La Fiat 600, 65 anni di storia dell’icona del boom economico italiano

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di Valentina Castiglione Minischetti

Da "Lascia o Raddoppia?", il telequiz del giovedì sera degli anni’50, era in palio come premio ed era considerata il sogno degli italiani. Parliamo della Fiat 600, il cavallo di razza per una nazione devastata dalla guerra e ancora in fase di assestamento.

Dotata di due portiere, di un abitacolo per 4 persone, un motore montato posteriormente e la sospensione a quattro ruote, la Fiat 600 deve il suo successo anche alla sua antenata, il modello definito “Topolino”.
Era il 9 Marzo del 1955 quando la vettura fu presentata  per la prima volta a Ginevra, nel Palazzo delle Esposizioni, e da quel momento ebbe origine lo straordinario successo del veicolo che “unificò” l’Italia.

Il suo costo era di 590.000 lire e aveva la capacità di poter percorre 14 km con un litro di benzina: questo è stato il connubio che ha permesso la diffusione di un mezzo di trasporto divenuto il vero protagonista della motorizzazione del dopoguerra.

La Fiat 600 è stata prodotta fino al 1970 in almeno 5 milioni di esemplari di diversi modelli, tra cui quella con il tetto apribile o la famosa versione “Multipla”, utile per piacevoli gite in compagnia. È un veicolo indimenticabile, per gli estimatori di auto d’epoca un vero e proprio oggetto del desiderio che racchiude in sé oltre all’eccellenza tecnica, l’aura legata al suo impatto sociale sulla nazione,  alla sua storia industriale legata al nome della Fiat e all’Italia stessa, protagonista attiva di quel “rivoluzionario” boom economico.

 

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