"Salvarsi la vita con la musica”, film su Claudio Lolli

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Venerdì 22 febbraio, ore 20,30 presso la sala conferenze della biblioteca comunale di Rutigliano (via L. Tarantini), proiezione del film “Claudio Lolli: salvarsi la vita con la musica” a cura di VisionArea

Nella Bologna degli anni ’70, luogo del confronto politico e del dibattito tra studenti, delle esperienze di vita comune tra artisti, musicisti, nascevano canzoni di ironia e di protesta, di amore ed indignazione civile. Cantanti e gruppi musicali accompagnavano l’aggregarsi dei giovani nelle piazze.

Protagonista di questo periodo, il cantautore bolognese Claudio Lolli viene cercato e ascoltato da migliaia di giovani, che ritrovano nelle sue canzoni il travaglio intellettuale e politico, personale ed intimo, che caratterizza il Movimento del ’77. I suoi dischi sono venduti e chiunque sappia fare qualche accordo con la chitarra prova ad intonare le sue canzoni che sono veri e propri inni per quella generazione.
Ma qualcosa accade alla fine di quegli anni: un improvviso silenzio segna l’uscita dei suoi nuovi LP, le sue canzoni non sono più ascoltate quanto prima, in pochi conoscono il titolo dei suoi ultimi album…

Eppure dagli anni ’80 ad oggi, Claudio Lolli ha continuato, sebbene ad un ritmo più lento e lontano dalle luci della ribalta, a comporre canzoni, incidere dischi, ha iniziato a scrivere libri. Si è messo anche a fare altro: ad un certo punto della sua vita si è ricordato di avere una laurea conservata da qualche parte ed ha iniziato ad insegnare in un liceo.

Un documentario su Claudio Lolli, dunque, per incarnare il desiderio di molti lolliani di sapere di più sul personaggio abbozzato dalle sue canzoni e sull’uomo dai contorni così evanescenti, tracciati solo da pochissime notizie collezionate qua e là; il desiderio di conoscere il suo volto, di ascoltare la sua voce che racconta e si racconta, questa volta senza musica.

Questo film prova a ripercorrere la strada di Claudio Lolli, attraversando i suoi quarant’anni di vita musicale, dal primo album “Aspettando Godot” del 1972, inciso per la EMI, fino a “Dalla Parte del torto” del 2000, registrato per l’etichetta indipendente Storie di Note.
Ascolta la storia delle sue canzoni, e quindi la sua storia personale, come quella di tutti i fan per i quali la sua musica ha significato molto.
Scopre i tanti lolliani, vecchi e nuovi, presenti in tutta Italia, che continuano ad ascoltarlo e ad apprezzarlo, che formano questa strana “catena dei lolliani”, alimentata non da un fenomeno mediatico, ma dall’amore per la sua musica.

VisionArea


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