Scarico fogna depurata in lama e PTA, presentate le osservazioni del comitato

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Il PTA (Piano di Tutela delle Acque), adottato a luglio scorso dalla giunta regionale, è stato sottoposto per sei mesi alle osservazioni di cittadini, comuni, associazioni e comitati. Ricordiamo che il PTA adottato insiste con lo scarico del depuratore di Casamassima in lama San Giorgio a Rutigliano, precisamente a ridosso della provinciale 179 per Casamassima, la strada che porta alla chiesa rurale Mater Domini, in contrada Cicco Severini. Da anni i cittadini del comitato intercomunale “Salviamo Lama San Giorgio” si battono per scongiurare quello scarico ai fini della tutela ambientale del territorio, della lama e della falda sottostante. Quella battaglia, portata avanti in sintonia con l’amministrazione e il consiglio comunale, ha sortito risultati importanti anche se non definitivi: la tutela del vallone Guidotti -quindi dell’Annunziata- primo punto di scarico individuato nel 2009; la tutela della lama dalla savanella in calcestruzzo; l’accettazione, da parte della regione, delle trincee drenanti come recapito finale titolare del depuratore di Casamassima. Tutto questo non è bastato. La giunta regionale a luglio scorso, per quel che riguarda il depuratore di Casamassima, ha aggiornato il PTA con la previsione di recapito finale “Trincee disperdenti/Lama San Giorgio". Il 4 febbraio scorso, attraverso il suo portavoce, il comitato ha presentato le osservazioni al PTA che qui sotto pubblichiamo integralmente.



Testo originale oggetto dell'Osservazioneosservazioni-PTA-comitato-2020-1
1) Elaborato: "D - AGGLOMERATI", paragrafo "6.1  PROPOSTE DI SCARICO PER ALCUNI IMPIANTI DI DEPURAZIONE", sottoparagrafo "Casamassima Nuovo: Trincee disperdenti/Lama San Giorgio". Testo: "Lo scarico previsto in Lama San Giorgio avviene attraverso un interposto sistema di trincee disperdenti. Lo scopo di tale soluzione è, da un lato contenere il presunto impatto dello scarico nella Lama, dall'altro creare un sistema di dispersione che permetta la ricarica della falda in maniera indiretta sfruttando l'efficienza del filto suolo. Tale intervento, già realizzato ha comportato un impegno economico di € 1.155.000".

2) Elaborato: "D1.3 Schede Agglomerati - Città Metropolitana di Bari, TAV_D01_1607201501_B" "Nome Recapito Trincee disperdenti/Lama San Giorgio".

Descrizione dell'Osservazione
“(…) si cercheranno tutte le soluzioni possibili per eliminare in futuro lo scarico in Lama San Giorgio”, è la dichiarazione dell’assessore regionale Giovanni Giannini che si legge nel “Verbale riunione del 12 dicembre 2014. Oggetto: impianti di depurazione con scarico in Lama san Giorgio (Gioia del Colle-Sammichele-Putignano-Casamassima)”, riunione che si è svolta, alle ore 11:00, presso l’Assessorato alla Mobilità in via Gentile a Bari. Le “soluzioni possibili”, auspicate dall’assessore Giannini, in realtà sono state trovate con la realizzazione delle trincee drenanti (già in funzione a Casamassima) e il potenziamento del depuratore e delle stesse trincee drenanti il cui progetto l’AQP si era impegnato a presentare entro sei mesi dalla fine della procedura di assoggettabilità VIA. Il progetto di potenziamento è stato, in effetti, presentato alla Sezione Autorizzazioni Ambientali con istanza del 05/12/2018 acquisita della stessa Sezione al prot. n. AOO_089/1275 del 05.02.2019. Questo progetto di potenziamento fa superare “definitivamente” la necessità del “troppo pieno” nella lama a Rutigliano, come dichiarato dall’ Autorità Idrica Pugliese e dallo stesso AQP.
Nel verbale della conferenza di servizi sulla “Verifica di assoggettabilità a Valutazione
di Impatto ambientale per il progetto (…) di variante del prolungamento del collettore di scarico e realizzazione delle trincee drenanti”, che si è svoltaosservazioni-PTA-comitato-2020-2 presso la Sezione ecologia VIA Vinca della regione il 9 febbraio 2016, si legge, infatti, quanto segue: “Il rappresentante di AIP riporta che è già in corso di programmazione il potenziamento sia dell’impianto che del recapito alle condizioni di regime indicate dal PTA e che in fase progettuale potranno essere adottati tutti gli accorgimenti per escludere definitivamente il recapito in Lama San Giorgio”. Nella “Relazione integrativa di validazione tecnica prodotta nel procedimento di verifica di assoggettabilità VIA” allegata al progetto definitivo per la realizzazione del nuovo recapito finale (trincee drenanti) del depuratore di Casamassima, progetto del 20 aprile 2016, si legge che “Acquedotto Pugliese S.p.A., così come prescritto in sede di Conferenza di Servizio (c/r. Verbale del 25.09.2015), presenterà il progetto preliminare di potenziamento delle trincee drenanti entro sei mesi dalla chiusura del procedimento di Verifica di assoggettabilità a VIA. Tale progetto, unitamente alle opere di potenziamento del depuratore alle condizioni di regime indicate dal PTA (26.000 AE), adotterà, in fase progettuale, così come richiesto dall’Autorità Idrica Pugliese in sede di Conferenza del 09.02.2016, tutti i necessari accorgimenti per escludere, definitivamente, il recapito in Lama San Giorgio”.
Quindi, l’AIP e l’AQP, due organi tecnici, hanno previsto nel 2016 che il programmato potenziamento del depuratore e delle trincee drenanti escluderà in via definitiva lo scarico dei reflui in lama San Giorgio a Rutigliano. Non si capisce, quindi, per quale motivo la giunta regionale abbia insistito, nell’adozione della proposta di aggiornamento del PTA (deliberazione n. 1333 del 16/07/2019), con lo scarico nella lama San Giorgio a Rutigliano alla luce di quanto dichiarato dallo stesso assessore Giannini, dall’Autorità Idrica Pugliese e dall’AQP circa la definitiva esclusione dello stesso scarico nella lama San Giorgio.
Non lo si capisce ancor più alla luce di quanto dichiarato dall’ing. Francesca Portincasa, direttore di Acquedotto Pugliese, il 22 gennaio 2020 nell’audizione presso la V Commissione consiliare permanente regionale sull’argomento “Rischio ambientale in Lama San Giorgio a Rutigliano -Soluzioni alternative per scongiurare scarico reflui”, audizione chiesta dal consigliere regionale Domenico Damascelli. osservazioni-PTA-comitato-2020-7
Le dichiarazioni del direttore AQP alla V Commissione: «L’acquedotto ha presentato il suo progetto dicendo per noi le trincee sono sufficienti così come le andremo ad ampliare in seguito all’adeguamento del depuratore»; «Sono intervenuti fatti nuovi, valutiamoli, portiamoli alla valutazione del comitato nel complesso, sarà il comitato che si esprimerà dicendo c’avete convinti, non serve questo troppo pieno…»; «Abbiamo adeguato le trincee esistenti, abbiamo creato una vasca volano, quando capita che, non avendo Casamassima un sistema di acque bianche (…), già adesso, quando ci sono queste extra portate, vengono convogliate in una trincea che è stata trasformata in vasca di accumulo, dopodiché vengono laminate e riportate in testa all’impianto. Già oggi l’impianto rispetta costantemente tabella 4, scarica nelle trincee che, voglio tranquillizzare tutto il mondo, assorbono benissimo. A maggior ragione siamo confidenti che le trincee che andremo a realizzare, in abbondanza e in  pieno rispetto del regolamento regionale, assorbiranno benissimo»; «Ci sono poi dei fatti formali (…), ci deve essere una scelta che, tranquillizzata dalla scienza e dalla tecnica, possa tranquillamente e serenamente dire ok, questo invito dell’eventuale troppo pieno di refluo depurato, talora addirittura in 185, in lama San Giorgio può non essere realizzato. Noi siamo pronti nel senso che noi ce lo eravamo già immaginato così; siamo confidenti su come non ci sarà allarme, del fatto che queste trincee, così come potenziate e strutturate, non daranno luogo a esondazioni, tragedie ecc. Quindi, siamo pronti, insieme alla regione, a fare il nostro e a seguire ciò che il comitato VIA, tranquillizzato, vorrà eventualmente dirci».
Dunque, in “scienza e tecnica”, la possibilità che si possa fare a meno dello scarico di troppo pieno in lama a Rutigliano esiste davvero ed è concreta. Tra l’altro, come confermato dallo stesso AQP, Tutte le altre trincee drenanti e campi di spandimento a servizio dei depuratori di Castellana Grotte, Turi, Locorotondo, Noci, Santeramo in Colle, Alberobello, Casamassima, Putignano e Gioia del Colle non hanno scarichi di emergenza o troppo pieno. Il troppo pieno lo avrebbero solo le trincee drenanti di Casamassima e non si capisce davvero dal momento che l’indice di permeabilità del suolo di Casamassima, come lo stesso AQP conferma, è uguale a quello di tutti gli altri comuni qui citati (varia mediamente tra 1x10-5÷1x10-6 m/s).osservazioni-PTA-comitato-2020-6jpg

Inoltre, la previsione di scarico “Trincee disperdenti/Lama San Giorgio” per il depuratore di Casamassima, indicata negli elaborati (“D - AGGLOMERATI paragrafo 6.1" e "D1.3 Schede Agglomerati”) del PTA aggiornato con deliberazione di giunta regionale n. 1333 del 16/07/2019, deriva da quanto deciso dalla stessa giunta regionale con deliberazione n. 1196 del 3 luglio 2019 denominata “Piano di Tutela delle Acque: impianto di depurazione a servizio dell’agglomerato di Casamassima - modifica del recapito finale”. Qui la giunta regionale delibera, al punto 3, «DI PRENDERE ATTO, altresì, che a seguito delle decisioni assunte e condivise da tutti gli Enti Locali e Autorità competenti intervenute nell’ambito del procedimento di verifica di assoggettabilità a V.I.A. di cui ai verbali di Conferenza di Servizi del 30 aprile 2015, del 25 settembre 2015, del 9 febbraio 2016 e del 25 maggio 2016, il recapito finale dell’impianto di depurazione a servizio dell’agglomerato urbano di Casamassima, già individuato nel vigente “Piano di Tutela delle Acque” approvato con Deliberazione di Consiglio Regionale n. 230 del 20 ottobre 2009, nel “Corpo Idrico Superficiale Non Significativo Lama San Giorgio”, deve intendersi modificato nel recapito costituito da “trincee drenanti e dalla Lama San Giorgio, quest’ultima, quale scarico di troppo pieno in situazioni di emergenza”, dandosi, tuttavia, atto che detta modifica risulta essere, di fatto, già intervenuta per le motivazioni espresse in narrativa».
Si fa notare che le “decisioni assunte” a cui si riferisce la deliberazione in questione, non sono state “condivise” da “da Tutti gli Enti Locali”. Il comune di Rutigliano ha condiviso solo la realizzazione delle trincee drenanti come recapito titolare, non ha mai condiviso lo scarico in lama San Giorgio, come si evince chiaramente dalla lettura dei verbali che la giunta cita nella sua deliberazione.
Ecco la posizione del comune di Rutigliano che si evince dai verbali:osservazioni-PTA-comitato-2020-5
- verbale del 30/04/2015: “Il rappresentante del comune di Rutigliano deposita la delibera di consiglio comunale n.1 del 29/01/2015 avente ad oggetto ‘APPROVAZIONE ORDINE DEL GIORNO LAMA SAN GIORIO’ con cui delibera, tra l’altro, l’assoluta contrarietà allo sversamento dei reflui in lama San Giorgio a Rutigliano”;
- verbale del 25 settembre 2015: “Il rappresentante del Comune di Rutigliano si riserva di presentare, alla luce dell’orientamento della presente conferenza dei servizi, la posizione conclusiva dell’amministrazione comunale”. La posizione conclusiva il comune di Rutigliano la esprime circa quattro mesi dopo con delibera di consiglio comunale n. 3 del 22/01/2016, delibera che invia successivamente agli uffici preposti della regione e deposita come parere alla conferenza di servizi del 9 febbraio 2016;
- verbale del 9 febbraio 2016: “Rispetto all’impegno preso dal Comune di Rutigliano, il rappresentante deposita la Deliberazione di Consiglio Comunale n. 3 del 29-01-2016 (All.2) con cui nel ribadire l’assoluta contrarietà allo sversamento dei reflui in Lama San Giorgio a Rutigliano anche come recapito di soccorso e troppo pieno, chiedono, tra l’altro, l’immediata cantierizzazione delle trincee drenanti come recapito
finale in modo da mettere in funzione il nuovo depuratore di Casamassima”;
- verbale del 25/05/2016: “Comune di Rutigliano: esprime parere favorevole alla proposta di riduzione di AQP proponendo quindi l’esclusione dalla procedura di VIA del progetto così come ridimensionato da AQP”. Si tratta della proposta AQP di escludere dalla procedura VIA il progetto dello scarico in lama San Giorgio lasciando solo le trincee drenanti come recapito finale.
Il comune di Rutigliano, dunque, nelle conferenze di servizio i cui verbali sono citati dalla giunta regionale nella deliberazione n. 1196 del 3 luglio 2019, ha sempre espresso una posizione di assoluta contrarietà allo sversamento dei reflui nella lama san Giorgio, anche in forma di troppo pieno. Le “decisioni assunte” non erano, quindi, “condivise da tutti gli enti locali” come erroneamente riferisce la giunta regionale nella sua deliberazione. Si ritiene che questo sia grave perché la delibera in questione è il presupposto dell’aggiornamento del PTA per quanto riguarda il recapito finale dell’agglomerato di Casamassima.osservazioni-PTA-comitato-2020-3

Il progetto del collettore di scarico dei reflui del depuratore di Casamassima, presentato dall’AQP, la cui istanza di avvio delle procedure di VIA è stata acquisita al protocollo del Servizio Ecologia della regione n. 5438 il 22/04/2015, individua il punto di immissione del refluo alla intersezione della lama San Giorgio a Rutigliano con la provinciale 179, proprio a ridosso della strada. Si fa qui notare che a circa 300 metri dal punto di scarico  si trova, proprio nell’alveo della lama, un cratere che immette in un inghiottitoio dove, fino a qualche anno fa, si infilava la perdita decennale dell’acqua potabile di una condotta AQP che attraversa più a monte la lama. L’eventuale scarico “troppo pieno”, in condizioni di emergenza, quindi con acque presumibilmente critiche, si infilerebbe direttamente in falda attraverso quell’inghiottitoio con inequivocabile compromissione della falda sottostante che può essere intercettata dai pozzi artesiani presenti nella zona e a valle del punto di scarico. Questa situazione determina una forte criticità ambientale (si vedano a proposito le osservazioni allo scarico in lama presentate dal comitato intercomunale salviamo lama San Giorgio nel 2015 proprio sul collettore in questione. Allegato 1).

La lama è interessata dall’istituzione del parco naturale lama San Giorgio-Giotta il cui iter di approvazione della legge regionale è in dirittura d’arrivo presso gli uffici preposti della regione. Nell’ambito della discussione del Disegno di Legge istitutivo del parco, presso la Città Metropolitana di Bari, a marzo e ad aprile 2019, si è tenuto il Tavolo Istituzionale -dei comuni che comporranno l’ente gestione parco- con “Oggetto: codice CIFRA : AST /SDL/201'8/000. Istituzione del Parco Naturale Regionale Lama San Giorgio e Giotta, Proposta di osservazioni-PTA-comitato-2020-4schema di Disegno di Legge -Regione Puglia. Osservazioni -Integrazione nota prot. 56331 del 15/05/2019 -riepilogo osservazioni Tavolo istituzionale presso Città Metropolitana di Bari del 09/04/2019”, il cui verbale qui si allega (Allegati 2). Il Tavolo Istituzionale del 09/04/2019, come si evince dal relativo verbale, ha eliminato, all’unanimità, dal disegno di legge ogni riferimento allo scarico dei reflui dei depuratori. In modo particolare ha eliminato dall’art. 9 l’intero comma a) che consentiva “l’esercizio degli scarichi degli impianti di depurazione delle acque reflue urbane autorizzati”. Nel futuro parco naturale Lama San Giorgio-Giotta, dunque, non sarà possibile scaricare i reflui dei depuratori, quindi anche i reflui del depuratore di Casamassima.


Proposta di modifica
Per i motivi espressi nella Descrizione dell’Osservazione, il comitato intercomunale Salviamo Lama San Giorgio propone che dagli elaborati «D - AGGLOMERATI, paragrafo "6.1  PROPOSTE DI SCARICO PER ALCUNI IMPIANTI DI DEPURAZIONE”» e «D1.3 Schede Agglomerati - Città Metropolitana di Bari, TAV_D01_1607201501_B" "Nome Recapito Trincee disperdenti/Lama San Giorgio"», sia eliminato il riferimento a “Lama San Giorgio” come recapito finale del depuratore di Casamassima. Così come si propone che lo stesso riferimento a lama San Giorgio come recapito finale del depuratore di Casamassima, nell’eventualità compaia, sia eliminato dagli altri elaborati e relazioni approvati con deliberazione di giunta regionale n. 1333 del 16/07/2019 "Codice CIFRA: RID/DEL/2019/00020 OGGETTO: D. Lgs. n. 152 del 3 aprile 2016, Art.121 - Aggiornamento 2015-2021 del Piano di Tutela delle Acque (PTA): Adozione della proposta di  aggiornamento del PTA ai fini dell'avvio della fase di consultazione pubblica per la VAS ex art. 11 L.R. n. 44/2012”.

 

 

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