Su PIP, art. 13, esalazioni insalubri, contenzioso... «La Divella si sta solo difendendo»

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Lo scontro tra la famosa azienda della pasta -di respiro internazionale- e il comune di Rutigliano ha toccato livelli inusitati. L’ultimo contenzioso è, decisamente, il più importante per la Divella, quello che potrebbe mettere in crisi la sua stessa esistenza nel comune che l’ha vista nascere 120 anni fa.

L’amministrazione ha deciso, e fatto approvare da una parte del consiglio comunale la settimana scorsa, il “superamento”, cioè la sostanziale eliminazione, dell’art. 13 delle norme del PIP, che vieta l’insediamento di aziende che emettono in atmosfera esalazioni insalubri. Un impegno che gli amministratori del comune di Rutigliano -ricorda Francesco Divella nell’intervista- presero sin dal lontano 1988 come garanzia di tutela della stessa azienda che ha, nell’aria, un fondamentale elemento del ciclo di produzione della pasta.

L’art. 13 viene eliminato a ridosso di una richiesta di autorizzazione alle emissioni in atmosfera, in itinere presso la Città Metropolitana di Bari, presentata da una azienda di Rutigliano, la Magel, che lavora la plastica e che si è insediata nel PIP di via Adelfia proprio vicino allo stabilimento della Divella.

Su questa vicenda amministrativa, e sui suoi risvolti di ricorsi e denunce alla Procura della Repubblica, abbiamo intervistato sabato, 20 dicembre scorso, l'amministratore dellegato Francesco Divella. Non aggiungiamo altro, è tutto nell’interessante intervista qui sotto pubblicata.

Buona visione

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