la ASL ci risulta non sia coperta da assicurazione- raddoppiano la spesa di questo tipo di servizio, perché, oltre al danno economico per i farmaci rubati, c’è il costo aggiuntivo per l’acquisto e il rimpiazzo di quegli stessi farmaci a quelle stesse farmacie.

Un circolo vizioso che va interrotto in qualche modo, per il rispetto che si deve alle cose pubbliche, ai pazienti, che di quelle cose beneficiano, e ai cittadini contribuenti che, spesso, si vedono aumentare i ticket sui farmaci e ridurre le prestazioni sanitarie per problemi di bilancio delle ASL e della regione Puglia.




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