Un libro sul terremoto del 1980 in Irpinia e sui volontari, presentazione domani

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di Tino Sorino 

“Lanterne nel buio. Le voci di chi fece presto” (tipografia Arti Grafiche 2000,  Montella (Av), ristampato a novembre 2022) è un libro che, a distanza di oltre 40 anni dal sisma dell’Irpinia, racconta quei drammatici momenti che hanno sconvolto la vita di migliaia di persone colpite dalla catastrofe. Un lavoro che punta i riflettori, tra i diversi paesi colpiti dal sisma, su Calabritto, un piccolo centro, in provincia di Avellino, nell’alta valle del Sele in Campania, attualmente abitato da 2.160 persone, raso al suolo da quel  terribile terremoto del 23 novembre 1980 che provocò 100 morti e 300 feriti. Un terremoto che colpì una vasta area dell’Irpinia, compresa tra Teora, Sant’Angelo dei Lombardi, Lioni, Calitri ed altri centri. Autori, Gelsomino Del Guercio, giornalista professionista e Carmine Giannini, impiegato e scrittore per passione, entrambi fondatori del Premio “23 novembre 1980” che, dal 2012 “richiama alcune figure che si sono distinte per aver aiutato la comunità calabrittana nel periodo del terremoto”.

terremoto-irpinia-1980-1“Quegli angeli”, scrive Del Guercio nella sua presentazione”, “hanno acceso delle “lanterne” in un periodo molto “buio”, come è stato quello del terremoto, dimostrando con i fatti, che questi valori rendono migliore un paese e lo aiutano a rialzarsi nelle difficoltà”. “Perché un libro sul tragico sisma del 23 novembre 1980?”, scrive nell’introduzione l’altro autore, Giannini. “Perché quel maledetto terremoto l’ho vissuto in pieno e sulla mia pelle. Il Terremoto!!! Un mostro che ha cancellato tutti i miei ricordi della mia infanzia, stravolgendo la mia vita come quella di tutti i calabrittani…Per noi calabrittani, il “23 novembre 1980” è l’anno zero”. A Lorenzo De Bellis, volontario nel terremoto dell’Irpinia, sarà affidato il compito di  moderatore della serata, patrocinata dal Comune di Rutigliano, dai Lions club di Rutigliano, di Turi “Matteo Pugliese e di Noci dei Trulli e delle Grotte, in collaborazione con le locali Associazioni della Protezione civile, con i Gruppi scout Rutigliano 1 e Rutigliano 2 e con la Comunità Masci.

Interverranno con gli autori: Giuseppe Valenzano, sindaco di Rutigliano, Angela Messina, presidente Lions club Rutigliano, Giuseppe Mastropasqua, presidente Lions club Noci dei Trulli e delle Grotte, Adriano Carenza, presidente Lions club Turi “Matteo Pugliese”, Giuseppe Dalba, presidente  Protezione Civile, Francesco Paolo Valenzano, rappresentante del Masci e volontario nel terremoto dell’Irpinia.  Fu proprio quest’ultimo, che insieme con De Bellis, Florio, Dell’Edera, Pappalepore fu selezionato dall’Agesci e inviato, ben equipaggiato, a Calabritto. Nel capitolo del libro “I volontari di Rutigliano”, De Bellis ricorda la scena apocalittica del suo arrivo a Calabritto, poco prima del tramonto di martedì 25 novembre 1980 e dopo aver superato, soprattutto nell’ultimo tratto da Avellino, diversi ostacoli sulla strada ingombra di sassi o macerie.

Dappertutto distruzione, dolore e rabbia tra i sopravvissuti che si aggiravano tra le rovine, un asino che vagava da solo nella periferia del paese, un forte odore acre e pungente, ogni tanto scosse di assestamento e tuoni da far paura. Sotto una pioggia battente e senza perdere tempo, i volontari rutiglianesi scavarono nel cimitero di Calabritto una lunga trincea per dare degna sepoltura ai corpi che venivano man mano estratti dalle macerie. E, poi, il giorno dopo, sistemarono meglio una tendopoli al campo sportivo, mentre la pioggia continuava incessante e, ripulirono, nei giorni successivi, il porticato del Comune da una quantità enorme di vestiti, farmaci, scarpe e alimenti, tutti bagnati e completamente inutilizzabili, trasferendoli a valle in una discarica temporanea. E, ancora, organizzarono e catalogarono tutto il materiale presente nel Comune, continuando  imperterriti nell’attività di soccorso.

Per tutto ciò e per la tempestività dell’intervento (effettuato ad appena due giorni dal disastroso terremoto), il gruppetto rutiglianese ricevette dal Comune di Calabritto, domenica sera 24 novembre 2013, nella “Giornata della riconoscenza  - Premio 23 novembre 1980”, la targa della sezione speciale “Gli angeli del terremoto”.


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