Basket, un’ottima Olympia Rutigliano trionfa contro Calimera (95-84)

olympia-18-3-2019


I ragazzi di coach Labarile colgono il primo successo
nei playoff. Mattatore Difonzo con 36 punti


di Michele Rubino

Finalmente vittoria. Nel terzo atto della Poule Promozione, la Polisportiva Olympia Club Rutigliano coglie il primo successo della "sua" post season, riscattando così i capitomboli contro LSB Lecce e Fortitudo Trani. Piegata, con una prestazione altamente positiva, la resistenza del Basket Calimera, sconfitto 95-84 nel secondo impegno consecutivo tra le mura amiche. In grande spolvero, tra i ragazzi di coach Labarile, il play Erasmo Difonzo, autore di 36 punti e ben sei triple mandate a bersaglio. Importante anche l'apporto realizzativo di capitan Pavone (20 punti) e Stefano Stano (18 punti).

I tre top-scorer di serata nelle file dei rutiglianesi compongono, assieme a Giovinazzi e Silletti, il quintetto di partenza. Coach Scarpa, sponda Calimera, replica con Paiano, Stefanizzi, Lorenzo, Ferilli D. e Quarta. L'avvio dell'incontro è all'insegna di un sostanziale equilibrio: i salentini si fanno - quanto meno inizialmente - apprezzare a rimbalzo, l'Olympia dal canto suo mostra sin da subito un buon feeling con il tiro dalla distanza. Appunti che si traducono nella perfetta parità ,di metà quarto circa, sul 16-16. Stano, con quattro punti in fila, batte un colpo ma la replica di Ferrilli D. e Stefanizzi è immediata. Nel finale, tuttavia, i padroni di casa colgono un mini-allungo grazie ai primi due punti di serata di Luca Palumbo e alla freddezza, ai liberi, di Pavone e Martellotta. Dopo la prima sirena di serata, i rutiglianesi sono avanti 26-21.

Il secondo periodo si apre nel segno di Erasmo Difonzo che, con sette punti in fila, porta i suoi sul 33-22. La reazione di Calimera è affidata a Montinaro ma i padroni di casa sembrano più in palla: il gioco da tre punti di Pavone, in tal senso, vale il 36-25 con 5:28 da giocare. I salentini provano, in tutti i modi, a scongiurare la fuga degli avversari e, grazie ad un break di 0-5, tornano sotto la doppia cifra di svantaggio. Labarile, a questo punto, chiama time-out e, al rientro sul parquet, l'Olympia riprende a macinare gioco: Difonzo, con la terza tripla del suo splendido primo tempo, ristabilisce la decina di vantaggio (40-30). Quest'ultima rimarrà pressoché invariata sino alle ultima battute del 2Q, allorquando il 2/2 alla lunetta di Giovinazzi e il lob di Stano valgono il 48-36 con cui le contendenti si congedano dal match per l'intervallo lungo.

Nel terzo quarto lo spartito dell'incontro non cambia. Difonzo colpisce dai 6.75m, Calimera replica con Stefanizzi per il provvisorio 51-39. Col passare dei minuti, però, per il quintetto di Scarpa diviene sempre più difficile tenere botta all'onda d'urto di un'Olympia tanto concentrata quanto cinica. La palla rubata di Stano, con annesso canestro in contropiede, darà il là, in tal senso, ad un super parziale rutiglianese che, in sostanza, coinciderà con l'allungo decisivo ai fini della vittoria. Hombre del partido è Antonello Pavone che diviene incontenibile per la difesa avversaria: la tripla del capitano rutiglianese, a 3:02 dalla penultima sirena di serata, segna addirittura il +23 (67-44). Negli ultimi minuti, Paiano e Ferrilli D. si caricano la squadra sul groppone riuscendo ad accorciare sino al -16 (69-53).

L'Olympia non mostra però alcun calo, sul piano dell'intensità, e controlla, a pieno regime, la contesa anche nel periodo conclusivo. Difonzo continua a far salire i decibel del Tensostatico "bombardando" la difesa salentina. Il 2 su 2 ai liberi del play santermano, a 7' dalla fine, vale il momentaneo +21 (80-61). Calimera prova ad ammorbidire il passivo con Stefanizzi ma un pizzico di nervosismo, che si traduce in ripetuti fischi arbitrali, porta l'Olympia, a più riprese, in lunetta. Difonzo, così, migliora ulteriormente i suoi numeri già straordinari toccando quota 36 punti e permettendo ai locali di issarsi sul 90-73. Nel finale le squadre non si risparmiano. Tre triple consecutive di Federico Lorenzo - intervallate da una bomba di Stano e dall'1/2 di Martellotta dalla linea della carità - permettono a Calimera di evitare un tonfo fragoroso. L'Olympia trionfa, meritatamente, 95-84.

 

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