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Verifica di maggioranza e giunta comunale, parla il sindaco

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di Gianni Nicastro

Da giovedì sera, 12 gennaio scorso, da quando si sono visti maggioranza, segreterie politiche e sindaco per verificare se ci sono le condizioni di un ricompattamento del quadro politico di governo a Rutigliano, non è successo nulla. Siamo al primo, interlocutorio, incontro che si è chiuso con l’invito, rivolto al sindaco, di presentarsi al prossimo con una proposta concreta di giunta comunale.

Nel frattempo, domenica scorsa, si è inaugurato il Concorso Nazionale del Fischietto in Terracotta, evento presenziato dal solo Roberto Romagno. Non c’era nessun altro. Non si è visto Gianvito Altieri, l’artefice, da assessore, dell’organizzazione sia del Concorso che della Fiera dei Fischietti.
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L’idea che si è avuta domenica è stata quella di un sindaco rimasto solo dopo l’autoazzeramento della giunta. Si pensava che lunedì scorso i lavori di verifica politica sarebbero ripresi, ma così non è stato. «Non ci siamo dati appuntamento, siamo rimasti d’accordo che ci sarebbe stata una comunicazione ufficiale, o una mia telefonata, una richiesta di incontro»,  ci ha detto Roberto Romagno, da noi intervistato proprio a margine dell’inaugurazione del Concorso dei Fischietti. «La volontà unanime c’è. Ora, capisci benissimo -ha aggiunto il sindaco- che qualcuno potrebbe, non in quella occasione, ma in altre occasioni, condizionarla... Sto verificando la reale volontà, la voglia di fare qualche passo indietro o qualche passo avanti».

Da parte di tutti, sindaco, o di qualcuno?
«Di tutti. Tutti devono consapevolmente rendersi conto che c’è da risolvere il problema. Se, poi, questa responsabilità caratterizzerà qualcuno e altri un po’ meno, ne prenderemo atto. Io mi auguro ci sia responsabilità a trecentosessanta gradi, a trecentosessanta gradi».

Ma, l’impressione che ha avuto lei, sindaco, su come sia andata giovedì sera, qual è? Le è sembrato che ci sia disponibilità, serietà, a voler risolvere la crisi amministrativa?sindaco-intervista-verifica-1
«Io ho avuto la percezione -ma già quella sera te l’ho dichiarato- che ci sia disponibilità e volontà. Poi, ognuno ha un suo pensiero, una sua idea. Io mi auguro che quella volontà non sia stata dettata solo ed esclusivamente da una circostanza e un clima che erano abbastanza sereni e che, poi, magari, possa venir meno per altre ragioni. Mi auguro che non sia così, insomma. Sono fiducioso, poi vedremo».

Sindaco, la domanda che si fanno i cittadini, e che traspare dai commenti su Rutiglianoonline, è se gli assessori si siano dimessi o no. Non ho visto qui nessuno, né il vicesindaco, né l’assessore Altieri. Lei deve chiarire la questione: rimettere le deleghe significa dimissioni vere e proprie? Gli assessori si sono dimessi anche formalmente o no?
«Gli assessori... C’è chi l’ha definita una rimessa delle deleghe nella mani del sindaco, chi ha parlato nella propria missiva di dimissioni. Voglio dire, alla luce dei fatti penso che sia l’equivalente di un azzeramento totale e, quindi, di una giunta che non c’è più. Avremmo avuto qualche amministratore qui presente. Al di là poi di come è stata impostata la comunicazione, in realtà si è voluto andare verso un azzeramento per poi rilanciare l’azione amministrativa attraverso le scelte che saranno fatte, che possono essere di diversa natura».

Il fatto che le dimissioni non siano state chiare potrebbe significare che i tre assessori abbiano voluto lasciare la porta aperta ad un eventuale reincarico nella Romagno2bis.
«Senti Gianni, io non entro molto in quello che può essere il pensiero degli altri, cioè, ognuno opera e si muove come meglio ritiene. Se qualcuno lo ha fatto con un fine ben preciso; se, magari, è mancata la chiarezza in maniera involontaria... Non sono abituato ad entrare nei pensieri che animano le azioni deglisindaco-intervista-verifica-3 altri. Io mi concentro suoi miei pensieri, sulle mie azioni e sulla mia convinzione e l’idea che ho sul governo della mia città. Poi, gli altri... Ognuno è libero di muoversi come vuole. Insomma, io rispetto sempre il pensiero degli altri, che può non essere in linea con quello che è il mio pensiero, però la democrazia è anche questo».

Quindi, secondo il sindaco la giunta è stata seriamente azzerata.
«Secondo me è stata azzerata, anche perché -tra l’altro- ho detto alla struttura guardate non mi sottoponete, almeno per qualche giorno, all’attenzione proposte o delibere di giunta, perché in questo momento io non sono nelle condizioni di poter approvare alcun provvedimento. Quindi, se è questa la mia convinzione... Poi, ho detto, ogni assessore può aver fatto delle scelte, dei pensieri suoi. Può darsi che abbia inteso dare le dimissioni parlando di consegna delle deleghe, come può darsi abbiano inteso altro... Però, ho detto, non sono abituato a stare lì a trovare i cavilli rispetto a quelle che sono le prese di posizione e le azioni degli altri».

Quando lei sarà chiamato, come è successo già giovedì scorso, a fare una proposta, ci potrebbe essere l’eventualità di ritrovare qualcuno degli uscenti nella nuova giunta? Penso, ad esempio, a Giuseppe Valenzano e a Gianvito Altieri? Potrebbe riconfermarli?
«Guarda, tu già hai fatto due nomi... Le probabilità ci sono tutte. Ci potrebbe essere la possibilità che ci siano o la possibilità, pure, che non ci sia nessuno di questi. Sarà il frutto di quella che è l’idea di ciò che si vorrà fare anche facendo delle serie considerazioni e valutazioni sull’azione di rilancio che si intende portare avanti. Perché poi, se in determinati settori qualche percorso iniziato ha portato dei risultati e ci si aspetta che possa portarne altri e, quindi, è più opportuno anziché ripartire con determinate figure riconfermarne altre... Cioè, sono valutazioni a trecentosessanta gradi che sto facendo, per cui io non escludo nulla. Potrebbe anche essere che qualcuno torni, come potrebbe anche essere che non torni nessuno. A breve, insomma, non di qui a mesi, ci saranno le valutazioni anche su quella che, io ritengo, in questo particolare momento, sia la squadra più giusta per poter dare in maniera celere determinate risposte alla città di Rutigliano».

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