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Calcio, Rutiglianese contro il Manfredonia per ritrovare la stabilità

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rutiglianese-19-10-2019

 
La sfida al cospetto dei sipontini chiude una settimana tumultuosa. In panchina, è tornato Colucci

di Michele Rubino

Il testa-coda in programma domani pomeriggio, al “Comunale”, tra Rinascita Rutiglianese e Manfredonia Calcio, chiuderà una settimana alquanto rovente per il sodalizio presieduto da Giovanni Saffi. Tutto è cominciato, infatti, lunedì scorso, allorquando a margine della sconfitta – la terza di fila – a Canosa e annesso parapiglia finale, l’ormai ex tecnico Angelo Corti ha rassegnato le proprie dimissioni, comunicate dapprima alla società e, in seguito, precisate sul proprio profilo social. “Ritengo doveroso spiegare che tale gesto sia stato dettato dalla esigenza di dissociarmi da atteggiamenti persistenti di insensata violenza ed aggressività che sono lontani dalla mia idea del gioco del calcio e ancora più dalla mia persona, anche a livello professionale” – ha chiosato, in una nota, l’allenatore-.

Immediata è stata la risposta della società che, in un comunicato ufficiale, ha replicato alle parole dell’allenatore che, nel frattempo, avevano creato cotanto scalpore da “meritare” gli onori della cronaca sportiva e non. “L’Associazione Sportiva Dilettantistica Rinascita Rutiglianese comunica di aver ricevuto, nella giornata di ieri, le dimissioni del tecnico della prima squadra Angelo Corti, il quale – a priori - si era detto propenso a proseguire il rapporto di collaborazione alla sola condizione che venissero allontanati plurimi elementi in forza all’attuale organico per ragioni ascrivibili, non nella loro interezza, agli episodi verificatisi in occasione della sfida esterna col Canosa Calcio. La società, fermamente convinta dell’inopportunità della “proposta” visto il delicato momento che la stessa squadra sta attraversando e vogliosa di rispettare a pieno gli accordi presi con i calciatori, ha accettato le dimissioni dell’allenatore non essendoci spiragli per altre soluzioni”.

Più decisi, invece, i toni con riferimento alle accuse del tecnico rivolte ai calciatori: “In questa sede, tuttavia, vogliamo preservare l’immagine della società e dei tesserati, ai quali – in un post pubblico sui social – lo stesso tecnico ha associato parole quali “insensata violenza” ed “aggressività” dipingendo, agli occhi dei lettori, un quadro che non ci sentiamo assolutamente di ricondurre alla realtà (..) La Rutiglianese condanna fermamente l’accaduto, non lo giustifica in alcun modo, ma al contempo non ne permette l’uso a mo’ di scudo personale per nascondere altre dinamiche”. Il riferimento, stando a quanto dichiarato dagli esponenti della compagine granata, è a problematiche interne allo spogliatoi che ne hanno incrinato l’armonia e, soprattutto, trovato piena riprova nel cambio di passo, sul piano dei risultati, delle ultime settimane.

Intanto, nella serata di mercoledì, è arrivata la fumata bianca per il nome del successore di Corti: si tratta di Stefano Colucci che, già subentrato al primo nel gennaio scorso, ha condotto la Rutiglianese alla salvezza nell’ultima annata sportiva. Il Colucci-bis, tuttavia, ha conosciuto il proprio incipit sotto il segno di plurime difficoltà, tra cui – oltre al risvolto psicologico ed emotivo della squadra – spiccano le squalifiche rifilate dal giudice sportivo a Gernone, Vernice, Bux e D’Addiego. Quattro perni dello scacchiere tattico granata che sono out già nella sfida, di domani, contro la corazzata Manfredonia, appaiata in vetta a punteggio pieno dopo sei giornate di campionato. Per Colucci, così, si profila subito una sfida impervia ma l’allenatore, ai nostri microfoni, rassicura la piazza: «per me nessuna partita è persa in partenza, col Manfredonia dovremo mantenere alta la concentrazione in difesa e sfruttare le ripartenze». Sul futuro: «credo molto nei valori di questa squadra, ho trovato ragazzi molto disponibili e, anche alla luce di questo, penso che ci siano tutti i presupposti per raggiungere gli obiettivi prefissati dalla società».

 

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